Home > ASSEDIAMO LA FORTEZZA EUROPA
di MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO
E’ stata ufficialmente annunciata la convocazione, per il 17-18 ottobre a
Firenze, di una sessione del G5 (i potenti d’Europa: Germania, Francia, Gran
Bretagna, Italia e Spagna), interamente dedicata alla revisione delle
politiche comuni in materia d’immigrazione nel quadro definito dal
trattato di Schengen e successivamente precisato dall’accordo di Dublino
(sull’asilo politico) e da vari protocolli d’intesa. Il G5 è preliminare
all’adozione di nuovi provvedimenti nell’intera U.E.
Facciamo appello all’interezza del movimento che si batte contro la
globalizzazione capitalistica, a tutte le diverse espressioni della lotta al
razzismo, alle comunità di migranti perché questo appuntamento non sia
appannaggio dei ministri europei, ma sia segnato dalla massiccia presenza di
contenuti e mobilitazione
Obbiettivo dichiarato del vertice sarà quello di “perfezionare” i meccanismo
in atto: chiudendo, con il coordinamento militare giuridico e poliziesco, la
fortezza Europa. In realtà la si chiude solo nei confronti di profughi e
diseredati, ma la si apre ad un esercito di forza lavoro. Chi entra,
consegnandosi ai moderni schiavisti ed alle loro complicità negli apparati
di sicurezza, deve accettare lo status di clandestino, che prevede la non
esistenza rispetto ai diritti fondamentali della persona (istruzione,
assistenza, libertà civili e politiche) e la mera esistenza di carne da
sfruttare (sia sul terreno legale della produzione che su quello extralegale
del narcotraffico e delle grosse organizzazioni del crimine). Dietro
l’ostentata fermezza ed il proibizionismo della libertà di circolazione c’è
la volontà di disporre di immigrati “irregolari”. Attraverso la forza lavoro
migrante è stato abbattuto vertiginosamente il costo del lavoro, sono stati
cancellati diritti e status contrattuali, potendo (i padroni) ricorrere a
man bassa a forza lavoro ricattata e ricattabile anche quando le si
concederà il permesso di soggiorno. Con in più il sotto prodotto del
razzismo in una gioventù marginalizzata, costretta all’assoluta precarietà,
mentre sogna il successo individuale promesso dall’educazione alla
competitività che ha ricevuto e riceve.
Quella sull’immigrazione è una politica complementare all’assoggettamento di
due terzi dell’umanità, con la razzia di materie prime e dello stesso
patrimonio biogenetico. In questo quadro non è più rinviabile l’avvio di
processi di trasformazione economica e sociale, un’alternativa societaria al
capitalismo. Una politica che si inserisce alla perfezione nello scenario di
guerra infinita, la cui altra faccia è il neoliberismo globale, la selvaggia
deregulation del mercato, il dominio del profitto, la precarizzazione totale
delle condizioni di vita e di lavoro, il controllo neocolonialista del Sud
del mondo.
A questa politica si sacrifica un numero enorme di vite umane. E’ stata
l’estate della “Cap Anamur”, ottimo esempio dell’alto livello raggiunto
dalla civiltà europea, e sono ormai circa 1.200 i migranti morti nel
tentativo di raggiungere le nostre coste.
Questi i motivi perché in quei giorni si torni a riempire la città di
Firenze. La scelta di questa sede assume per noi un valore provocatorio. E’
a Firenze che è in corso un lungo braccio di ferro per garantire, a oltre
settanta somali, il diritto all’asilo politico, finora ottenuto con l’azione
diretta dell’occupazione di spazi abitativi e di vita. E’ a Firenze, ed in
Toscana, che è stata sonoramente battuta e materialmente impedita la
costruzione dei Centri di Permanenza Temporanea. Quì si sono sviluppate
esperienze di autorganizzazione abitativa, sanitaria e sociale con il locale
movimento di lotta per la casa. Proprio la Toscana dei meeting antirazzisti,
banco di prova per una diversa politica d’accoglienza e solidarietà,
dovrebbe veder nascere, con il G5, un sistema europeo di apartheid!
Appuntamento a Firenze, quindi, ben consapevoli che l’epoca dei
“controvertici” è finita, per contrapporre alla loro ordinaria ferocia
l’altro mondo possibile, il diritto d’asilo e d’accoglienza per i profughi;
il rifiuto di un sistema di apartheid europeo, nessuna donna, nessun uomo è
clandestino; lotta al moderno schiavismo di chi importa carne viva da
sfruttare ed al neocolonialismo.