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Per il coordinatore forzista ci sono terroristi nel sindacato
La replica del leader Epifani: "Si commenta da solo"
Br, veleni Forza Italia sulla Cgil
Bondi: "Il sindacato rifletta..."
Insorge il centrosinistra. Solidarietà dai Ds a Corso Italia Diliberto: "Una infamia".
Di Pietro: "Frasi gravi e irrazionali"
Sandro Bondi
ROMA - E’ scontro al calor bianco tra Forza Italia e la Cgil. Il coordinatore forzista Sandro Bondi parla di terroristi nella Cgil. Da Corso Italia si replica duramente: una provocazione da respingere. E nel centrosinistra c’è chi - come Oliviero Diliberto - parla di "infamia di stampo neofascista".
Il caso scoppia nel primo pomeriggio. Dal palco del Maurizio Costanzo Show. Ospite, appunto, Sandro Bondi. Che attacca: ’’Riconosco alla Cgil i meriti di
aver combattuto il terrorismo ma non si puo’ ignorare il fatto che alcuni arrestati di questi giorni facciano parte della stessa Cgil. Che ora ha il dovere di riflettere’’.
Sono parole che pesano come pietre. Che Bondi pronuncia prendendo spunto dall’intervista a Repubblicadell’ex brigatista Sergio Segio. ’’Ha teorizzato - dice l’esponente forzista - la presenza delle Brigate Rosse all’interno del movimento rivoluzionario e all’interno del sindacato, e alcune presenze all’interno della Cgil dovrebbero far riflettere’’.
E ancora, Bondi ripropone argomentazioni usate dal centrodestra all’indomani della uccisione di Marco Biagi. ’’Io ricordo - dice - anche le dure accuse a Biagi di Sergio Cofferati, che contestava al professore di diritto del lavoro di ’’essere collaterale alla Confindustria e di collaborare con il governo guidato da Silvio Berlusconi, e sono cose che non si possono dimenticare".
La reazione della Cgil si fa attendere qualche ora. Ma intanto arrivano le dure repliche del Pdci ("Infamia e volgarità di carattere neofascista", dice OLiviero Diliberto), di Cesare Damiano dei Ds ("Bondi farebbe bene a non confondere mai terrorismo e lotta sociale, perché il sindacato è sempre stato schierato e ha sempre lottato contro il terrorismo"), di Antonio Di Pietro ("Affermazioni gravi e irrazionali").
Infine, Epifani. Dal leader della Cgil poche parole: "Sono frasi che si commentano da sole". Poi la promessa che l’organizzazione "non cadrà in questa provocazione". Infine, una possibile spiegazione per gli attacchi forzisti. "Vedo molta slealtà e un pizzico di furbizia - dice Epifani - come se si volesse spostare il confronto dalle questioni economiche e sociali ad altre questioni".
http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/cronaca/brigaterosse/portavoce/portavoce.html