Home > APPELLO PER IL REFERENDUM AUTOFERROTRANVIERI
Sosteniamo con convinzione e senza riserve la giusta lotta degli autoferrotranvie-ri: essa non rivendica infatti solo il dovuto rispetto dell’accordo retributivo che Governo ed Enti Locali disattendono e che il recente accordo sottoscritto dalle segreterie nazionali di CGIL, CISL, UIL, UGL ha ridimensionato. Ma chiede atten-zione e rispetto per le problematiche di fondo che, attraverso l’esercizio di un di-ritto costituzionale, quello dello sciopero, ora esplicitamente essa evoca: la que-stione salariale, il rispetto delle regole democratiche, la solidarietà e la coesione sociale, l’esigibilità dei diritti dei cittadini oggi calpestati dalle politiche economi-che di questo governo e dalla logica del profitto delle Aziende Municipalizzate sciaguratamente trasformatesi in S.p.A.!
Noi sosteniamo le lotte che gli autoferrotranvieri stanno conducendo dal mese di dicembre e condividiamo con piena convinzione i valori che le ispirano:
il rifiuto di condizioni di lavoro degradate, la volontà di vedere i salari aumentati, la lotta per riaffermare il diritto di sciopero contro le restrizioni imposte dalla attuale legge sulla regolamentazione, il rifiuto di accordi che comportano arretra-menti sociali, la richiesta di referendum ovvero di consultazione democratica di massa sulle intese raggiunte, la difesa di veri servizi pubblici che rispondono ai bi-sogni dei cittadini.
Siamo altresi convinti che le lotte di questo mese, soprattutto dopo la firma dell’accordo nazionale e lo sciopero del 9 gennaio, impongono ai sindacati l’immediato avvio di un referendum il cui risultato sia vincolante per tutte le Orga-nizzazioni Sindacali, fino alla riapertura della vertenza nazionale se i lavoratori bocceranno l’accordo. Democrazia vorrebbe che fosse convocato e gestito ai sensi dell’art. 21 dello Statuto dei lavoratori, che assegna la titolarità alle Rsu e Rsa aziendali.
Anche per questi motivi noi sottoscritti firmatari di questo appello, esponenti di partiti, di sindacati, di associazioni, riteniamo che questa lotta sia di tutti e di tut-te: è una lotta per un salario dignitoso, per un trasporto pubblico sicuro e per il di-ritto di lottare democraticamente perché tutto ciò non ci venga sottratto.
Claudio Siniscalchi associazione Hundertwasser
Fulvio Macchi SNATER nazionale settore telecomunicazioni
Renato Kneipp segreteria regionale CGIL
Marino Calcinari segreteria provinciale CGIL
Giorgio Trincas professore Università Trieste
Antonio Saulle segretario provinciale FIOM
Stefano Borini segreteria provinciale FIOM
Fabio Barbo segreteria provinciale FIOM
Annarita Covelli segreteria provinciale FIOM
Riccardo Meiorin segreteria provinciale FIOM
Gloria Nemec professoressa Università Trieste
Cobas Scuola Trieste
RSU FIOM Fincantieri
RSU FIOM Pittway
RSU FIOM Sincrotrone
RSU FIOM Alcatel
Giorgio Vesnaver
Igor Canciani consigliere regionale PRC
Dennis Visioli consigliere provinciale PRC
Marino Andolina consigliere comunale PRC
Federazione Trieste Rifondazione Comunista
Margherita Hack astrofisica
Gianni Pizzati segretario regionale Verdi
Alessandro Metz consigliere regionale Verdi
Per adesioni all’appello 040 377 3154 proginfots@libero.it
Altre adesioni all’appello verranno pubblicate
sul sito www.progettoinformazione-ts.it