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15 dicembre: Sciopero nazionale autoferrotranvieri
Publie le lunedì 15 dicembre 2003 par Open-PublishingLA LORO LOTTA E’ LA NOSTRA
Il 1 dicembre scorso i lavoratori dell’ATM hanno allargato lo sciopero
nazionale degli autoferrotranvieri, bloccando senza preavviso per l’intera
giornata il trasporto pubblico milanese. Ne è seguita una polemica
violentissima che metteva i lavoratori dell’ATM alla gogna. Tutti contro,
dal sindaco Albertini, che invece tace sui soldi pubblici sperperati dalla
direzione ATM nei giochi di borsa, fino a Cgil, Cisl e Uil, per non parlare
del ministro Maroni, che invoca regole ancora più dure per impedire ai
lavoratori dei servizi di scioperare.
Ma qual è la ragione che ha spinto i lavoratori ATM in massa e compatti a
questo passo che gli espone a sanzioni di ogni tipo? Sì, perché non di ultrà
da stadio si tratta, ma di lavoratori come noi.
I lavoratori del trasporto locale hanno alle spalle sette scioperi,
rispettando sempre le regole della legge antisciopero, semplicemente per
chiudere un contratto nazionale aperto da oltre due anni. Un contratto già
applicato nella sua parte normativa, con l’introduzione massiccia di
contratti precari e privatizzazioni, ma mai chiuso nella sua parte
economica.
Tuttavia, la lotta dei tranvieri non parla soltanto della loro
esasperazione, ma allude ad una tendenza più generale. In tutti i settori
del privato e del pubblico, i salari e gli stipendi continuano a perdere
valore, i rinnovi contrattuali sono ormai perennemente in ritardo e quando
arrivano non servono a recuperare il potere d’acquisto perso, né a
migliorare le condizioni di lavoro. Il lavoro precario e sottopagato si
estende sempre di più, mentre scioperare diventa sempre più difficile,
specie nei servizi, dove impera la famigerata L. 146/90 che considera lo
sciopero una sorta di illegalità latente e che vorrebbe rendere gli scioperi
sempre più indolori e pertanto inefficaci.
Forte è la responsabilità di CGIL-CISL-UIL che accettarono nel 1993 di
abrogare la scala mobile, che tutelava automaticamente il salario dall’
inflazione, per sostituirla con una contrattazione biennale che oggi i
datori di lavoro, sia pubblici che privati, cercano di non rispettare.
Insomma, i tranvieri hanno lo stesso problema di tutti i lavoratori e le
lavoratrici: buste paga sempre più leggere e diritti sempre più evanescenti.
L’unica differenza sta nel fatto che loro sono stati presi in giro più di
altri.
Ora è stato proclamato un nuovo sciopero nazionale di 24 ore per lunedì 15
dicembre, perché il Governo e le aziende di trasporto continuano a non voler
chiudere il contratto.
Il SinCobas sostiene lo sciopero nazionale dei lavoratori del comparto
trasporto locale e invita tutti i lavoratori delle altre categorie ad
esprimere loro solidarietà, in particolare nella città di Milano.
Esponiamo sulle nostre auto la scritta:
"SONO SOLIDALE CON I TRANVIERI IN LOTTA"
SINCOBAS
Milano, via Pietro Calvi 29 - sincobas@libero.it