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Stadi a Roma - Soldi e aree pubbliche per sanare debiti privati entro il 2013

Publie le martedì 27 luglio 2010 par Open-Publishing

Rosella Sensi e UniCredit hanno firmato l’accordo per l’azzeramento del debito della Italpetroli, azzeramento che ricadrà sui comuni risparmiatori.

L’azzeramento dei debiti(circa 380 milioni di euro) del gruppo Italpetroli, mentre alla famiglia Sensi verrano lasciati una serie d’immobili, il cui valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni.

Alla banca il 49% della Newco Roma, alla famiglia
del presidente il 51%. Rothschild cerca ora un compratore

Intanto ritorna la possibilità dei nuovi stadi a spese della collettività in zona anagnina area già sotto tiro per scandali delle piscine di Tor Vergata.

Dichiara in una nota il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Maria Giro:’’Sono una persona seria e non vendo fumo. Sul progetto di un nuovo stadio a Roma non ho affatto cambiato idea come riferiscono alcune prestigiose testate giornalistiche e soprattutto non l’ho cambiata alla vigilia della vendita della societa’ di Trigoria’’.

’Circa un anno fa -spiega Giro- fui involontario protagonista di una polemica, a mio avviso, del tutto surreale sul progetto del nuovo stadio della Roma, presentato con clamore dalla societa’ sportiva ma privo dei requisiti minimi per andare a buon fine. Non esisteva un progetto concluso, l’area individuata era inadeguata sotto il profilo degli strumenti urbanistici vigenti, e soprattutto non si comprendeva chi pagava e cosa. Ma oggi che la polemica ha finalmente trovato una sua sintesi e che la verita’ e’ emersa semplice qual’era anche agli occhi dei tifosi, credo che sia giunto il momento di riaprire un confronto questa volta serio sul progetto per un nuovo stadio di calcio nella capitale’’.

Lo spreco di denaro pubblico serve così a risanare gestioni societarie allegre e rapporti con le solite lobby di costruttori e politici che fiutano la possibilità di fare buisiness, continuando lo scempio del nostro terrirorio .