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Consiglio Ue: solito show di Berlusconi, tutto cabaret...
Publie le domenica 19 ottobre 2003 par Open-PublishingWWW.CENTOMOVIMENTI.IT 17-10
Consiglio Ue: solito show di Berlusconi
Tutto cabaret, compresa l’immancabile barzelletta
REDAZIONE
Non dovremmo lamentarci più di tanto, l’ultima volta che il premier italiano Silvio Berlusconi
aveva parlato in sede internazionale della sua altezza si era tolto le scarpe davanti alle telecamere
di tutto il mondo per dimostrare l’assenza di tacchi interni.
Oggi, tornando sull’argomento durante una conferenza stampa a Bruxelles, il Cavaliere ha dato in
modo anomalo la parola all’alto rappresentante della politica estera europea Javier Solana. Alto
rappresentante? Avrà pensato invidioso il Cavaliere prima di lanciarsi nella sua ultima gaffe. "Non
sei poi tanto alto, sei alto come me - ha affermato lasciando di sasso giornalisti e membri
dell’Ue - mi descrivono come un nano ma sono alto 1,70".
Il presidente di turno dell’Unione è infatti arrabbiato con i comici, rei di apostrofare in malo
modo un uomo che, invece, andrebbe certamente chiamato Sua altezza: "Nella satira mi descrivono
come un nano. Certo lo confesso con le nuove generazioni sono sotto alla media ma, però 1 e 70 non
significa essere nani".
Il Capo del Governo ha dunque per l’ennesima volta monopolizzato l’attenzione generale,
trasformando in cabaret (compresa l’immancabile barzelletta) una conferenza internazionale di grande
importanza.
Ha per esempio interrotto Romano Prodi pochi istanti dopo che il presidente della Commissione
aveva preso la parola. Quando l’ex leader del centrosinistra, introducendo il proprio discorso, ha
affermato - "Sarò estremamente breve" - il leader di Forza Italia lo ha subito stroncato: "Guarda
Romano, che questo che tu dici può essere inteso come fatto dialettico tra me e te. Questo potrebbe
essere infatti capito come se io fossi stato estremamente lungo".
Infine il Cavaliere, prendendo spunto dalle critiche sul suo monopolio nei media, si è occupato di
tv: "Sono un editore liberale e un capo di governo liberale. A Marx avrei dato un tempo
considerevole sulle tv di Stato, e sulle mie tv, che non sono più sotto il mio controllo, avrei dato tutto
il tempo possibile".
Il povero Cavaliere ha persino assicurato: "Sulle mie tv da tempo non ho più alcuna possibilità di
intervento". Uno show che non è per nulla piaciuto a Romano Prodi che, amaramente, ha commentato:
"Qui ci vorrebbe Freud, altro che Marx".