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FORUM PER LA DIFESA DELLA SALUTE MILANO E LOMBARDIA
La salute non è una merce, la sanità non è un mercato
23 DICEMBRE 1978: APPROVAZIONE DELLA RIFORMA SANITARIA
23 DICEMBRE 2003:?.C?ERA UNA VOLTA LA RIFORMA SANITARIA??
Il 23 dicembre del 1978 è stata approvata le legge n. 833 istitutiva del servizio sanitario nazionale.
Sono passati 25 anni.
25 anni dalla riforma. Un successo delle lotte dei lavoratori e dei cittadini che vollero la legge di riforma: un importante atto legislativo a favore di tutte e tutti.
Nella Riforma Sanitaria c?è l?idea, già presente nella costituzione democratica del nostro paese, che la salute è un diritto: un diritto universale senza se e senza ma. Ogni bimba, ogni bimbo che nasce deve sapere che la società avrà cura di lei e di lui, perchè è anche di loro che la società ha bisogno. Ogni persona indipendentemente dal colore della pelle, della nazionalità, della religione, delle idee deve sapere che la società avrà cura di lei perché è anche di lei che la società ha bisogno.
VORREMMO CELEBRARE UN ANNIVERSARIO, E INVECE DOBBIAMO
RIPRENDERE LA LOTTA PERCHE?
LA RIFORMA E? STATA SVUOTATA E LA SANITA? VIENE PRIVATIZZATA
Il neo-capitalismo lo ha imposto al mondo: privatizzate tutto!. Privatizzate le fabbriche, la terra, l?acqua, l?aria, le cellule delle persone, la salute, gli animali, le cose e le idee. Ma il capitalismo e le destre politiche e sociali hanno già fallito. PRIVATO E? SBAGLIATO. Studi di comparazione internazionale in riviste scientifiche mostrano che la riforma sanitaria in Italia ha portato i migliori risultati di salute a bassi costi e che sistemi sanitari pubblici garantiscono migliori condizioni di salute per tutti. D?altra parte si capisce che se la salute diventa una merce, agli ospedali (adesso li chiamano aziende) conviene che ci siano più malati (adesso li chiamano clienti). E? solo al sistema pubblico che conviene ridurre il numero di malati e investire in prevenzione.
I risultati dei modelli privati in sanità sono: Ticket per farmaci e prestazioni necessarie. Aumento del numero di esami (spesso anche dannosi e inutili). Eliminazione dei servizi per la prevenzione delle malattie nelle famiglie, nelle scuole, nelle fabbriche e quindi -a) non riduzione del numero di malati, -b) prolungamento delle code agli sportelli per ottenere esami e controlli, -c) maggiori costi (c?è da pagare anche il profitto di chi investe in sanità). Promozione di reti d?eccellenza (sanità per pochi) invece di reti di diffusione (sanità per tutti). Libera scelta del medico (ai ricchi e ai più informati, i medici più bravi, spesso ? ma non sempre - quelli con le parcelle più alte). Migliore pulizia degli ingressi degli ospedali. Il migliore esempio di sanità privata è il modello lombardo: la regione italiana con la più alta mortalità.
UN MOVIMENTO PER LA SANITA? PUBBLICA
Il movimento dei movimenti ? quel grande movimento di persone contro la guerra e il neoliberismo - ha ripreso in mano la bandiera del diritto per la salute. Un movimento che non ha ancora vinto, ma che ha già cominciato ad insegnarci a non perdere più. Abbiamo una grande speranza: un nuovo mondo e? in costruzione. In nome del diritto alla salute è nata una rete italiana, una rete europea, una rete mondiale (c?è posto anche per te): movimenti, associazioni, sindacati, partiti, organizzazione del volontariato si sono rimessi in moto per ottenere sistemi sanitari pubblici, basati sulla partecipazione democratica e per la riaffermazione del diritto universale alla salute.
PER LA PACE E I DIRITTI