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Vendola, la sanità di Don Verzè, e tanti polli con gli occhi chiusi.

Publie le mercoledì 11 agosto 2010 par Open-Publishing
23 commenti

Nuovo record storico della sinistra governista, nella sua corsa inarrestabile nel tentativo di gestione delle politiche economiche del mercato.
In pieno agosto e sfruttando l’ultima riunione prima delle tanto agognate vacanze, il Governatore Vendola è riuscito a regalare 60 milioni di euro per il nuovo ospedale privato proposto da Don Verzè e dalla sua compagnia.

Lo stesso Don Verzè che da tempo fa sapere il suo alto gradimento per le imprese politiche di chi governa la Puglia, e che dichiara che anche il Berlusconi è del suo stesso parere.
E così pur in tempi di crisi economica, e di sanità al collasso, le Fondazioni private continuano a succhiare fondi e ad essere preferite a strutture pubbliche vicine al collasso.
E questa non è opera del pdl o dei suoi satelliti, ma la visione politica della sinistra del centrosinistra, che si candida a rappresentare l’alternativa nazionale di governo (???).

Succubi di politiche altre, incapaci minimamente di ipotesi realmente alternative all’esistente, continuano ad usare il voto di sinistra per avallare privatizzazioni in ogni indirizzo.
I 60 milioni di euro sono la metà esatta del costo dell’opera, un congruo contributo destinato a sostenere con forza una visione della governabilità che viaggia sostenuta da entrambi i poli.
Il pensiero unico dell’intervento della casta politica per la sanità a tutti i livelli.
Un buon affare per i privati che continuano ad operare nel mercato "libero" con elargizioni governative.
La Fabbrica di Nicki produce sentieri già sperimentati e che tanta fortuna politica hanno dato alle destre tutte eppur in giro in tanti ed in tante continuano a voler vedere quello che non c’è.
E si continua imperterriti a sperare in successi che anche quando avvengono portano all’insuccesso.

Del resto a che serve una sinistra tanto simile alla destra se non a continuare a spremere batterie di polli destinate ad esser utili ad operazioni ellettorali degne di esser annoverate come politica spazzatura? Politica incapace di trasmettere cultura,percorsi, incurante delle necessità di una classe a cui si chiede non solo solo di sacrificarsi ancor di più, ma di diventare addirittura non vedente.
I polli ciechi son la nuova impresa e la Fabbrica continua a produrre a ritmi serrati.
Papà Amadori osserva e pensa alla sua prossima batteria: lo sa che ha tanto da imparare.
Che Fabbrica ragazzi.

Enrico Biso

Messaggi

  • 1: l’ospedale in questione è pubblico
    2: taranto ha bisogno di un ospedale nuovo
    3: taranto ha bisogno di un ospedale specializzato in tumori
    4: che sia gestito dal san raffaele o da san chisenefrega l’importante è che curi i malati

    • 1) L’ospedale sarà privato altrimenti non sarebbe di Don Verzè, quindi hai scritto un falso palese. 2) Taranto e non solo hanno bisogno di ospedali pubblici e non di ospedali privati finanziati con soldi pubblici, che i privati facciano i privati con i soldi pubblici la dice lunga sul tipo di privati 3) aver bisogno di un ospedale specializzato in tumori non vuol dire finanziare i privati con soldi pubblici, soprattutto se a farlo è la cosiddetta sinistra del centrosinistra. 4) l’importante è che curi i malati vuol dire menare il can per l’aia, è chiaro che un ospedale per risolvere i problemi di chi ha queste problematiche deve intervenire su di esse. Il punto però è come, ed il Vendola indica nei privati la soluzione, con ben 60 milioni di euro.
      Il chissenefrega la dice poi lunga sul resto, un tempo si diceva me ne frego, oggi chissenefrega, il risultato non cambia.
      Peccato però che queste iniziative le portate avanti con i voti di chi è schierato a sinistra, e poi vede i suoi voti utilizzati per finanziare i privati.
      Ormai la bussola della sinistra governista è il liberismo, il privatizzare ad oltranza, lo svuotare di senso la sinistra, ovvio che non solo non vi auguro un buon lavoro, ma che credo giusto far sapere chi siete nella realtà.
      Amici dei privati e delle privatizzazioni e propugnatori di un libero mercato che tutto è, meno che libero, partecipano solo gli amici degli amici, amici del Berlusconi a cui dite di opporvi, e amici del Vendola a cui altri dicono di opporsi.
      Già il libero mercato che vi piace tanto: il mercato degli amici.

    • Riprendo dal sito: Italia terra nostra l’aticolo che segue:

      Vendola regala 60 milioni a don Verzé, socio di Berlusconi

      di Gilan

      Altro che salute dei cittadini: operazioni a scopo di lucro. Senza gara d’appalto: tutto all’ombra degli affari privati col denaro pubblico. Quattrini pubblici per il “San Raffaele del Mediterraneo”: il nuovo mega ospedale privato che sarà realizzato a Taranto dalla fondazione San Raffaele di Luigi Verzé, il socio di Silvio Berlusconi. Mentre la sanità pubblica in Puglia è al collasso per i debiti e la situazione strutturale di grave degrado e inadeguatezza, la giunta regionale – un attimo prima della pausa estiva, quando la calura ottenebra la lucidità generale – ha prontamente elargito alla Fondazione una prima quota pari a 60 milioni di euro. Ovviamente, denaro degli ignari contribuenti. «Con la stessa deliberazione – si legge in una nota della presidenza – la giunta ha rinviato la liquidazione ed erogazione del contributo a valle dell’espletamento della procedura analisi-costi-benefici presso il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in Puglia». Inverosimile: il progetto del nuovo ospedale privato nel capoluogo jonico è inserito nell’elenco degli interventi di edilizia sanitaria pubblica che andavano finanziati con il Fas 2007-2013. I 60 milioni, che costituiscono la metà delle risorse necessarie per l’intervento, sono stati recuperati per il San Raffaele, con l’ultimo assestamento di bilancio, proprio nel nuovo capitolo che anticipava finanziamenti bloccati del Fas, dimezzato per completare la copertura finanziaria del piano di rientro dal deficit sanitario. All’affarista senza scrupoli don Verzé saranno donati a breve altri 60 milioni di euro sottratti alla collettività. Italia Terra Nostra ne aveva già scritto in passato: il 28 maggio scorso, a Taranto, si è costituita, in presenza di un notaio, la Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, che gestirà il complesso ospedaliero da costruire nel Quartiere Paolo VI della città pugliese. La carica di presidente è stata aggiudicata da Luigi Verzé; un don Verzé incurante del paradosso che l’ investimento avverrà in una località che porta il nome di papa Paolo VI, che, nel 1964, lo sospese dal sacerdozio con l’ammonimento «occupati più dei sacramenti che degli affari». A questo punto entra in scena il governatore Nichi Vendola. Il costo del nuovo ospedale polo tecnologico ammonta – per il momento – a 120 milioni di euro, interamente versati dalla Regione Puglia, ovvero dai cittadini. Il Consiglio di Stato, recentemente ha sentenziato che la Fondazione San Raffaele «svolge attività commerciale, il fatto che non persegua utili o che gli utili siano reinvestiti nell’attività non esclude che essa svolge iniziative di carattere economico con modalità tali da consentirle di permanere sul mercato e di concorrere con altre strutture enti e società che operano nel settore sanità». Parole nette, inequivocabili, che però non hanno indotto il «compagno» Vendola ad avviare una normale gara di appalto per la costruzione del nuovo nosocomio tarantino. Per la cronaca: al termine dell’anno 2009 Berlusconi Silvio – non un omonimo, ma l’attuale presidente del consiglio dei ministri - si è aggiudicato, con il 24 per cento delle azioni, la maggioranza della MolMed spa, con sede a Milano. A tale proposito il boss di Arcore ha dichiarato in tutta fretta che avrebbe sconfitto il cancro in breve tempo. Guarda caso: tra i consiglieri di amministrazione della Molecular Medicine spa – beneficiaria di un finanziamento della regione Lombardia (ossia Formigoni, vale a dire la compagnia delle opere) di 2,2 milioni euro – troneggia Renato Botti, attuale vicepresidente della neonata Fondazione San Raffaele. Sempre in MolMed, figura Luigi Berlusconi (il figlio del capo del governo pro tempore). A parte numerosi altri intrecci, i rapporti tra la Molmed e don Verzé risultano cementati dalla ricerca del profitto economico. Nel febbraio 2010, don Verzé, nel corso di una riunione a Taranto, ha pubblicamente dichiarato: «Vengo in Puglia per trovare un amico, Vendola. Nichi, fossero come te tutti i politici. Non dovrei parlare di politica, ma ve lo confesso: Silvio Berlusconi è entusiasta di Vendola». Adesso non dubitiamo più degli accordi preelettorali. Ergo: non è impossibile comprendere la ragione per cui il governatore della Puglia, il «compagno» Vendola, ha scelto di creare una Fondazione ospedaliera non solo con don Verzé, con Botti, con il figlio di berlusconi e con il resto della banda. Infine: il 28 maggio scorso, tra i sottoscrittori dell’accordo affaristico c’era pure l’attuale direttore generale dell’Asl di Taranto, tale Angelo Domenico Colasanto. Il manager è accusato d’abuso d’ufficio dalla procura della Republica per i 4 mila pazienti già deceduti ma ancora sul libro paga dell’azienda sanitaria locale. Strano: invece di bonificare l’intera provincia di Taranto, riconvertendo le industrie inquinanti, dall’Ilva all’Eni, si specula ancora sulla salute. Invece di investire nella prevenzione sanitaria si finanziano senza controllo i privati più spregiudicati. Non si intaccano assolutamente le reali cause che producono il cancro, ma si foraggiano i sedicenti curatori dell’ultim’ora. Complimenti per la coerenza allo smemorato Nicola da Terlizzi, ai pugliesi dormienti, e all’opposizione inesistente. Peggio di così. Tanto per ingannare i giovani c’è sempre la fabbrica di Nichi.

