Home > i problemi si risolvono dal basso
– i problemi si risolvono partendo dal basso -
di Paolo De Gregorio, 22 agosto 2010
Avete presente la questione posta dai nostri “sgovernanti” sulla privatizzazione dell’acqua?
Mentre partiti, istituzioni e media restavano silenziosi, dal basso nascevano centinaia di comitati che hanno raccolto un milione e quattrocentomila firme che ci porteranno al referendum sulla questione.
Per l’annoso problema del costo dei libri scolastici credete che la soluzione sia venuta dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal suo pletorico apparato, zeppo di dottissimi pedagoghi? Siete fuori strada.
La soluzione del problema costi è venuta fuori dall’Istituto Itis Majorana di Brindisi che, per iniziativa del suo preside, Salvatore Giuliano, nel 2008, ha chiesto ai suoi docenti di scrivere i libri di testo, che, usciti dalla tipografia, sono costati ad ogni alunno 25 euro invece di 250.
Tra gli effetti positivi spicca il risultato che ciò ha fatto diminuire la dispersione scolastica, spesso favorita dal costo pesante dei libri di testo.
L’iniziativa è stata subito seguita da 14 istituti scolastici in tutta Italia.
Ma l’idea migliore è un progetto, dello stesso Istituto, basato sulla eliminazione del cartaceo, trasferendo i libri scritti dai docenti su di una “pen driver”, una penna da inserire nel computer portatile di ogni alunno, che avrà questo solo oggetto da portare a casa, al posto di zainetti con pesi più adatti agli scaricatori di porto che a ragazzi che rischiano scoliosi e altri danni alla colonna vertebrale.
I vantaggi sarebbero enormi anche dal punto di vista ambientale (Co2) abolendo un cartaceo che viene rinnovato (pretestuosamente) per la gioia di pochi speculatori che impongono una odiosa gabella ai bilanci delle famiglie.
Quattro o cinque anni fa, io proposi in rete la stessa cosa, ma nessuno raccolse il mio invito.
Traggo la lezione che le cose non basta pensarle, ma bisogna incominciare a farle, dal basso, partendo dai propri bisogni e dai propri interessi.
Se volete prendere iniziative di questo tipo entrate in contatto con Salvatore Giuliano dell’Itis Majorana di Brindisi, coinvolgete figli e amici, modernizziamo la scuola e abbattiamone i costi.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. i problemi si risolvono dal basso, 22 agosto 2010, 18:44, di nando
Caro Paolo, sono d’accordo con te le cose e le idee migliori partono sempre dal basso, e non dall’alto o dalle istituzioni, mi complimento con l’Itis Majorana di Brindisi e il suo preside per il coraggio la buona inziativa intrapresa, e mi auguro che riesca a coinvolgere molte famiglie per poter cambiare finalmente il mondo scolastico e modernizzarlo, alla faccia degli speculatori e dei politici..Ciao, Nando
2. i problemi si risolvono dal basso, 22 agosto 2010, 19:26, di lu
ma i docenti per scrivere un intero libro di testo quanto hanno guadagnato? perché vabbé lo spirito di "servizio".. ma non vorrei si trattasse di lavoro non pagato... Ricordiamoci che stiamo parladno di LAVORATORI non di missionari...
1. i problemi si risolvono dal basso, 23 agosto 2010, 00:38
ESATTO!
2. i problemi si risolvono dal basso, 23 agosto 2010, 09:46, di riccardo
Già, come insegnante (precario) non è che la cosa mi entusiasmi. Sopperire col nostro lavoro non pagato (o pagato una miseria) alle difficoltà economiche di altre famiglie di lavoratori non mi sembra la soluzione giusta. Stiamo attenti nel "farla facile alla grillo". I diritti dei lavoratori rischiano di venir sacrificati per il resto della comunità... Mi vengono alla mente "modernate" del tipo "il sindacato dei cittadini" e non il "sindacato dei lavoratori" e cose del genere... Ciao
3. i problemi si risolvono dal basso, 23 agosto 2010, 11:55, di Franca F.
Anche io sono una precaria della scuola espulsa dalla "riforma gelmini-tremonti" ed a settembre non riavrò la cattedra dopo 10 anni di precariato (con contratto 1sett-30giu). Ci manca solo che agli insegnati spetti di dover scrivere i libri di testo gratis per sopperire col nostro lavoro non retribuito alla miseria in cui versa il paese. Come noi non ne fossimo parte della gente con le pezze al culo. E’ ora di darci un taglio con l’idea dell’insegnante che supplisce alle carenze di uno stato di canaglie che sfilano in tv diffondento veleno tra la gente. Non possono essere gli insegnanti a pagare la crisi. Già lo scorso anno scolastico abbiamo dovuto portarci la carta del cesso da casa a spese nostre ed a volte a pagarci le fotocopie per le verifiche degli studenti non sentendocela di chiedere loro soldi per pagare le domande delle verifiche. Ma cosa volete da noi, anche il sangue?! Un saluto a tutte e tutti con l’invito a vederci come lavoratrici e non - come giustamente diceva qualcuno - come missionarie!
4. i problemi si risolvono dal basso, 23 agosto 2010, 17:19, di paolo de gregorio
– a Brindisi gli insegnanti hanno volontariamente partecipato
– l’argomento del post non è il precariato della scuola, nè il lavoro da missionari
– argomenti fondamentali: risparmio per le famiglie e soprattutto eliminazione del cartaceo con ricorso alle nuove moderne tecnologie
– mi sembra che nessuno degli intervenuti critici è sfiorato dal considerare la speculazione legata al rinnovo annuale dei testi scolastici che viene imposto alle famiglie nell’interesse degli editori
saluti a tutti
paolo
5. i problemi si risolvono dal basso, 23 agosto 2010, 17:52, di paolo de gregorio
mi sorge il dubbio che gli interventi critici nei confronti dell’iniziativa siano di ...librai
6. i problemi si risolvono dal basso, 23 agosto 2010, 18:41
ribadisco, sono una precaria che ha perso il posto, capisco che non è argomento e mi scuso se dirlo ti infastidisce. Qua si metteva in risalto come mettersi a scrivere libri gratis non è la soluzionedel problema, forse lo è per gli studenti, non lo è per i lavoratori della scuola. Se pensi io sia una libraia, padronissimo di farlo ma non è così... è come se io dicessi che leggendoti mi è venuto il dubbio che sei brunetta. Pensa un po’...