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AI LAVORATORI ATM DI MILANO

Publie le martedì 13 gennaio 2004 par Open-Publishing

Apprendiamo dai media che la vostra lotta prosegue in esplicita
disobbedienza alla legge 146 e al decreto di precettazione del Prefetto.
Vogliamo che sappiate che avete tutta la nostra solidarietà in questo
frangente, per voi difficile, che vi vede sotto la pressione di governo,
enti locali e sindacati che anno firmato l’accordo truffa di dicembre.

Qua a Firenze la nostra "Rete" ha organizzato, in sinergia col vostro
sciopero nazionale del 9 u.s., una giornata di disobbedienza civile che
abbiamo chiamato "sciopero del biglietto", invitando gli utenti a non
timbrare il proprio biglietto per esprimere la loro vicinanza ai
lavoratori derubati dei loro soldi, per chiedere un servizio pubblico
efficiente alla portata di tutti. L’iniziativa ha avuto un successo che
è andato oltre ogni nostra aspettativa e ciò conferma la giustezza delle
vostre rivendicazioni e anche delle modalità che avete adottato.

Certamente la vostra protesta causa disagi a chi usa il mezzo pubblico,
ma mentre abbiamo passato le nostre giornate alle fermate dei bus
conversando con le persone comuni, abbiamo constatato una incredibile
solidarietà con voi, dovuta soprattutto al fatto che è ormai percezione
comune quella dell’impoverimento generale di cui nessuno è in grado di
vedere la fine.

La vostra lotta è molto importante e vogliamo sappiate che va ben al di
là della vostra categoria.
Avete svelato che gli "utenti" dei bus sono lavoratori, pensionati,
disoccupati, studenti che hanno gli stessi vostri problemi e che non è
più possibile ingabbiare il declino cui siamo avviati in astruse norme
che sfuggono ad ogni regola democratica e di buon senso.
Noi ci auguriamo che anche i sindacati confederali si accorgano
dell’errore che hanno fatto con l’accordo del 20 gennaio e che ritirino
la loro firma: per un sindacato democratico la volontà dei lavoratori è
sovrana sempre e comunque.

Avete dimostrato che la vera controparte di voi e noi non sono solo le
aziende di trasporto urbano, ma tutta la politica economica degli ultimi
15 anni che ci ha reso tutti più poveri, più precari, più insicuri, più
infelici.
Noi speriamo che voi siate il segno dell’inizio del riscatto che le
donne e gli uomini di questo povero paese stanno aspettando.
Comunque andrà la vostra vertenza vi diciamo di cuore: GRAZIE.

"Rete di solidarietà con gli autoferrotranvieri e contro la
privatizzazione dei servizi"