    • Dal momento che la salute è un diritto di tutti e tutte, come sancisce anche la Costituzione all’art. 32, dovrebbero essere privilegiate strutture dove tutti e tutte possano curarsi, pure i malati che non hanno soldi a sufficienza per farlo, oltre al fatto di creare condizioni di lavoro e sicurezza ambientale che possano rimuovere anche le cause naturali e psicologiche del cancro, cosa di cui si occupano molto poco i nostri politicanti, compresi quelli di sinistra ( o pseudo?). Per esempio: gli investimenti per l’ambiente (e la Puglia non è esente dal problema) , sono finalizzati più alla soddisfazione di interessi economici privati piuttosto che alla difesa dell’ecosistema ambientale e di un sano impatto dei suoi elementi sulla salute delle persone!
      La logica del "chi se ne frega" di cui sopra mi sembra molto, ma molto, molto semplicistica....

    • Il centro oncologico di Taranto sarà un centro ospedaliero pubblico gestito da una fondazione a capitale misto (pubblico-privato), in cui la maggioranza della fondazione, denominata "San Raffaele del Mediterraneo", sarà nelle mani della Regione Puglia; le porzioni minoritarie saranno affidate nelle mani del Comune di Taranto e della fondazione San Raffaele, con sede a Milano.
      Per cui la quota posseduta dalla fondazione privata San Raffaele sarà minoritaria.

      60 milioni è la porzione di finanziamento per la costruzione finora deliberata dalla regione Puglia. Le restanti parti economiche necessarie al completamento dei lavori verranno garantite per mezzo di un autofinanziamento della fondazione stessa, per cui anche la Fondazione San Raffaele, oltre ad offrire il know-how proveniente dalla sede milanese, provvederà, stando agli accordi presi, a contribuire alla costruzione di un centro la cui proprietà, ribadisco, sarà a maggioranza pubblica.

    • Il Comune di Taranto non fa parte della Fondazione San raffaele del Mediterraneo. La gestione del nuovo ospedale è totalmente privata.

  • Spero che la gente si svegli in Puglia, sono in tanti che hanno abboccato alle favole e ai sogni del ’’compagno’’ di Vendola, mi fa star male perchè pure io da pugliese all’inizio ho creduto in lui.Ringrazio e saluto Enrico perl’ottimo articolo che naturalmente condivido in pieno e Gilan per aver ripreso dal sito ’’Italia nostra’’ l’articolo molto interessante che, sintetizza il ’’cancro’’ della sanità e dell’intreccio di questa politica sporca e cinica... con la criminalità.Ci vogliono ospedali pubblici e fare molta prevenzione per debellare il cancro!!saluti nando

  • è una bufala da cialtroni:

    http://mazzetta.splinder.com/post/23141432

    LA BUFALA DELL’AFFAIRE VENDOLA-VERZÈ
    Circola in rete da qualche giorno la notizia, per certi versi clamorosa, secondo la quale la regione Puglia avrebbe finanziato al 100% la costruzione a Taranto di un ospedale privato facente capo a Don Verzè, il dinamico e molto discusso sacerdote diventato negli anni un vero e proprio boss della sanità nazionale. Sbuca da ogni dove, dai social-network rimbalza nei blog e nelle mailing-list, in versione estesa o riassunta con toni sempre più esaltati e si fa strada soprattutto tra i delusi dalla politica e tra il popolo di sinistra, e tra quanti hanno fatto della condivisione delle notizie in rete il metodo principale per conoscere il mondo.

    L’origine di questa bufala, un vero e proprio falso, sembra essere un articolo pubblicato sul sito Terra Nostra, dal titolo "Vendola regala 60 milioni a don Verzé, socio di Berlusconi" che dice diverse cose che ai potenziali elettori di Vendola possono risultare indigeste, ma che sono platealmente false.

    Secondo l’autore: "Il costo del nuovo ospedale polo tecnologico ammonta – per il momento – a 120 milioni di euro, interamente versati dalla Regione Puglia". L’ospedale è stato presentato a inizio articolo con le parole: "Quattrini pubblici per il “San Raffaele del Mediterraneo”: il nuovo mega ospedale privato che sarà realizzato a Taranto dalla fondazione San Raffaele di Luigi Verzé".

    Lo stesso autore cade però in contraddizione scrivendo "Terra Nostra ne aveva già scritto in passato: il 28 maggio scorso, a Taranto, si è costituita, in presenza di un notaio, la Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, che gestirà il complesso ospedaliero" e qui i lettori attenti avrebbero potuto rilevare una differenza cruciale, anche se per loro ignoranza non si avessero realizzato subito che le leggi del nostro paese non permettono affatto un’operazione del genere. Il resto dell’articolo è fuffa retorica sull’inciucio con i berlusconiani e sulla mancanza di una gara d’appalto, che però non c’entra niente con questo stadio dell’impresa, interessando semmai la costruzione e le forniture del futuro ospedale.

    Così com’è chiaro che un’impresa del genere non sia e non sarà affatto "senza controlli" come affermato spensieratamente nell’articolo, i controlli contabili e di legittimità sono gli stessi previsti per imprese del genere dalla legge e sono obbligatori

    Perché l’articolo prima dice che l’ospedale sarà realizzato dalla Fondazione San Raffaele e poi spunta una seconda fondazione, appena costituita? È bastato un motore di ricerca per reperire una fonte locale, approfondire e svelare il mistero, confermando l’impressione di partenza che l’articolo fosse un falso clamoroso. Perché Terra Nostra abbia prodotto un tale falso non si sa, il sospetto è che siano partiti in tromba sulle ali di una faciloneria fin troppo diffusa in certi ambienti, certi richiami retorici e certi stilemi (Berlusconi è un nostro dipendente) rimandano all’ingenuo approccio alla politica e al sensazionalismo tipico di tanti gruppi cresciuti all’ombra di Beppe Grillo, sarà forse per questo che dal sito traspare un robusto astio verso Vendola,tre articoli "contro" Vendola su nove in home colpiscono su un sito che si occupa d’ecologia e ne restituiscono l’immagine di un mostro nemico dell’ambiente. Forse Vendola è visto come concorrente politico "naturale" del movimento che a Grillo fa riferimento, ma sono supposizioni di scarsa importanza.

    Con queste considerazioni non voglio dire che ci sia malafede manifesta, ma che questo modo di partire in quarta e sparare alto senza curarsi troppo di verificare quel che si dice, non è una novità. Molte delle persone che s’impegnano in queste iniziative (siti, gruppi, organizzazioni) sono tanto naif che spesso si capisce che non sono in grado di afferrare certe sottigliezze e di capire che certe azioni possono risultare controproducenti e pericolose per le stesse idee che vogliono promuovere. È appena il caso di ricodare che lo stesso Grillo; mentore ed esempio di tanti che ne hanno seguito le orme anche al di fuori del suo movimento; nel tempo ha sposato una discreta serie di bufale, portandosi dietro migliaia di persone e poi lasciando cadere tutto nel silenzio quando la verità è emersa incontestabile a provocargli imbarazzo.

    C’è poi una robusta produzione di senzazionalismo a sfondo ecologico che indigna tanti puri, ma che rischia di indirizzare l’interesse e le proteste verso falsi bersagli, oltre che di procurare grosse grane a chi si abbandona senza fare attenzione a certi eccessi e ancora più fastidi ai poveri "colpevoli" di nefandezze mai compiute, che occasionalmente vengono additati dagli improvvisati Savonarola.

    Ma torniamo all’ospedale e alla "Fondazione Don Verzè per il Mediterraneo", che nella realtà è una fondazione mista pubblico-privata, i soci della quale sono Regione Puglia, Asl di Taranto e Fondazione San Raffaele del Monte Tabor. Pubblico-privata sarà anche la gestione dell’ospedale, che sarà inquadrato nel Servizio Sanitario Nazionale. I terreni sul quale sarà costruito, insieme a un Polo Tecnologico sono dell’immobiliare del Ministero dell’Economia (ovviamente pubblica), che li conferirà in cambio della concessione dell’edificabilità su altri terreni di sua proprietà, ma non edificabili.

    Il finanziamento dell’ospedale non ricadrà affatto solo sulla Regione Puglia, il suo costo stimato è infatti di 210 milioni di euro e, secondo gli accordi, 120 li mette la Regione Puglia, 80 la Fondazione San Raffaele di Don Verzè e gli altri 10 lo stato centrale. Le differenze con la versione di Terra Nostra sono clamorose ed evidenti anche sui conti, che è difficile equivocare. Se non si tratta di malafede dev’essere incapacità di comprendere i testi più elementari unita all’ignoranza crassa delle leggi e delle situazioni che si condannano.

    Secondo quanto annunciato, la prima pietrà sarà posata a novembre prossimo e in tre anni Taranto dovrebbe avere un polo ospedaliero d’eccellenza. Una realizzazione in tempo record per gli standard italiani e un tipo d’ospedale del quale al Sud si sente grande bisogno, la mancanza del quale costringe ogni anno molti pazienti a una vera e propria migrazione verso Nord in cerca di cure non disponibili in zona.

