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Cesare Previti
Condannato in 2° grado per corruzione semplice a 5 anni di reclusione. Condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR a 6 anni di detenzione per corruzione in atti giudiziari, e a un anno e 6 mesi per il processo Lodo Mondadori. Dopo aver beneficiato dell’indulto[, ha scontato la pena sotto forma di affidamento ai servizi sociali. E’ interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. L’Ordine degli Avvocati lo ha radiato dal proprio albo professionale.
Marcello Dell’Utri
Condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa per fatti commessi prima del 1992. Ha patteggiato la pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione per false fatture e frode fiscale nell’ambito della gestione di Publitalia ’80 a Torino, condannato in 1°grado a Milano a 2 anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui). E’ stato processato per calunnia aggravata, avrebbe organizzato un complotto con falsi pentiti per screditare dei veri pentiti che accusavano lui ed altri imputati. Infine processato per la P3, loggia massonica o intreccio occulto tra alte personalità dello Stato e altri individui (Carbone, Martino, Lombardi), per un’intensa, riservata ed indebita attività di interferenza sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, allo scopo di ottenere vantaggi economici o di altro tipo, e per influenzare la decisione della Consulta in merito al pronunciamento sulla legittimità costituzionale del lodo Alfano. Ha definito ‘eroe’ Mangano, in quanto rifiutò di fare dichiarazioni contro di lui e B in cambio della scarcerazione, fino agli ultimi mesi della sua vita quando era malato terminale di cancro e ciononostante non ottenne di essere scarcerato se non il giorno prima di morire
Ex Ministro Aldo Brancher (fatto Ministro per richiesta della Lega affinché non testimoniasse contro Bossi e Calderoli in merito a mazzette intercorse con Fiorani e la banca del Nord, per servizi illeciti dati e ricevuti col Presidente Fazio di Bankitalia).
Condannato a 2 anni di reclusione con rito abbreviato (sennò sarebbero stati 3) e 4mila euro di multa per appropriazione indebita e ricettazione nell’inchiesta sulla tentata scalata ad Antoveneta da parte di Bpi.
Scajola
dimesso non sapendo spiegare una mazzetta da 900.000 euro con cui è stata pagata la sua casa sul Colosseo. Coinvolto nell’indagine su G8 e grandi eventi.
Sottosegretario Nicola Cosentino,
indagato dalla procura di Roma per truffe nei grandi appalti sull’eolico in Sardegna col governatore Cappellacci. Ha partecipato agli affari sporchi della cricca massonica P3, una sorta di associazione segreta aggregata intorno a fini illegali. che pilotava giudici. Accusato di aver tentato di diffamare come frequentatore di trans il candidato regionale Caldoro della Campania (sempre del Pdl) e risultante implicato col clan dei casalesi, in cui sono stati fatti 17 arresti. Indagato per associazione a delinquere e per violazione della legge Anselmi
Denis Verdini, coordinatore del Pdl, uomo di grande fiducia di Berlusconi
Indagato nell’inchiesta sui Grandi eventi. Indagato in relazione ai rapporti economico finanziari tra il Credito cooperativo fiorentino e la Baldassini Tognozzi Pontello (Btp) dell’amico Riccardo Fusi. L’ipotesi di reato è mendacio bancario. Accusato di associazione a delinquere.
Sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo
Indagato dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3. Gli viene contestato il reato di violazione della legge Anselmi sulle società segrete.
E non mi metto qui ad elencare i reati pere cui è stato accusato o viene indagato Berlusconi perché qui facciamo notte.
Come ha detto Di Pietro: “E’ inutile tagliare i tentacoli dell’Idra, se non si taglia la testa. E la testa è Berlusconi”.
Più che due mele marce sembra una discarica di marmellata fracida.