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la Chiesa non fa politica

Publie le domenica 8 agosto 2010 par Open-Publishing
6 commenti

  la Chiesa non fa politica -
di Paolo De Gregorio, 8 agosto 2010

Il vescovo di Otranto (Puglia) apre la sua personale campagna elettorale contro la possibile emersione politica del personaggio Nichi Vendola, dichiarando urbi et orbi: “non darei la comunione a Vendola perché ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante”.
L’arzillo prelato deve conoscere bene gli omosessuali, visto che nella sua vita ecclesiastica ne avrà certamente incontrati molti, ma è talmente ignorante da scambiarli per i pedofili (anche essi molto numerosi fra i preti), quelli sì personaggi perversi e malati.
Nella omosessualità non vi è nulla di perverso, è una condizione naturale che si manifesta nelle persone, con origini ormonali o psicologiche, in età molto precoce. Non è dunque il punto di arrivo di una vita viziosa o dissoluta, ma una indole che andrebbe tranquillamente accettata e non repressa in alcun modo.

E’ perversa e malata invece la pedofilia, che viene praticata da soggetti adulti e, nel caso dei preti, è diffusa in quanto sono dei soggetti sessuofobici, a cui viene a mancare una sessualità naturale, a causa di quelle sadiche regole del celibato e della castità, e la cui emersione nella Chiesa è nascosta e coperta da una omertà simile a quella mafiosa.
Da che pulpito viene la predica! Un ignorante sessuofobico che milita in una organizzazione piena di perversi veri, fa la morale al laico governatore della Puglia, parlando al basso ventre di quel popolo becero e ignorante, che la Chiesa controlla, e a cui sta chiedendo di non votarlo in nessun caso.

Anche se le elezioni non sono dietro l’angolo, il vescovo si porta avanti col lavoro, per cui è lautamente ricompensato dalle classi dominanti, con quell’8 per mille, che è un regalo che vale un miliardo di euro l’anno per il Vaticano, soldi sottratti ai servizi per i cittadini.
La Chiesa fa politica, lo fa in modo subdolo e sporco, e il suo peso è decisivo per far vincere le elezioni alle destre.
E’ una anomalia tutta italiana, della nostra democrazia, e il suo potere si fonda sul denaro pubblico e sulla grassa ignoranza in cui mantiene le sue pecorelle, insegnando loro che l’omosessualità è una malattia.

Caro Vincenzo Franco, vescovo emerito di Otranto, come è che ti sei dimenticato di dire due paroline di critica al governo del cattolico Berlusconi, che ha votato contro la messa al bando delle “cluster bombs”, quegli ordigni a frammentazione che, disseminando mine colorate, per anni uccidono e mutilano soprattutto bambini??
Te lo dico io il perché, perché non hai etica, sei un ignorante politicante al soldo di chi ha denaro e potere.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Sono dichiarazioni molto forti quelle del vescovo Vincenzo Franco, e fa capire come la gerarchia ecclesiale si è sempre schierata con le destre anche le più estremiste e fa riflettere come la chiesa svolge un ruolo subdolo e imparziale a favore del potere. Infine mi meraviglia come sul nostro ducetto e company, non faccia nessuna critica.

  • Le dichiarazioni allucinanti e vergognose del vescovo di Otranto, fanno capire come la chiesa si è sempre schierata con la destra e svolge questo ruolo infame e ipocrita, appunto per favorire la vittoria delle destre.Il vescovo incominciasse a criticare il sultano e tutta la sua cricca con tutte quelle schifezze che sappiamo... Vergogna.

  • La Chiesa non fà politica e ... Cristo é morto di freddo in croce.

  • Cara viviana, pure io spero che la chiesa struttura si dissovla per sempre, ha fatto troppi danni all’essere umano togliendo diritti e autodeterminazione, arricchendosi alle spalle della gente comune alleandosi con i poteri e dittatori sempre più estremisti.

  • Scusate, chi è Vincenzo Franco???? non di certo l’emerito vescovo di Otranto.... che io sappia, e ne sono più che sicuro, il vescovo di Otranto è monsignor Donato Negro...e potete chiederlo allo stesso Nichi Vendola, visto che molti dei sacerdoti dell’arcidiocesi di Otranto sono sempre felici di accogliere e discutere con lui dei problemi che attanagliano il Salento. Mi fermo semplicemente qui, perchè sembrerà strano, ma penso che lo stesso Vendola si indignerebbe nel sapere che è stato fatto un errore del genere...