    Ovviamente nessuno può giurare che tutto andrà per il verso giusto, ma è chiaro che le cose non stanno esattamente come è stato fatto credere a tanti che poi si sono scandalizzati, per quello che è stato presentato come il regalo di denaro pubblico a un berlusconiano di ferro. Tanto più che il PDL locale ha pubblicamente avversato l’accordo, insieme alla cd "sinistraa radicale" ritenendo evidentemente che l’opposizione a Vendola paghi di più del sostegno a Don Verzè, che pure è notoriamente vicino al caro leader. Altrettanto ovviamente la questione non è nella scelta politica di uno strumento del genere o sull’opportunità di preferire altri investimenti a questo, qui si tratta di un falso maldestro e calunnioso.

    L’anziano boss della sanità privata non raccoglie certo le mie simpatie e non è nuovo al ricevimento di favori da parte della politica, ma l’operazione è plausibile sotto molti punti di vista, sia perché il socio privato porta un know-how di difficile reperimento, sia perchè in italia non è facile trovare partner privati con esperienza nella sanità che siano meno discussi della Fondazione San Raffaele, che dalla sua ha il conseguimento di risultati e standard elevati certificati non solo dagli amici degli amici. Se poi i tempi di realizzazione saranno rispettati, i tre anni previsti sono davvero un tempo brevissimo, ancora di più se confrontati con i tempi medi di realizzazione degli ospedali pubblici in Italia, alcuni dei quali hanno impegnato le amministrazioni per decine d’anni, e molti dei quali; nonostante i tempi biblici; non sono mai stati terminati o terminati solo parzialmente, vittime della pochezza e della volatilità di amministrazioni che nel loro sussegirsi nel tempo vedevano l’affare più nel cantiere perenne, che nel completamento delle opere.

    Ora, che Terra Nostra abbia preso un granchio o che si sia lanciata in un’operazione in malafede è poco importante vista la marginalità del sito foggiano, molto più interessante è che da un lato la notizia sia stata diffusa acriticamente come un lampo, nonostante la palese inverosimiglianza, tra una folla fin troppo abituata a non approfondire temi e notizie e fin troppo abituata a rilanciare e diffonderle in rete senza verificarle, ancora di più se eclatanti. Dall’altro lato c’è l’evidenza per la quale, nonostante la notizia abbia sicuramente raggiunto un numero notevole di giornalisti, molti dei quali "di sinistra", nessuno di questi abbia trovato il tempo o la voglia di smentire una bufala tanto evidente e clamorosa.

    Un’evidenza che la dice lunga su quanto si presenti in salita la candidatura di Vendola alla Presidenza del Consiglio e sul fatto che, se le cose non cambieranno e se non riuscirà a raccogliere l’accordo dei maggiorenti della sinistra, non può contare nemmeno sul sostegno di quella stampa che dovrebbe guardare con maggior favore alla sua candidatura.

    • Nel primo commento all’articolo si dice che l’ospedale è pubblico, nel secondo si cerca di far passare l’idea non solo che l’ospedale è privato-pubblico, ma che è normalissimo per un politico di sinistra favorire l’imprenditoria sanitaria cattolica alla Don Verzè perchè di qualità indiscussa.
      A proposito di polli con gli occhi chiusi.
      In piena crisi dell’economia capitalista, con una situazione di degrado delle classi sfruttate a più non posso, questo è l’agire della sinistra del centrosinistra, e si cerca di affibbiare il cialtroni a chi non dice signorsi.
      Ebbene meglio cialtroni che amici degli amici, meglio cialtroni che inseriti nel voler portare avanti logiche lontane dal pubblico ed in supporto dell’imprenditoria privata.
      Politiche arcobalenoidi di imitazione delle politiche già esistenti, in perfetta sintonia con un’economia che una sinistra minimamente sinistra dovrebbe avversare.
      Lontana dal pubblico e apripista a logiche imprenditoriali, uno scopiazzare logiche da partito democratico.
      Più che sinistra, è una gran bufala alla sinistra, ma perlomeno offre spazi di conoscenza, le declamazioni poetiche di sinistra e l’agire non di sinistra, sono davanti a chi voglia vedere, e il quadretto Don Verzè amico di Berlusconi e favorito dal Vendola sono proprio li, davanti a tutti noi.
      Per non vederli bisognerebbe voltarsi,, per quel che mi riguarda io non ci penso proprio.
      La realtà è meglio guardarla in faccia, che essa piaccia o no, poco importa, perlomeno non si subiscono scherzi da prete, ops mi è sfuggito un poco di sano dogmatismo anticlericale.
      Roba da far rabbrividire il buon Vendola che opera in pieno agosto a trattativa diretta, senza gara alcuna,( vero non vero?) come tanti altri, e che alcuni vorrebbero far diventare la normalità nella sinistra.
      Nella Fabbrica la catena di montaggio prosegue a vele spiegate, ma in tanti si comincia a capire cosa produrrà, tanto interclassismo tendente a salvaguardare l’esistente.Non in mio nome, grazie..............................

      Enrico Biso

    • Per la scelta del Privato,sia per l’ingresso nella Fondazione, sia per la gestione della sanità locale, la Regione avrebbe dovuto fare la gara pubblica e non l’affidamento diretto(ci sono sentente del Consiglio di Stato in merito, le quali dicono, in particolare, che il san Raffale del Monte Tabor svolge attività imprenditoriale).

  • mi dispiace, mi dispiace tanto per niki, persona che stimo e ammiro, d’essersi fatto incastrare così, da don-baciamolemani-verzè...
    a quanto pare la notizia circola solo ora, ma vivendo in lombardia, conoscendo le ’opere’ dello spretato alla corte di b, in gennaio, a radice della pubblicazione dell’accordo siglato per l’ospedale di taranto, mi venne lo ’sciupùn’, raccolsi un po’ di dati, e in una nota su ’facebook’ pubblicai quanto segue:

    LA LUNGA MANO DI DON VERZE’...
    — -> Gio, 21 Gennaio 2010 @ 14:28 » Comunicati S. Stampa Giunta «
    S. Raffaele del Mediterraneo: Vendola venerdi’ 22 Gennaio firma Accordo Programma
    Verrà sottoscritto Venerdi’ 22 Gennaio alle ore 12,00, presso la Presidenza della Regione Puglia, l’Accordo di Programma per la realizzazione a Taranto dell’Istituto S. Raffaele del Mediterraneo. A porre la firma al documento il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il rappresentante della Fondazione S. Raffaele del Monte Tabor di Milano Vito Santoro, il Sindaco di Taranto Ippazio Stefano, il direttore generale della Asl Taranto Domenico Colasanto e l’amministratore delegato di Fintecna Vincenzo Cappiello.
    Bari, 21 Gennaio 2010
    L’Addetto Stampa del Presidente
    http://www.regione.puglia.it/index.php?page=pressregione&opz=display&id=7692

    — -> ACCORDO QUADRO Tra REGIONE PUGLIA - COMUNE DI TARANTO - A.S.L. TARANTO - FONDAZIONE “CENTRO SAN RAFFAELE DEL MONTE TABOR” - FINTECNA IMMOBILIARE S.R.L.
    L’anno duemilanove, il trenta novembre, a Bari, presso la sede della Presidenza della Giunta regionale, con il presente atto tra
    1) Regione Puglia, nella persona del Presidente pro tempore, on. dott. Nicola Vendola;
    2) Comune di Taranto, nella persona del Sindaco pro tempore, dott. Ippazio Stefano;
    3) A.s.l. di Taranto, nella persona del Direttore Generale pro tempore, dott. Domenico Angelo Colasanto;
    4) Fondazione “Centro San Raffaele del Monte Tabor”, in persona del dott. Vito Santoro, come da procura del Presidente pro tempore, reverendo sac. prof. Luigi M. Verzè, autenticata dal Notaio Enrico Chiodi Daelli;
    5) Fintecna Immobiliare S.r.l., in persona dell’Amministratore delegato pro tempore, avv. Vincenzo Cappiello;
    PREMESSO CHE (...)
    http://www.regioni.it/mhonarc/details_misc.aspx?id=39355

    — -> DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 agosto 2009, n. 1447
    D.G.R. n. 2039 del 4.11.2008 - Acquisizione del progetto tecnico-sanitario di sperimentazione gestionale e di realizzazione di una nuova struttura ospedaliera nella città di Taranto da denominare “San Raffaele del Mediterraneo”.
    (...)
    segue:
    http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=2.htm&anno=xl&num=135

    — -> PROGETTO TECNICO-SANITARIO, ACQUISITO CON DGR 2039 DEL 4.11.08:
    Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 135 del 31-8-2009
     SOMMARIO ---> Pag. 18161
     DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 agosto 2009, n. 1447
    D.G.R. n. 2039 del 4.11.2008 - Acquisizione del progetto tecnico - sanitario di sperimentazione gestionale e di realizzazione di una nuova struttura ospedaliera nella città di Taranto da denominare “San Raffaele del Mediterraneo”. (Pag. 18237)
    http://www.regione.puglia.it/burp_doc/pdf/xl/N135_31_08_09.pdf

    — -> 4.2 Localizzazione
    La localizzazione per la realizzazione del nuovo ospedale è il Quartiere Paolo VI, ove hanno già sede la Cittadella della Carità - Fondazione San Raffaele di Milano, l’ospedale Moscati della ASL, la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, la Facoltà di Scienze dell’Università di Bari, il Centro Servizi di Sviluppo Italia Puglia.
    Il terreno è di proprietà di Fintecna Immobiliare Srl e attualmente sono in corso le procedure con il Comune di Taranto per rendere disponibile l’area all’insediamento del nuovo ospedale.
    http://www.regione.puglia.it/burp_doc/pdf/xl/N135_31_08_09.pdf

