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bersani e berlusconi

Publie le mercoledì 9 giugno 2010 par Open-Publishing
4 commenti


BERSANI E BERLUSCONI

L’On.le Bersani rimprovera a Berlusconi di non contribuire sia pure con un solo euro alla "manovra" di risanamento dei conti del Paese. Ha ragione! Bisognerebbe anche dire che l’immensa ricchezza del Presidente del Consiglio è prodotta in grandissima misura da un bene immateriale: la pubblicità. Ogni spot che vediamo in TV gli procura guadagni rilevanti e la cornucopia che glieli riversa nei suoi conti
è fatata, inesauribile! Sebbene la pubblicità dia lavoro ad una certa quantità di persone non si può dire
che aumenti la ricchezza del Paese anzi ne aumenta i costi: ogni volta che compriamo qualcosa paghiamo anche la quota di pubblicità che l’industria o altro hanno dovuto comprare. Inoltre, dal momento che Berlusconi opera in regime quasi monopolistico, si può dire che la sua è una rendita parassitaria, una sottrazione di ricchezza al Paese che viene accumulata nel suo immenso sistema di scatole e scatoline cinesi nelle quali già trenta anni fa non riuscivano a raccapezzarsi neppure gli esperti della Banca d’Italia.
Ma l’On.le Bersani non è convincente. Quando si fanno delle critiche bisognerebbe prima di tutto avere le carte in regola. Domandarsi: quando costo allo Stato? E’ giusto costare tanto? Il PD non ha le carte in regola. Non ha mai aperto bocca sulla questione che
nausea l’opinione pubblica italiana specialmente quella vessata dalle tasse sui costi della politica. L’atteggiamento circospetto, sospettoso, intollerante della opposizione ogni volta che si affronta questo tema è davvero insopportabile. E’ giusto ricevere pensioni dopo appena cinque anni di attività parlamentare e sommarle alle pensioni che derivano dalla professione o dal mestiere che si faceva
e spesso si continua a fare da deputato o senatore? E’ giusto estendere a tutte le Regioni ed ora sembra anche ai grandi Comuni il trattamento economico dei Senatori? E’ giusto ricevere miliardi di finanziamento per i partiti ed i giornali di partito? E’ giusto che in Italia il costo della politica sia il più alto del mondo?
Ora il PD non ci sente per niente da questo orecchio. E non solo il PD. Non dimentico come l’on.le Bertinotti giustificasse i grassi emolumenti percepiti dicendo che i managers dell’ economia guadagnano anche di più! Bisognerebbe anche parlare del costo dei Palazzi. Il Quirinale vale l’Eliseo più Buckinghan Palace! Il Palazzo dei Normanni in Sicilia costa quanto e più del Senato e stiamo parlando di miliardi di euro...
Se non si risponderà a questo problema con senso di giustizia ed equità continueremo ad avere la impressione di essere trattati male, di essere sfruttati e che questa democrazia che peraltro ci ha tolto
il diritto di scegliere i nostri rappresentanti è una enorme greppia che ha dato vita ad una nuova classe.
Una nuova classe, una casta di privilegiati fatta in grande parte da professionisti della politica che, al dunque, fanno massa tra di loro e non consentono che il loro potere ed i loro privilegi oligarchici vengano messi in discussione. Si tratta di almeno 100 miliardi di euro l’anno, quattro volte la manovra di Tremonti, venti volte l’importo dei soldi sottratti al sistema scolastico!
Intanto si congelano gli stipendi ed i salari ai dipendenti pubblici e si salassano scuola, sanità e pensioni. E’ giusto privare un professore che guadagna 1300 euro al mese di 50 o 100 euro di scatto
biennale mentre si conservano privilegi come quello di rimborsare forfait di mille euro al mese le spese di taxi o di continuare ad erogare quasi cinquemila euro al mese per portaborse che non li riceveranno mai?
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Messaggi

  • A domanda risponde:

    E’ vergognoso, degno solo di un Paese che di civile ha poco o nulla.

    E’ immorale, ma la moralità di Stato è andata farsi fottere (pardon!) già da tempo.

    E’ insopportabile, ma in piazza non si vedono agitarsi folle; forse hanno ancora del pane, prima che, finito anche questo, non si inviti - dal Palazzo - il popolo al consumo delle brioches.

    E’ offensivo di ogni intelligenza che funzioni, libera, e che sappia fare di conto; fermandosi anche a quelli della serva.

    E’ tempo che il "Nonno" si desti; così come l’Italia - oggi quanto mai dantesca, quindi non donna di Provncia, ma ... - citata nell’Inno; prima che il delirio di Potere - già etichettato quale malattia dalla di Lui ex-consorte - ci porti tutti al baratro della democrazia.

    Ecc...

  • Chissà perchè il Berluska non ha pensato anche ad una bella tassa sulla pubblicità !??!

    Proprio non me lo spiego !!

    MaxVinella

    • Che palle con questa storia dei "difetti degli italiani".

      Che in verità non amo particolarmente neanche io.

      Ma che dopo 20 anni di dittatura e di propaganda a senso unico una parte significativa degli italiani ( anche se comunque una minoranza) possa aver acclamato l’entrata in guerra dell’Italia ... e poi dopo anni di fame, di morti, di distruzioni e di sconfitte possa aver preso coscienza e quindi cambiato idea ... mi sembra stia nelle cose ....

      E comunque attenti a non scambiare le folle plaudenti con il CONSENSO VERO.

      Non mi stancherò mai di dirlo ... oltre a non riuscire neanche più a riempire le piazze dei suoi deliranti comizi ... conti alla mano Berluskoni prende, considerando anche la Lega Nord, si e no il voto di un italiano su quattro.

      Sono le allucinanti leggi elettorali .... solo in parte la "porcata" di Calderoli, quelle peggiori le aveva fatte il centrosinistra inventandosi improbabili governatori e supersindaci, con allucinanti e poco democratici premi di maggioranza e logiche maggioritarie e bipolari ..... e l’assenza appunto di una opposizione credibile e degna di questo nome ..... a dare l’idea falsata di una onnipotenza consensuale di Berluskoni e della destra ....

      K.