Home > ...l’irrefrenabile risata continua
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di Viviana Vivarelli
Impossibile riportarle tutte. Il lancio del treppiede ha prodotto in tutta la penisola una irrefrenabile valanga di produzione poetiche che hanno invaso tutte le mail e tutti i siti: fuoriradio, bellaciao, triburibelli, rekombinant, indymedia, inmovimento, lilliput... e’ tutto un pullulare di rime, odi, barzellette, parafrasi, scempiaggini varie in cui si effonde una enorme pantagruelica risata contro il premier Berlusconi, la sua rimbobante prosopopea, l’infirgardaggine dell’opposizione, la bieca barbarie dei suoi amici e alleati, la ferocia leghista... una risata oceanica in cui un popolo intero riprende la sua energia e il suo senso perché nulla come ridere di un tiranno ha mai reso un popolo fortificato e libero.
E poi non dite che non sono un poeta ... :-)
Questi sono ottonari ( o ottonani?) tipo quelli del Corriere dei Piccoli anni ’50 ("Qui comincia l’avventura - del signor Bonaventura ..."), ci si potrebbero fare le vignette come quelle di Staino :-))
Sandro
Me ne stavo sul divano
con un bicchierino in mano
quando sento di quel nano
e del prode mantovano
che con mira assai perfetta,
quasi fosse una saetta,
un treppiede tosto lancia
- senza chiedere la mancia -
contro il collo di quel tizio
sì, per togliersi lo sfizio
di cambiare i connotati
- con la colla appiccicati -
di quel rudere avvilente
che s’incula tanta gente.
Oh che giubilo, che gaudio!
non mi serve neanche l’audio
per mandar dovuto omaggio
a un esempio di coraggio
a un novel Gaetano Bresci!
Santo sdegno, quando cresci?
Quando sorgi dalle masse
rimbambite con le tasse
che van giù sempre più giù,
col lavoro in abbondanza
sol che ti gratti la panza,
soldi, donne e tanto swing
sol che faccia un bel liftìng?
Parchi buoi dell’occidente
- come dice sorridente
quel bel tomo del Ferrandi -
non più miseri e nefandi
insorgete in piena luce
contro quel novello duce!
Non avete baionette?
E nemmeno mitragliette?
Né le vanghe né i forconi
da infilzargli nei coglioni?
Non temere, anima bella!
È il treppiè l’arma novella!
Lo strumento proletario
da cacciar nel tafanario
di quell’essere arrogante
che del "ben" si fa garante!
Certo, il "ben" del capitale
che non batti col pitale
che c’ha in mano la "sinistra"
quando con la faccia trista
si fa avanti mesta mesta
- per non apparir molesta -
proclamando a monte e a mare
che "bisogna dialogare"!
Su i treppiedi, su, compagni,
chè nessuno poi si lagni
che "non si può fare niente"
né di panza né di mente
contro questo malfattore
miliardario sfruttatore!
Non siam parco, non siam buoi,
tutti al passo del Pordoi!
Coi treppiedi nelle mani,
coi treppiedi anco fra i denti,
siam novelli resistenti!
Oh Roberto, grande amico
sei migliore dell’Enrico
- quello che con la stampella
fe’ una gran figura bella -
nostra speme rilucente
nuovo faro tra la gente!
Tu la strada c’hai indicata,
la faremo lastricata
di borghesi boccheggianti
di attorucoli rampanti
di veline mezzo ignude
di Lattanzi da palude .
Il Ferrara giù nel fosso?
Sì, per fare almeno un dosso!
. e l’Emilio nazionale
con nel culo un bel fanale
che rischiari col Tiggì,
quando è notte e cala il dì
su ’sto mondo da finire,
il BEL SOL DELL’AVVENIRE!
:-)))