    — -> LETTERA-PROGETTO DELLA "FONDAZIONE CENTRO S. RAFFAELE DEL MONTE TABOR" (Pag. 18239)
    <<Milano, 6 maggio 2009
    Prot. P/141/ev
    (...) è con grande piacere che Le trasmetto il progetto per la realizzazione del nuovo San Raffaele del Mediterraneo, (...)
    segue su http://www.regione.puglia.it/burp_doc/pdf/xl/N135_31_08_09.pdf

    ---> DELIBERAZIONE DEL COMUNE DI TARANTO:
    ANNO 2009 N. 208
    Deliberazione di G.R. n. 1447 del 04-08-2009 - Realizzazione di una struttura ospedaliera nel Comune di Taranto - Costituzione Commissione (...)
    http://www.comune.taranto.it/allegati/20741_Delibera20809.pdf

    — -> LE CONSEGUENZE:
     I cittadini di Taranto potevano contare sino ad oggi su due ospedali con la disponibilità complessiva di 648 posti letto, con l’operazione San Raffaele scenderanno a 570, circa 80 posti in meno quando sono insufficienti quelli oggi disponibili che andrebbero aumentati e non ridotti;
     Gli ospedali SS. Annunziata e Moscati sono interamente pubblici – unica garanzia di un modello di assistenza sanitaria universalistica – il futuro San Raffaele sarà guidato da una Fondazione mista pubblico-privata dove il privato avrà la gestione ed il pubblico il potere di indirizzo. Ora, a meno di voler credere che il privato operi solo per spirito di carità è chiaro che come in ogni operazione imprenditoriale ci si aspetti un ritorno in termini economici;
     La sanità tarantina è affidata ad un privato senza aver ottemperato a precise norme di legge che prevedono lo svolgimento di una gara pubblica.
     Il sito prescelto è in posizione decentrata e difficilmente raggiungibile dall’utenza non solo per le endemiche carenze dei trasporti ma anche per l’oggettiva distanza chilometrica; si pensi ad un trasporto di emergenza da Lama o Talsano a Paolo VI per oltre undici chilometri di strade quasi sempre intasate e dalla viabilità caotica.

    — -> A CHI SERVE:
     Fintecna si libera di terreni inutili e può costruire i suoi bei 250 alloggi;
     Il San Raffaele inserisce un altro tassello incrementando un sistema multinazionale che molto spesso è finito agli onori della cronaca giudiziaria, a partire da quando, nel 1964, Don Verzè venne sospeso dall’esercizio del sacerdozio (...)
    http://www.italiaterranostra.it/?p=3730

    aggiungo che la fintecna, controllata al 100% dal ministero dell’economia, è la stessa che si ’avvale’ del d.l. 39/2009 per acquistare case e terreni a prezzi stracciati. dove? in abruzzo, a coppito, l’aquila e in tutti i paesi e città devastati dal terremoto dell’aprile 2009... fa nulla se son macerie frammiste a vite e ricordi, o terreni agricoli all’uopo resi edificabili.

    inoltre, tra le ’consociate’ di fintecna appare LIGESTRA
    http://www.fintecna.it/partecipazioni.asp
    http://www.fintecna.it/profili.asp#

    " (...) nata nel 2007 in seguito alla Legge 296/06 -Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2007)- dove all’ Articolo 488 prevedeva che l’ amministrazione, la gestione del patrimonio e delle cause giudiziarie di Ente Partecipazioni e Finanziamento Industria Manifatturiera e delle sue 23 controllate al 100%, in seguito alla messa in Liquidazione Coatta Amministrativa, fosse assunto da Fintecna o dalle sue controllate.
    (...)
    Al 18 luglio 2007 i dipendenti delle aziende ex Efim erano 11. Il conto economico nei primi 7 mesi del 2007 si chiude con una perdita di 191 milioni di euro circa e un patrimonio netto di 137 milioni. Per liquidare le attività EFIM sono stati spesi circa 14 mila miliardi di lire, di cui 9000 erogati nel 1993 e 5000 nel 1994."
    http://it.wikipedia.org/wiki/Ligestra_S.r.l.

    in pratica, la finanziaria del 2007 stabilisce:
    "Art. 488.
    Sono trasferiti alla societa’ FINTECNA o a societa’ da essa interamente controllata, con ogni loro componente attiva e passiva, ivi compresi i rapporti in corso e le cause pendenti, i patrimoni di EFIM in liquidazione coatta amministrativa e delle societa’ in liquidazione coatta amministrativa interamente controllate da EFIM. Detti patrimoni costituiscono tra loro un unico patrimonio, separato dal residuo patrimonio della societa’ trasferitaria. Alla data del trasferimento sono chiuse le liquidazioni coatte amministrative di EFIM e delle predette societa’, con conseguente estinzione delle stesse e con contestuale cessazione dalla carica dei loro commissari liquidatori. La societa’ trasferitaria procede alla cancellazione di tali societa’ dal registro delle imprese."
    http://www.camera.it/parlam/leggi/06296l.htm
    http://it.wikipedia.org/wiki/EFIM

    in ’ligestra’, e quindi in ’fintecna’, sono convogliati tutti i debiti di ’efim’...
    ammollo, riciclaggio, lavaggio e centrifuga del nulla, se così possono definirsi i ’debiti di stato’, voragini ora ’sanate’, e colmate, con vite, speranze e futuro di terremotati.

    un’ultima considerazione, no anzi, una richiesta al sig. vendola: chieda alla sig.ra rosy bindi del san raffaele di roma, e chieda in giro del ’progetto quo vadis’, san raffaele di illasi (vr), qui - http://www.veja.it/?p=8776 - anticipato in un ’assaggio’...
    ... dopodichè, se nonostante tutto questo sarà ancora d’accordo di stringere accordi con i ’mercanti del tempio’, pace e amen... personalmente però, so che non riuscirei a stringere la sua di mano, con la stessa stima e ammirazione che nutro ora.

    patrizia della vedova.

    p.s.: i testi e i documenti ufficiali citati, sono reperibili nella ’rete’ e/o web, in base alla legge sulla trasparenza pubblica amministrazione, lg. 241/90, lg. 15/2005 e succ.

    • QUALI PATTI PARASOCIALI TRA PUGLIA E DON VERZE? LI VOGLIAMO VEDERE
      pretendiamo la pubblicazione dei patti parasociali della intrapresa regione puglia don verzè- Scopriremo che l’amministratore delegato, il direttore sanitario, quello amministrativo sono riservati al socio Don Verzè. Se questo mio sospetto (basato sulla tristissima esperienza del rapporto societario pubblico privato in cui il pubblico deve soltanto dare i soldi e stare zitto) è vero la struttura che nascerà in Puglia sarà una grande struttura privata per una sanità commerciale finanziata dalla regione che sarà portatore di acqua e basta

  • risponde una polla, nonchè una persona che da quando ha diritto di voto in italia ha votato per la prima volta ’per’ e non ’contro’ alle elezioni regionali in Puglia 2005. Vorrei ricordare che Vendola è governatore della regione puglia, per la seconda volta -checcè se ne voglia dire a proposito- e dunque compie scelte politiche in quanto rappresentante dei pugliesi tutti; un minimo sarebbe utile discernere il Vendola giovernatore pugliese dal Vendola ora ufficialmente offertosi alla guida del centro-sinistra. Che vogliamo farci, in Puglia abbiamo avuto la possibilità di sperimentare un’amministrazione della "sinistra governista" (che aberrazione!) che -nonostante tutti i problemi che avevamo- non si può negare abbia dato importanti segnali di controtendenza e abbia contribuito a creare un’immagine diversa della regione e del sud, facendone venire fuori il meglio. se non fosse così, perchè mai Vendola sarebbe oggi (12 agosto) al centro di stupidi ricatti tutti politici (vedi questione della mancata firma di tremonti al piano di rientro sanitario... perchè non si parla di quello?? come mai questa cosa di don verzè esce fuori così solo ora... perchè non ne avete dato prima risalto con così tanta veemenza?) perchè mai credete che Fitto stia lì a ricoprire quel ministero? (e tralascio altri tipi di attacchi che, naturalmente, lasciano il tempo che trovano..)
    l’articolo di italiaterranostra è palesemente messo lì a incoraggiare un’acritica lettura dei fatti, e leggere e informarci con la nostra testa andando dritto alle fonti e ai documenti è quello che dovremmo fare tutti.
    invito a fare solo questo, a tralasciare posizioni mentali di comodo e belle pronte (discutibili (e, ritengo molto sinceramente, disgustose poichè un’offesa all’intelligenza) come tanta stampa italiana.
    è quello che cerco di fare ogni giorno, ogni ora. mi dispiace leggere qui della considerazione di cui molti ragazzi che come voi vorrebbero cambiare le cose (io sono una di quelle) godono. da quale pulpito pensate di poter parlare? da quale grande esperienza illuminante?

    leggo tra i vostri punti nel "chi siamo": Il Collettivo, che aderisce al Forum Sociale Europeo, risponde ad un bisogno di massima unità, contro ogni divisione e strumentalizzazione, fra donne e uomini di generazioni diverse che lottano per il conseguimento di obiettivi specifici che la loro pratica sociale di volta in volta propone. Il raggiungimento di tali obbiettivi aumenterà, ne siamo convinti, la fiducia dei militanti nelle proprie forze, nella possibilità di un cambiamento della società globale e radicale.
    Il Collettivo aspira a divenire una scuola di lotta e di autoformazione ed una palestra di democrazia. L’esistenza del Collettivo non é concorrenziale a quella dei partiti che, su un piano più alto e globale, si ispirano agli stessi valori, ma intende offrire il suo contributo per impedire che essi si riducano ad un’attività puramente propagandistica ed elettorale, continuando per quella china che ha loro alienato la simpatie e la fiducia di masse crescenti di aderenti, soprattutto delle giovani generazioni.
    ...
    Credo che il rispetto, al pari della critica, non dispiaccia mai.
    le Fabbriche sono formate da p e r s o n e, gente che ha gli occhi ben aperti, questo posso garantirlo.
    ci sono così tanti modi per essere "polli" ormai, attenzione.

