Home > ASSEMBLEA NAZIONALE DI FIRENZE 3 GENNAIO 2004
L’Assemblea nazionale del Coordinamento Nazionale dei Sindacati di Base, allargata alle realtà dei
lavoratori che hanno partecipato agli scioperi contro l’accordo truffa sottoscritto il 20 dicembre
2003 dai sindacati confederali, faisa cisal e ugl, composta da oltre 100 delegati in
rappresentanza di 50 aziende del trasporto pubblico locale (tra le quali quelle di Torino, Milano, Brescia,
Cuneo, Cremona, Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Pisa, Lucca, Livorno, Perugia,
Terni, Roma, Napoli, Caserta, Bari, Cosenza, Catania e Cagliari), dopo un ampio dibattito sulla
situazione in atto e sulle iniziative organizzative necessarie per il proseguimento della vertenza, ha
deciso:
1.l’allargamento del Coordinamento alle realtà non rappresentate nel Sindacalismo di Base,
assumendo il nome di COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA AUTOFERROTRANVIERI;
2.la massima mobilitazione e organizzazione a sostegno della riuscita dello sciopero generale dei
tranvieri previsto per il 9 gennaio 2004, proclamato dal Sindacalismo di Base Autoferrotranvieri e
messo a disposizione di tutta la categoria, diretto: a confermare il rigetto dell’accordo del 20
dicembre 2003; ad ottenere l’apertura di un tavolo con il governo e le controparti datoriali per
ottenere subito quanto maturato dai lavoratori (3.000 euro di arretrati e 106 euro di aumento
mensile dal 1° dicembre 2003), senza destinare alcuna somma alla previdenza integrativa;
3.di ribadire il mantenimento dell’unicità del contratto nazionale, respingendo qualsiasi
trattativa locale che non sia contrattazione aziendale, tesa allo smembramento del CCNL, tenendo
particolarmente presente le condizioni delle aziende del sud, anche in presenza della forma federalista
che smantella la socialità del trasporto pubblico locale;
4.ritenendo che gli scioperi attuati dai tranvieri siano stati già un referendum sull’accordo del
20 dicembre, qualora fosse indetto il referendum in categoria lo stesso dovrà svolgersi come
previsto dall’art. 21 della legge 300/70 (statuto dei lavoratori); il quesito referendario dovrà
contenere anche la dizione di rigetto dell’accordo e la immediata apertura di un tavolo per ottenere
quanto maturato dalla categoria; inoltre, nelle unità produttive dove non sia presente una pluralità
di rappresentanze nella RSU/RSA che vada oltre le sole rappresentanze dei sindacati firmatari
dell’accordo oggetto di referendum, il presidente del seggio elettorale o della commissione elettorale
deve essere designato dall’ufficio provinciale del lavoro;
5.di presentare al governo, ai ministri interessati ed alle associazioni datoriali la bozza di
piattaforma predisposta per il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2003, con
espressa riserva di modifiche ed integrazioni che varranno eventualmente evidenziati nelle assemblee
dei lavoratori;
6.di ribadire il proseguimento delle iniziative di mobilitazione anche dopo il 9 gennaio,
compresa la circolazione dei mezzi nei termini previsti da leggi e regolamenti, dirette anche contro le
eventuali azioni disciplinari e sanzioni amministrative applicate nei confronti dei lavoratori che
hanno scioperato in deroga alla legge 146/90, alla precettazione e con tutte le altre forme di
protesta attuate; a questo specifico riguardo l’Assemblea nazionale rivolge un invito ai lavoratori
affinché organizzino manifestazioni presso le Prefetture, durante lo sciopero del 9 gennaio;
7.di invitare le associazioni degli utenti a solidarizzare con i tranvieri nonché a concordare
iniziative unitarie per il rilancio del trasporto pubblico locale.
L’Assemblea nazionale, infine, da mandato al Coordinamento Nazionale di convocare una nuova
riunione dopo il 15 gennaio, per discutere e valutare gli sviluppi della vertenza.
DIRITTI! DIGNITA’! REDDITO!
LO SCIOPERO DEL 9 GENNAIO E’ DI TUTTI GLI AUTOFERROTRANVIERI!
Firenze, 3 gennaio 2004
Firmato
COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA AUTOFERROTRANVIERI
SULT- TPL SIN-COBAS FLTU-CUB SLAI-COBAS RdB-CUB TRASPORTI CONF.NE COBAS AUTORGANIZZATI
N.B.: DOCUMENTO APPROVATO A LARGA MAGGIORNAZA CON UN VOTO CONTRARIO E TRE ASTENUTI,