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Solidarietà da Vicenza, occupati gli uffici di Trenitalia. Dopo il violento sgombero del presidio della Maddalena, a Chiomonte, il movimento valsusino si riorganizza e si prepara alle prossime mobilitazioni.
DOMENICA 3 LUGLIO MANIFESTAZIONE, IL PRESIDIO NODALMOLIN ORGANIZZA PULLMAN. Info e prenotazioni: 3349000595 (MAGGIORI INFO QUI)
Lunedì mattina il presidio di Chiomonte, in Val di Susa, è stato sgomberato con la forza. Si è mosso un esercito per far levar le tende a donne e uomini che, da 20 anni, si battono per difendere la propria terra: 2.500 uomini con caschi, scudi, manganelli e maschere antigas, migliaia di lacrimogeni, blindati, ruspe e buldozer a calpestare la “Libera Repubblica di Maddalena”.
Un atto di guerra contro una comunità che rivendica il diritto di decidere il futuro della terra che abita; con la tenaglia a stritolare le strutture allestite dai No Tav per opporsi alla devastazione e all’imposizione, dimostrando non solo metaforicamente qual è l’idea di democrazia che condividono Pdl e Pd.
La piazza della “Libera Repubblica della Maddalena”, questa mattina, sembrava un luogo sotto bombardamento, con i lacrimogeni che cascavano ripetutamente, sparati anche ad altezza uomo, col solo scopo di cacciare coloro che la riempivano della propria determinazione.
E’ un modello che vediamo ripetuto in ogni luogo in cui si parla di democrazia e libertà. E non c’è bisogno di superare le frontiere o attraversare il Mediterraneo per cercarne gli esempi: lo abbiamo visto a Vicenza, quanto hanno voluto avviare a ogni costo il cantiere militare statunitense; o a Chiaiano, per imporre una discarica che condanna all’insalubrità decine di migliaia di persone. Un modello che, come hanno dichiarato nelle settimane passate gli esponenti del Partito Democratico, “non deve avere regole d’ingaggio”, perché non accetta opposizioni al suo distruggere e cementificare. Tolleranza zero per chi parla di democrazia e beni comuni.
Noi siamo valsusini. Ed è per questo che lunedì pomeriggio abbiamo occupato gli uffici vicentini di Trenitalia e costruito un presidio sotto la Prefettura. La nostra strada è quella di chi si oppone alla violenza e all’imposizione: ecco perché domenica 3 luglio saremo in Val di Susa, al fianco della “Libera Repubblica della Maddalena” per partecipare alle forme di opposizione che le donne e gli uomini della valle decideranno di costruire nei prossimi giorni.
PULLMAN DA VICENZA
Info e prenotazioni: 3349000595
partenza da casello Vicenza Ovest ore 4.30
Inizio manifestazione ore 10.00.
La manifestazione dura tutto il giorno
Ritorno a Vicenza in tarda serata
Costo a persona euro 25
Messaggi
1. Val Susa, democrazia sotto attacco, 1 luglio 2011, 09:18
Cosa è successo ad opera dei carabinieri a Nichelino
Stendiamo il presente comunicato per rendere pubblica la gravissima situazione che ci ha visto involontari protagonisti nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2011 presso l’Euro Hotel di Nichelino, alle porte di Torino .
Dopo il concerto dei Punkreas tenutosi presso il Free Music Festival di Nichelino, ci dirigiamo verso l’albergo insieme alla crew e ai rapper Anti L’Onesto e Dj Noko che hanno chiuso la serata e che viaggiano con noi.
Arrivati sul posto, attorno alle ore 02:00 constatiamo la presenza di militari in divisa – carabinieri – che presidiano l’entrata e immediatamente ci si approcciano con modi poco amichevoli.
Veniamo inoltre a conoscenza del fatto che l’albergo ospita un alto numero di carabinieri (70-100), presumibilmente destinati a servizio di O.P. in Val di Susa, dove il giorno precedente si sono avuti duri scontri con ampio uso di lacrimogeni contro i manifestanti.
Alcuni di noi, come da consolidata tradizione, si ritrovano nella camera di Paletta per parlare del concerto appena effettuato e fare gli ultimi saluti prima di raggiungere le rispettive stanze.
Dopo circa un’ora, il gruppetto si scioglie e restano nella stanza solo Paletta, Gagno e il fonico Gianluca Amen, che continuano a chiaccherare.
Quando sono circa le 03:30, senza aver avuto peraltro alcun avviso o richiamo né dalla direzione né dagli ospiti delle stanze confinanti, i 3 sentono dapprima bussare violentemente alla porta e subito dopo cominciano ad avvertire difficoltà respiratorie che in breve diventano sempre più pronunciate, unitamente a bruciore intensissimo a gola e occhi.
In breve, si rendono conto che qualcuno sta pompando gas urticante da sotto la soglia della porta della camera. Sentendo rumori e grida di sfida e di scherno dall’esterno, e nonostante la situazione sia resa anche più grave dall’impossibilità di aprire completamente la finestra della camera , i 3 decidono di non uscire, per timore di aggressioni fisiche.
Si chiudono momentaneamente nel bagno, sperando così – e con l’ausilio degli asciugamani bagnati – di limitare i danni e resistere a quello che sembra un vero e proprio assalto. Immaginatevi 3 persone chiuse in una camera satura di gas iniettato dall’esterno da un numero indefinito ma alto di militari che gridano di volersi vendicare di un tono di voce – a loro detta – troppo alto.
Nel frattempo qualcuno nelle stanze vicine sente qualcosa. Il primo ad affacciarsi è Anti, che subito si trova la strada sbarrata da tre militari in borghese, muniti di manganello .Il rapper viene schiaffeggiato, malmenato e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di “farsi i cazzi suoi”.
A questo punto si sveglia il band manager Ruvido che si rende subito conto della gravità della situazione e chiama immediatamente ambulanza e carabinieri di Nichelino.
Nel frattempo band e crew si compattano per affrontare la situazione.
Solo a quel punto, rendendosi conto di avere a che fare con persone che potrebbero godere di attenzione mediatica, i militari cambiano repentinamente atteggiamento tentando di minimizzare l’accaduto.
Appaiono graduati che si offrono insistentemente di trovarci dapprima delle nuove camere,
poi addirittura un nuovo hotel.
Ovviamente rifiutiamo, raccogliamo i nostri bagagli e ripartiamo da Torino con destinazione casa.
Abbiamo deciso di rendere noto l’accaduto non solo perché di per sé vergognoso e meritevole di suscitare indignazione, ma anche perché abbiamo avuto la netta sensazione che le cose sarebbero precipitate ulteriormente se non avessimo dato velocemente l’impressione di avere immediati e sufficientemente influenti contatti esterni (agenzia, ufficio stampa, avvocato).
Per una lunghissima mezz’ora noi, e in particolare i 3 chiusi in camera ci siamo sentiti come devono essersi sentiti Uva, Cucchi, Aldrovrandi, e tanti, tantissimi, troppi altri finiti senza possibilità di difendersi nella mani di chi abusa del suo potere per scopi che nulla hanno a che vedere con l’ordine pubblico.
Punkreas - Gruppo musicale e Crew
Pubblicato in data 30 Giugno su "Nuova Società"