    • L’unità ha senso per difendere i diritti delle classi disagiate, essa è un enorme valore, un bene da difendere se contenente opzioni e prassi atte a costruire percorsi e coscienze indicanti un altro tipo di sviluppo possibile. Ma se questa serve a far passare operazioni di legittimazione a sinistra dell’ingresso dei privati nella sanità pubblica, l’unità non solo diventa un inutile feticcio, ma è il mezzo con cui si cerca di distruggere la sinistra.

      Sinistra che per essere tale non può mandare al macero concetti validi per la sua stessa capacità di esistere in quanto tale. La difesa della sanità pubblica è uno di questi concetti, assolutamente non negoziabili. Al pari della lotta contro guerre, privatizzazioni, precarizzazioni. La gestione economica delle compatibilità capitalistiche è un fare del governismo l’ombelico del mondo, il non saper più opporsi alla barbarie economica che tanti guasti produce all’insieme della classe che dovrebbe essere l’unico riferimento di una sinistra per l’alternativa.

      Ora, l’aprire ai privati la sanità, con operazioni miste pubblico-privato è un qualcosa che confligge con l’idea stessa di sinistra, e confligge al pari del votare per missioni di "pace", del tentare privatizzazioni, del creare precarizzazioni nel lavoro, nel sostenere cpt che son poi diventati cie, e altro ancora che ha spianato la strada ad un Berluscini bollito politicamente. Puoi dirmi il perchè un’ospedale pubblico privato è un qualcosa da preferire ad un ospedale pubblico? Che senso ha? quali logiche sottende?

      La salute è una merce? e se è una merce per un imprenditore che valore ha? La sinistra dovrebbe opporsi a queste scelte ed invece nel caso del nuovo ospedale in Puglia è essa stessa a proporre l’ingresso privatistico che vien definito più capace di tempi e di fatti. L’esempio da portare avanti non è più la sanità di eccellenza che pur esiste in non poche zone del nostro paese, non è più il bene comune da difendere strenuamente, ma il Don Verzè, che vien definito boss della sanità privata dallo stesso comunicato di smentita pubblicato da mazzetta.splinder. Cosa hanno in comune sinistra e boss della sanità privata? Il privato è il nuovo sol dell’avvenire?

      Provate a dirlo agli operatori della sanità, a chi deve operare in penuria di mezzi, con salari da fame, con diritti negati e poi, cercate di capire le loro indicazioni. Entrate nel merito delle questioni, riappropiatevi del metodo dell’inchiesta, siate riferimento di chi lotta e genera vertenze, chiedete a chi sta nel sindacato per lottare. In quale assemblea od iniziativa si è chiesto alla sinistra di cambiare l’impostazione di difesa della sanità pubblica? Si è chiesto di creare pubblico privato che è nei fatti altra cosa dal pubblico?

      La sinistra governista è autoreferenziale, succube culturalmente del meno stato più mercato, del credere che non si può sconfiggere le politiche liberiste. L’unità è nei contenuti e nel praticarli il più possibile, non nello svendere interi patrimoni di lotte di intere generazioni per la difesa della sanità pubblica. Senza i se ed i ma dell’opportunismo del governismo a tutti i costi , capace solo di cambiare le carte in tavola e di tentare di far passare per sinistra quel che sinistra non può essere proprio.

      Nemmeno se il tentativo porta la firma di Vendola in persona.
      La sanità pubblica non può toccarla nemmeno lui.
      E se la tocca, come ha fatto in questo caso, non può lamentarsi di esser indicato come fautore di una sinistra ogm, l’unità non vuol dire svendere, anzi vuol dire l’esatto contrario dello svendere.

      Non mi si dica che ne è all’oscuro, roba da non credere proprio.

      Enrico Biso

    • Enrico, mi fa piacere discutere con te su questo piano di discorso, quindi rispondo volentieri. E’ già più "umano", in un certo senso, io credo. Dialogare in quanto persone, mettendo in campo quello che si è e (purtroppo o per fortuna?) ci si sbatte per essere pur nello schifo in cui siamo costretti.
      E’ così che dovremmo tornare a parlarci per tentare di costruire qualcosa, non credi? quindi cerco di uscire fuori dal discorso che hai fatto nell’articolo sopra, dal linguaggio probabimente non "tuo" ma "tuo in quanto rappresentante di Bella Ciao"... linguaggio che assolutamente mi riservo di criticare ma che rispetto. Spero capirai.
      Con tutti i limiti dati dal fatto che ovviamente non ti conosco realmente, non so da quali esperienze (politiche e oltre) provieni, mi piace pensare di poter parlare a Enrico perchè sono convinta che è questa la strada per tentare di azzerare tutto e sentirci un po’ più uniti. siamo più o meno tutti nella stessa orrenda barca, no?
      Posto che, ormai, la sinistra è già bella che distrutta e non serve ancora qualcun’altro che la distrugga ancora ;)
      e che il motivo per cui è distrutta è da imputare (oltre ad uno sguardo alla storia e all’economia mondiale) sia a questa destra sia agli errori di questa e della passata sinistra -e a tanto altro ancora, ad errori e atti più o meno criminosi di tante personalità e di atrettante altre che sapevano e hanno taciuto-, credo che il problema di chi governa in questo stato dello Stato italiano sia fondamentalmente barcamenarsi in una melma che non saprei davvero come definire, oramai.
      E qui entra in gioco il Vendola governatore di una regione, ad esempio. Io non so se ci si rende ben conto di cosa ha significato la sua vittoria, per la Puglia e quindi per l’Italia. Per quanto ovviamente ciò che lui fa è assolutamente criticabile -anzi, soprattutto bisogna essere esigenti con lui e ciò che rappresenta per molti italiani (per ora, diciamo per quelli che in Puglia lo hanno votato)- io penso che non ci si debba comunque dimenticare che lui è comunque ancora presidente della Puglia... tu credi che sia una precisazione da poco? boh, io no. perchè a me sembra che questa cosa dilagata ora (guarda caso, perchè proprio ora?) su don verzè sia emblematica de fatto che -qualunque critica gli si voglia fare- si guarda comunque a lui come eventuale candidato forte. affabulatore, chiacchierone, populista, alter ego del berlusca, venditore di favole, venduto, e chi più ne ha più ne metta... ma solo e soltanto lui. non si può permettere che questa faccenda del’ospedale a taranto, così rappresentata, bruci tutto il resto che è stato fatto. è stato fatto qualcosa in puglia in questi anni oltre ale belle parole, oppure no?

