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9/1/04 SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE INDETTO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA AUTOFERROTRANVIERI

Publie le venerdì 9 gennaio 2004 par Open-Publishing

9/1/2004 SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE INDETTO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA AUTOFERROTRANVIERI

Venerdì 9 gennaio 2004

Sciopero Nazionale
di 24 ore

indetto dal

COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA
AUTOFERROTRANVIERI
Autorganizzati - Confederazione Cobas - Fltu Cub - Rdb Cub Trasporti - Sin
Cobas - Slai Cobas Sult Tpl

su questi obiettivi:

Il rigetto dell’accordo-truffa sottoscritto il 20 dicembre da Filt
Cgil - Fit Cisl - UilT - Faisa Cisal - Ugl e l’apertura immediata di un
tavolo delle rappresentanze Cobas, dei sindacati di base e degli
autorganizzati con il governo e le controparti datoriali per la restituzione
di quanto maturato dalla categoria (3.000 euro di arretrati e 106 euro di
aumento mensile dal 1 dicembre 2003), senza storni alla previdenza
integrativa.

Il mantenimento dell’unicità del contratto nazionale, respingendo
qualsiasi trattativa locale tesa a produrre sperequazioni tra i lavoratori,
tra aree forti e aree deboli, tra nord e sud, con il ripristino delle gabbie
salariali.

Presentare al governo ed alle associazioni datoriali la nostra bozza di
piattaforma per il rinnovo del CCNL scaduto il 31/12/2003, con riserva di
modifiche ed integrazioni votate nelle assemblee dei lavoratori.

Riprendere incisive forme di mobilitazione dopo il 9 gennaio, attuando
la circolazione dei mezzi nei termini previsti da leggi e regolamenti,
contro le eventuali azioni disciplinari e sanzioni amministrative nei
confronti dei lavoratori che hanno scioperato in deroga alla legge 146/90.

La difesa del diritto di sciopero, colpito non solo da leggi imposte per
limitare e perfino impedire la lotta, ma anche dall’uso minaccioso e
ricattatorio della precettazione, tesa a reprimere la libertà e la dignità
dei lavoratori e delle lavoratrici.

Confrontarsi con le associazioni degli utenti, che già sono venute a
portarci tutta la loro solidarietà, e concordare iniziative unitarie per il
rilancio del trasporto pubblico locale.
Le ristrutturazioni aziendali e la privatizzazione dei servizi hanno
prodotto un esito disastroso sia sulle condizioni dei dipendenti e la
precarizzazione del lavoro, sia sulla precarietà dei mezzi e la vivibilità
del servizio ad uso degli utenti.
Questa lotta dei tramvieri, quindi, rappresenta la tutela dei diritti di
tutti contro la logica liberista del mercato che mira a scaricare i costi
del trasporto sui cittadini-lavoratori, a esclusivo vantaggio del profitto
delle imprese private.

Per i DIRITTI, il REDDITO, la DIGNITA’
di tutti e tutte