    • Cara Annarita, anche a me fa piacere che tu possa partecipare al dibattito che si è aperto sul sito bellaciao, inerente a quella che io personalmente ho denunciato come una brutta pagina dell’intervento sul nuovo prossimo ospedale di Taranto.
      Intanto voglio premetterti che non sono un rappresentante del sito bellaciao, e questo te lo scrivo per non generare confusioni di sorta.
      Ci tengo comunque a dirti che considero il sito bellaciao e il collettivo che lo gestisce, come una ottima pagina del dibattere a sinistra.
      In questo sito, in molti scrivono, e le tendenze alle quali appartengono sono le più varie.
      Da quel che capisco vengono tolti messaggi che alzano troppo il livello della discussione con epiteti e/o ingiurie.
      Mi sento parte di questo sito, perchè ammiro lo strumento ed il suo esser parte di quel sentire anticapitalista e comunista che prova a ridare smalto ad una sinistra succube culturalmente della vulgata "destroide".
      Il suo essere nel concreto un sito internazionalista in quattro lingue è un ulteriore merito.Il suo essere strumento dei movimenti ed inserito in una logica no global lo rendono a me "interno".
      Sono un iscritto a sinistra critica e collaboro con l’esperienza di comunisti uniti, e seguo con interesse tutto quello che si muove a sinistra .
      Per vari anni sono stato nel PRC, che ho lasciato in polemica antigovernista.
      Da allora per me l’autorganizzazione è la mia bussola in politica e faccio quel che posso fare, per contribuire a creare dal basso una sinistra comunista ed anticapitalista indipendente politicamente dal centrosinistra ormai completamente colluso con Confindustria, Banche e poteri forti, o almeno io così interpreto il loro agire..
      Scrivo quel che penso ed alla notizia dell’usare soldi pubblici per far entrare i privati nella sanità pugliese, beh come dire, ho scritto quel che penso di chi si fa votare a sinistra per poi agire non da sinistra.
      L’inceneritore della Marcegaglia prima e l’affare Don verzè poi, mi son suonati come uno schiaffo ad una storia di sinistra e un veder pratiche molto similari a quel pd che da sempre privatizza in ogni dove, in ogni ambito.
      Oggi questa è anche la pratica di Vendola che si inchina al mercato aprendo la sanità ai privati.
      Una sinistra incapace di opporsi alle privatizzazioni è una non sinistra.
      Una sinistra che da l’idea che i privati nella sanità possono portare benefici è mentire sapendo di mentire.
      Il privato è colui che tenta di far merce sulla salute, quello che vuole entrate, quello che non intende dare diritti, perchè troppo onerosi.
      Dire che il nuovo ospedale in Puglia è pubblico, è anche mentire sapendo di mentire, perchè chiunque abbia un minimo di esperienza politica a sinistra sa che i privati prendono ma non danno.
      I controlli fatti su di loro sono controlli addomesticati nei migliori dei casi.
      Ma il buon Vendola in questo caso ha fatto di più, nessuna gara e l’affido a chi si può considerare un suo buon amico.
      Se poi il buon amico è un amico anche del Berlusconi al Nicola non frega, ma ai tanti che guardano questa vicenda pare invece di si.
      E qui arriviamo al punto che a me interessa, se il governatore Vendola non si sentisse il Dio in terra, e comprendesse che quelli che lavorano con lui potessero controllarlo, farebbe un’operazione simile?
      NO, perchè verrebbe messo nella situazione di fare marcia indietro ed invece cosa avverrà?
      Che in questo momento non risponde a chi chiede conto, fa fare una smentita non smentita che continua a turlupinare che l’ospedale è pubblico e ne vien fuori che anche a sinistra le privatizzazioni dei servizi son l’unica strada percorribile.
      Il poeta Vendola declama cose di sinistra ed opera per cose non di sinistra.
      E se qualcuno osa reagire, apriti cielo, ci son le elezioni, così si favorisce Grillo o per altri la destra e amenità varie e multipli.
      Non ci si preoccupa che il Vendola sbarelli verso il privatizzare, ci si preoccupa che in molti si gridi signornò.
      Chi ha denunciato la cosa è un sito che viene definito di "Grillini", Italia Terra Nostra, io non sono un Grillino, ma visto che chi denunciava la cosa difendeva la sanità pubblica, la ho sentita come una mia battaglia, punto e basta.Dietrologie non ce ne sono.
      Sai quante dietrologie si potrebbero fare sul perchè il Vendola fa affari con i privati? Tantissime, eppure per me questo non è il problema, questo è affare che lascio volentieri sbrogliare al Vendola stesso.
      A me interessa che non si continui ad infangare le battaglie portate avanti da generazioni di attivisti che per portarle avanti han pagato a caro prezzo il conto.
      E se queste cose il Vendola le chiama dogmi del passato e nessuno lo contesta in Fabbrica come si dovrebbe, la dice lunga sulla situazione a sinistra.
      Ci vorrebbe poco a smentirmi, basterebbe fare un VERO ospedale pubblico, ma le cose purtroppo temo che andranno nella direzione opposta.
      E dopo aver votato governi Prodi adesso dovremmo votare pure per il Vendola?
      Non bruci lui quel che di buono è stato fatto in Puglia e riveda il suo agire perchè è un agire interclassista, piegato a logiche di mercato e che certo non può far passare per sinistra.
      Vedi Annarita, non si tratta di esser settari, ma così non si può assolutamente procedere se veramente vogliamo scrollarci di dosso il Berlusconismo.
      Tu cosa avresti detto se un Don Verzè ti indicasse come il Berluscini della sinistra? Se un Don Verzè ti facesse sapere che anche il Berlusconi ti apprezza molto?
      Ci avresti aperto un ospedale o lo avresti mandato a quel paese?
      La risposta a questo punto non può che essere la tua, Vendola sappiamo che ha fatto lo gnorri, io come la penso credo di capire che lo hai ben compreso.
      Scusami la lunghezza usata, ma ti assicuro che risponderti con quattro righe mi sembrava una sciocchezza.

      Enrico Biso

    • Ma se la notizia che Vendola ha regalato 60 milioni a Don Verzé è un clamoroso falso, perché tanti bloggher di bellaciao vogliono a tutti i costi crederla vera pur di screditare Vendola? Cos’è quest’odio evrso una della sinistra?

      Davvero la diffamazione ad ogni costo è diventata fine e scopo di molti di bellaciao al punto di attaccarsi ad ogni balla e da non leggere nemmeno i post che la sconfessano pur di crederla vera?

      Io non riesco a capire. Perchè non vanno ad unirsi alle schiere di diffamatori di Berlusconi e non vanno a scrivere contro Vendola sui blog di Berlusconi? Oppure possono scrivere direttamente a Libero.

      Cos’è questo ’cupio dissolvi’ che ha preso tanti? Una mania suicida? Sembra che alcuni non cerchino altro che trafiggere al cuore tutto quello che non è di destra e continuino a rivolgere meno attacchi alla destra di quelli che scagliano contro i suoi detrattori.

      Cos’è? Una malattia? Un falso bersaglio? La ricerca di un capro espiatorio su cui riversare l’acido di un proprio fallimento? Un pregiudizio suicida?

      E coloro che non sperano nemmeno in SEL né in Vendola, in cosa sperano? In Bertinotti? in Ferrando? In Diliberto?

      Ho fatto alcune domande al blog e ancora attendo risposta. Come vi presentere. Che programma avete. Che candidato presenterete. Io voterei Ferrero se solo rispondesse a queste 3 domande in modo credibile e alleandosi con Vendola e gli altri. L’unione fa la forza. La disunione, su questi livelli di frammentazione estrema, fa la sconfitta certa. Ma possibile che non siate in grado di creare una unione credibile della sx? Dividersi e attacarsi col livore che leggo, mi sembra follia pura.

      Nel tempo che vi scagliate contro le M5S o contro Vendola, cosa vi proponete di fare?

      Andare alle prossime politiche più sparsi e divisi che mai? Rimanere per sempre delle minuscole formazioni extraparlamentari che non contano un fico secco? Unirvi in cosa e come? Visto poi che avete creduto così poco nella sx arcobaleno da farla fallire. Con quale programma vi unireste? E quale candidato? Io una sx unitaria e aperta anche ai no global la voterei. 4 sx divise francamente mi fanno cadere le braccia come di fronte a qualunque atto di persistente follia.

      Alla fine resterà solo SEL e voterò questa, alla faccia delle balle idiote e menzognere diffuse da alcuni con gusto davvero malvagio, ma con che animo voterò un partito ’alleato’ a un Pd di cui ho scifo e disusto?

      Vendola almeno un programma ce l’ha e che io sia agnostica mentre lui si dichiara cristiano francamente non mi fa alcuna differenza, se lui ha delle idee di sx e le applica.

      Ma questi che lo attaccano con delle diffamazioni gratuite che cosa hanno intenzione di fare? E perché sono così acidi? Non avete niente di meglio da fare a credere alle diffamazioni sparse a iosa sul web? Ma che persone siete?

      Alcuni non fanno nemmeno la fatica di firmarsi con una consonante, persone senza faccia e senza volto, senza coerenza e senza coraggio? Buoni solo ad attaccarsi alle diffamazioni gratuite? Spero proprio di leggere di meglio su questo blog, non solo diffamazioni, acidità e fanfaluche.

      Tra le cose che mi mancano e che vorrei tanto leggere ci sono gli articoli di Economia, Borsa e Finanza, che da troppo tempo non vedo più. Dove è finito il loro autore? Almeno si esce dal piano davvero sgradevole delle diffamazioni gratuite e si parla di qualcosa di serio

      viviana

    • ti ringrazio ;)
      avevo anche continuato la mia risposta ieri, ma mi si è cancellata, andavo di fretta e non ho avuto la possibilità di ripostarla.
      condivido la pressione all’ "unione delle forze" del messaggio di Viviana ma con meno vevemenza diciamo ;) perchè non vi ho mai letto prima d’ora e con una proposta, stimolata proprio da questo scambio di opinioni tra noi che credo non possa che essere la conferma del bisogno che abbiamo di unirci e del potere che questo può significare. perchè sono convinta che dovremmo davvero unirci tutti una buoa volta, ma tra di noi. cercare di incontrarci e organizzarci per fare rete nei territori tra di noi (il web è un mezzo utilissimo proprio per questo, ma cerchiamo di trasportare l’idea di rete nel reale... perchè magari solo così recupereremmo un sacco di tempo e potremo parlarci occhi negli occhi), tra gruppi collettivi e quant’altro in modo che ognuno porti la propria esperienza e il proprio punto di vista ma senza mediazioni politiche finalmente. noi, in rappresentanza ognuno di se stesso, e basta.
      mi viene da pensare all’occasione che abbiamo perso con la protesta universitaria e, contemporaneamente, a quello che hanno fatto in poco tempo i ragazzi e tutta la gente attorno agli universitari a Porto Rico.
      dov’è la differenza tra noi e loro? bisogna capire questo.
      io mi sono avvicinata alla Fabbrica perchè sono pugliese, ho votato Vendola.. ma soprattutto per la possibilità di fare qualcosa fuori dai partiti e poichè -non avendo mai avuto precedenti esperienze di partito o di altro del genere, per scelta personale- sento l’urgenza del cambiamento ed è per me una questione "vitale", nel senso proprio letterale oramai.
      sento di fidarmi di vendola - a differenza tua, forse per la questione delle precedenti esperienze politiche ecc.- perchè oltre al carisma ha fatto anche delle cose che condivido, ma ovviamente voglio e devo restare con gli occhi ben aperti. per questo ho deciso di rispondere al tuo articolo, perchè tu sappia che non ci sono solo "polli". In molti, all’interno, stiamo cercando di spingere ad andare oltre il comitato elettorale, e abbiamo posto anche questa questione a vendola, che ci ha dato le sue risposte. le sue risposte poi, cercando, si trovano. io però qui non devo e non voglio convincere nessuno, perchè credo nell’intelligenza delle persone. ti parlo davvero sinceramente. Lannes è un bravo giornalista d’inchiesta... che io stimo anche perchè nella mia zona in puglia è lui che ha contribuito a far emergere molte schifezze. Tuttora ritengo il suo lavoro sulle navi affondate qualcosa che meriterebbe di esser portato alla ribalta dei media, ma sappiamo perchè non è possibile. segreto di stato anche lì. tuttavia, l’ultimo articolo su don verzè non lo trovo giornalisticamente corretto, ma tendenzioso e non all’altezza delle sue stesse con competenze (ho studiato scienze della comunicazione, sarà deformazione.. ).
      se tu credi che vendola si senta il dio sceso in terra, non posso certo levarti questa convinzione. si potrebbe dire lo stesso di lannes, in un certo senso. lo hanno detto anche di saviano. insomma, ognuno poi fa quel che crede. se fa bene o male, molto dipende anche da come se ne parla o come se ne scrive.
      io credo che in questo momento un po’ di lucidità in più non farebbe male, perchè il "sono tutti dei fottuti mariuoli di merda, tutti uguali" non ci porta da nessuna parte. peggio che andar di notte. basterebbe fare un vero ospedale pubblico, tu dici. ma magari si potesse fare una cosa del genere in 3 anni in puglia (dimentichiamo, ancora una volta, che qui si parla di regione puglia. si parla di sanità pugliese con tutti i problemi che si porta dietro da anni grazie a chi ora ha fatto sì che tremonti non firmasse il piano di rientro sanitario -la partita si gioca sempre in quel campo- studiato in modo da non tassare i pugliesi e con la questione delle internalizzazioni che ha dato fastidio al ministro "federalista"), con la certezza di vedere nascere un polo innovativo a Taranto dove l’istanza alla quale un governatore deve rispondere sono le morti per cancro (dove va la gente pugliese ammalata a curarsi, secondo te? a san giovanni rotondo, a milano, nelle clinche private.. di certo non a taranto).
      se il controllo pubblico non sarà garantito come nei patti, stai certo che mi incazzerò anch’io.
      intanto dico, vediamo di costruire la nostra sinistra. tutti noi, per tentare di arrivare là, nel palazzo a cambiare certe regole e cacciare tutti a calci in culo.

    • per il fatto che vendola non smentisca io la vedo così: cosa dovrebbe "smentire"? chi ne scrive, al massimo, deve scrivere più correttamente, e nel caso, rettificare.
      a chi gli ha chiesto, lui ha risposto.ma "l’operazione san raffaele" è partita da più di un anno fa (su di essa infatti, rifondazione a taranto aveva presentato un’interrogazione.. ma è ora che la cosa prende risalto, grazie alla spinta di italiaterranostra), ed è diventata ora "questione nazionale" perchè, a luglio, vendola si è candidato ufficialmente. torno a dire che questa non è una sfumatura da niente, sulla quale poter sorvolare. per tanto motivi, e per riflettere sull’origine delle critiche a questo punto particolare.
      se rispondesse, dovrebbe farlo da eventuale leader di centrosinistra. rischiando comuqnue di essere accusato di populismo e affabulazione...
      comunque sia ora è in vacanza. :)

    • Cara Annarita, il tuo sentirti coinvolta nella Fabbrica ed il credere che Niki possa portare avanti battaglie di sinistra, è una convinzione che non condivido assolutamente, non solo perchè ci sono già stati due governi di centrosinistra che hanno regalato privatizzazioni , precarietà, cpt, nessun diritto civile, missioni di guerra e tante altre schifezze che piacciono tanto alla urlatrice Viviana.
      Dopo così fallimentari esperienze in cui sono stati coinvolti i Mastella, i Dini ecc ecc, nessun bilancio è stato tentato ed oggi il centrosinistra è pronto ad imbarcare Casini, Montezemolo e il nuovo antiberlusconiano Fini.
      Anche su questo Viviana gioisce, io proprio no, e siccome l’inutilità di un antiberlusconismo che è molto simile al Berlusconismo per me è il vero cupio dissolvi, chiedere alla sinistra anticapitalista di supportare questa nuova e più grave follia governista, è veramente incredibile.
      Una cosa è un confronto politico, un’altra il chiedere anche ai comunisti non governisti di essere coinvolti nel costruire un’armata brancaleone che può sicuramente essere ben vista dalla classe padronale, ma pienamente osteggiata dalle classi popolari a cui centrodestra e centrosinistra provano a rendere ancor più difficile la vita di ogni giorno, sul posto di lavoro e nella vita reale.
      La stessa concezione del ricercare un gran capo, un leader, un salvatore, che guidi l’armata brancaleone dell’antiberlusconismo fine a se stesso, la dice lunga sul progetto.
      Vedi Annarita, la sinistra è collettivo, la sinistra è autorganizzazione, la sinistra è partecipazione, e se non ci sarà un cambiamento culturale e politico, ci saranno vittorie boomerang nelle quali si continuerà a servire il mercato, la chiesa, la confindustria e le banche.
      Il centrosinistra è caduto anche senza Fini, Casini, Montezemolo, è caduto agli occhi di chi ha creduto nel cambiamento possibile, oggi la situazione del cx è ancor più senza speranza.
      Serve una sinistra alternativa e politicamente indipendente, capace di non farsi coinvolgere nello sfruttamento economico delle classi deboli ed anzi capace di esserne la sponda nelle rivendicazioni e nelle lotte.
      Nessun continuismo arcobalenista, di quelli che piacciono tanto alla Viviana, che non si rende conto che l’arcobaleno fu fatto da dirigenti che non fecero congressi, che non coinvolsero, che dopo gli appoggi ai due Governi Prodi provarono a tentare la stessa strada e ricevettero quel che meritavano.
      Questa è una strada che considero chiusa per sempre, incapace di innovare, incapace di esser altra cosa e di proporlo con coerenza, ripiegati sul meno peggio.
      A proposito di meno peggio, tu Annarita mi scrivi che terrai sott’occhio l’affare del San Raffaele di Taranto,e che se il pubblico non saprà contenere il privato chiederai conto a Vendola.
      La tua giovane età te lo consente, e nel domani troverai le risposte ed il tuo agire.
      Non sono in accordo con te, ma lo capisco.
      Ma attenzione, a non diventare una Viviana che pur vedendo l’agire padronale del centrosinistra da anni, ancora si gira dall’altra parte, un poco come quei polli con gli occhi chiusi a cui ho intilato l’articolo.
      Incapaci di fare bilanci anche minimi di quel che vedono, non trovano di meglio che accusare chi non ci sta di esser vicini al Berlusca.
      Sanno che non è vero, ma mentono sapendo di mentire, e non si rendono conto che attaccano il sito Bellaciao un giorno si e l’altro pure e poi stanno sempre sul sito stesso.
      Il meno peggio li avvicina sempre più al peggio.
      Parlano di programmi quando sanno che i programmi per il centrosinistra sono carta straccia.
      Per loro l’ospedale a Taranto sarà pubblico, e i Don Verzè tentano di farli passare per benefattori, se fosse per i polli con gli occhi chiusi il centrosinistra potrebbe continuare ad essere il meno peggio all’infinito.
      Vogliono le risposte, ma quando le vedono davanti a loro , non trovano di meglio che il non vedere.
      Sono l’eterna stampella che permette ai politicanti di proseguire a svendere conquiste conseguite con lotte e vertenze di intere generazioni, vedono Berlusconi, ma non vedono che l’andazzo politico ha creato tanti novelli Berlusconi.
      Sullo stomaco hanno un pelo che somiglia ad una foresta, e se non sei dei loro sei di destra, si alleano a Fini, Casini, Montezemolo , ma tu sei di destra.
      Impotenza dell’antiberlusconismo inutile, utile solo al Berlusconi stesso.
      Stalinisti senza più esser comunisti, se osi criticare quel che loro non vogliono vedere assolutamente, si scompongono in: denigratori,denigratori, denigratori.
      E il privatizzare sarà di nuovo possibile, il creare precariato pure, inviare missioni militari pure ma solo chiamandole missioni di pace, e stavolta con Fini, Casini e Montezemolo vorranno far credere che basterà il Vendola, che non basta nemmeno al Don Verzè figuriamoci il seguito.
      Insomma cara Annarita, il destino della sinistra per quel che mi riguarda è il recuperare politiche di sinistra, per potersi ripresentare nel tempo come quei tanti compagni e compagne si presentavano, senza potere, senza soldi da elargire, ma con una idea del cambiamento che coinvolgeva perchè coerente e visibile nella teoria e nella prassi.
      La sinistra deve saper ripartire dalla sua cassetta degli attrezzi, lontana da furbate, poltrone, interclassismo.
      La sinistra di classe non è riassuibile in alcun pur valido dirigente politico,essa sarà l’unione di percorsi che sapranno rimetter in cammino l’ipotesi di trasformazione della società.
      Senza tentare furbesche scorciatoie che sempre portano i risultati che queste pratiche meritano.
      L’antipolitica è frutto soprattutto di queste pratiche in cui destra e sinistra son difficili da distinguere, non sarebbe l’ora di dire basta?

      Enrico Biso

      ps: la domanda finale non è rivolta a Viviana, so già che per lei l’andazzo del centrosinistra può continuare per l’eternità.

    • Pur non condividendo il punto in cui Nino Sangerardi si chiede se in Puglia non esistono imprenditori, politici e banche in grado di trovare i 120 milioni necessari alla costruzione dell’ospedale di Taranto, perchè sono assolutamente contrario ai privati nei servizi essenziali, e la sanità non è una merce; riprendo questo articolo che mi sembra chiarisca bene in che baillamme di intrecci ci si trovi di fronte.
      Tutte falsità per distruggere Vendola?
      Oppure il governismo di sinistra è incapace di non produrre danni politici per la classe che dovrebbe rappresentare?
      Che definire giganteschi è poca cosa?
      Da parte mia,posso dire che credevo male, ma credo di esser stato troppo ottimista e di questo faccio profondissima autocritica.

      Enrico Biso

      di Nino Sangerardi www. italiaterranostra.it

      In questo tempo sbandato tocca vedere tracce notevoli della famiglia Berlusconi nei dintorni della realizzazione di una pubblica opera: l’ospedale. Il 28 maggio 2010 nelle stanze della Cittadella della Carità di Taranto, innanzi un notaio, si costituisce la Fondazione San Raffaele del Mediterraneo. Gestirà il complesso ospedaliero da costruire nel quartiere Paolo VI del capoluogo jonico. Presidente della Fondazione San Raffaele Monte Tabor di Milano, ispiratore e protagonista della Fondazione San Raffaele del Mediteraneo, è Don Luigi Verzè. Triste scherzo del destino ecclesiastico: nell’anno 1964 fu Papa Paolo VI, Giovanni Battista Montini, a sospendere dal sacerdozio Don Luigi Maria Verzè con l’ammonimento “… occupati più di sacramenti che degli affari”. Sono presenti e firmano l’atto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, Angelo Domenico Colasanto per l’Asl Taranto e Vito Santoro del San Raffaele di Milano. Il Consiglio di amministrazione è formato da Paolo Ciaccia (presidente, avvocato, designato dalla Regione Puglia), Renato Botti (vicepresidente, nonchè direttore Area Sanità San Raffaele di Milano), Vittorio Dell’Atti (presidente Collegio sindacale, prof.Ordinario Economia aziendale Università di Bari). Consiglieri i signori: Enrico Piana e Vito Santoro in rappresentanza della Fondazione San Raffaele di Milano, il prof. Gianvito Giannelli e Rosa Moscogiuri in rappresentanza della Regione Puglia. Il costo del nuovo Ospedale Polo Tecnologico è di 120 milioni di euro, versati interamente dalla Regione Puglia. Perplessità affiorano in merito all’opzione della Fondazione San Raffaele di Milano fatta dalla Giunta regionale pugliese. Il Consiglio di Stato di recente ha sentenziato che la Fondazione San Raffaele milanese “… svolge attività commerciale…il fatto che non persegua utili o che gli utili siano reinvestiti nell’attività non esclude che essa svolge iniziative di carattere economico con modalità tali da consentirle di permanere sul mercato e di concorrere con altre strutture enti e società che operano nel settore sanità”. E allora, perchè il Governo pugliese non ha indetto la dovuta gara d’appalto per la conduzione del nosocomio tarantino? Il possibile conflitto d’interessi della famiglia Berlusconi a fronte della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo si evince dal fatto che a fine dicembre 2009 i Berlusconi si aggiudicano, con il 24% delle azioni, la maggioranza della MolMed spa, sede a Milano. Quest’ultima che cosa è? Acronimo che vuol dire “molecular medicine”, sodalizio imprenditoriale specializzato in biomedicina e sviluppo di terapie inerenti le patologie del cancro. Il 26 aprile 2010 l’assemblea di MolMed spa– Fininvest 24%, Science Park Raf 20,98%, Airan Servicos de Consultadora e Marketing Lda 14%, Delfin Sarl 8,5%, H. Equity Sicar 8,12%, Arnar Bank 2,15% e il 21,956% al Mercato borsistico– elegge il consiglio di amministrazione. Chi c’è dentro? Luigi Berlusconi, figlio di Silvio, Renato Botti, Maurizio Carfagna, Riccardo Cortese, Sabina Grossi, Marina Del Bue, Alessandro De Nicola, Alfredo Messina, Paolo Michele Castelli, Massimiliano Frank. Azionisti di Molmed spa sono due sodali dell’on. Silvio Berlusconi: Ennio Doris con l’8% (presidente di Banca Mediolanum, consigliere della Fondazione San Raffaele Monte Tabor di Milano, nonché consigliere della Fondazione Biblioteca via Senato a Milano del senatore Pdl Marcello Dell’Utri) e Leonardo Del Vecchio presidente di Luxottica spa. Ricapitolando: Renato Botti è vicepresidente della neonata Fondazione San Raffaele del Mediterraneo e contemporaneamente consigliere di amministrazione di MolMed spa — posseduta in parte rilevante dal consigliere Luigi Berlusconi con soci spettabili e amici in affari (Doris e Del Vecchio) — direttore Area Sanità del San Raffaele di Milano il cui fondatore è Don Luigi Verzè padre spirituale di Silvio Berlusconi, presidente del Gruppo Merceologico Sanità in Assolombarda, consigliere d’amministrazione di Telbios spa che insieme a MolMed spa sono partecipate dalla controllata Science Park Raf. A chi spetta la vigilanza e il controllo amministrativo e politico degli ospedali vecchi e nuovi italiani? Al Ministero della Sanità. Ministro della Sanità è Ferruccio Fazio, nominato dal Primo Ministro Silvio Berlusconi, già direttore dei Servizi di radioterapia al San Raffaele di Milano, socio di Tecnodim spa con sede nel San Raffaele di Milano, presidente del Laboratorio San Raffaele di Cefalù. In base a quanto sopra elencato, si è in presenza di un modico conflitto d’interessi? Sembra proprio di sì. Il 15 febbraio 2010 Don Luigi Verzè nel corso di una riunione in quel di Taranto ha esclamato: “Vengo in Puglia per trovare un amico: Vendola. Nichi, fossero come te tutti i politici. Non dovrei parlare di politica ma ve lo confesso: Silvio Berlusconi è entusiasta di Vendola”. Non è facile comprendere il motivo per cui il Governatore Nichi Vendola sceglie di creare una Fondazione ospedaliera con Don Luigi Maria Verzè, Renato Botti e contorno di Luigi Berlusconi, Ennio Doris e varia comitiva familiare e politica di stampo berlusconiano. E soprattutto: possibile che in Puglia non esistano politici, imprenditori e banche in grado di raccogliere 120 milioni di euro per edificare un moderno ospedale? La prima pietra del Polo Biomedico e Oncologico del Sud Italia di proprietà della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo verrà adagiata il 5 novembre 2010, in quanto ricorre il centenario della nascita di Monsignor Guglielmo Motolese che pare abbia illuminato la mente del reverendo Don Verzè sulla sanità pugliese: “Un progetto ispirato da Dio”, declamò il prete meneghino. Parteciperà alla cerimonia anche il capostipite della famiglia Berlusconi, in qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri?

    • ciao Enrico!
      sono d’accordissimo con te. è ora di dire basta sì, è proprio questo che voglio.
      è questo che vorrei pensassero tutti.
      condivido al cento per cento: "La sinistra deve saper ripartire dalla sua cassetta degli attrezzi, lontana da furbate, poltrone, interclassismo. La sinistra di classe non è riassumibile in alcun pur valido dirigente politico,essa sarà l’unione di percorsi che sapranno rimetter in cammino l’ipotesi di trasformazione della società..."
      io voglio che ci sia quel cambiamento culturale e politico di cui tu parli e voglio esserne io protagonista insieme a chi come me crede che qualcosa possa essere ancora fatto. però dobbiamo renderci conto che nella situazione in cui siamo fare questo -noi, io tu e quanti come noi ci credono- equivarrebbe a uno sforzo impossibile da parte nostra, dovremmo praticamente staccarci dalle nostre vite e immolarci completamente a questa causa... una prospettiva romantica e affascinante, ma sicuramente priva di effetto se non c’è poi rappresentanza politica adeguata alle mie istanze.

      io sono in questo momento per vendola ma lo so che non basta lui, io in questo momento lo considero un (buon, il meno peggio, il migliore che offre la piazza... ma comunque sia, al momento, l’unico....al momento poi mi sembra che proprio Ferrero si sia svegliato per proporre di nuovo il modello fallimentare di cui tu parlavi) mezzo per questo, ma non voglio dargli assolutamente carta bianca nel rappresentarmi. cioè non sono io pinco pallina che ’rappresento’ lui, ma voglio che mi ascolti e risponda alle mie domande, porgli anche delle critiche e modificare così che sia lui a rappresentarmi
      certo... sarà una questione di età, di ingenuità, di "stanchezza politica" non so come definirla ma sappi che anch’io sono nel profondo ogni giorno combattuta tra il resistere e il lasciarmi una buona volta alle spalle tutto. so che questa è l’ultima possibilità che mi do’, ti dico già che se vendola non avrà la possibilità delle primarie non eserciterò più il mio diritto di voto e mi chiamerò fuori dalla "politica italiana".
      il mio invito all’unione delle forze era a te Enrico, come a chiunque senta il bisogno di dire basta a sinistra. perchè hai ragione tu, dobbiamo prima sconfiggere il berlusconismo di sinistra, poi magari quello a destra...che intanto sarà scomparso da solo (anzi, già scompare perchè Fini pare già bello organizzato) .
      teniamo gli occhi ben aperti tutti.

      BUON FERRAGOSTO!! ;)

    • Grazie per il buon ferragosto, cara Annarita, e siccome il ferragosto, adesso che ti rispondo, è già passato, ricambio con un buona fine estate.
      E ti rispondo anche facendoti sapere che ben accetto il tuo invito ad unire le forze per "ridare smalto" ad una sinistra che deve tornare al più presto all’essere sinistra.
      Il sito bellaciao credo sia un buon strumento per scrivere, confrontarsi e capire cosa si muove.
      Ci siamo conosciuti con il confrontare percorsi diversi, e credo che troveremo però anche molte battaglie comuni.
      E nel fare un onesto e valido bilancio delle esperienze vissute, mi/ti auguro di trovare le giuste risposte per affrontare al meglio quel che ci troveremo davanti.
      Un abbraccione ed un Hasta Siempre.

      Enrico Biso