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DALLA LOTTA DEGLI AUTOFERROTRANVIERI ESTENDIAMO L’AZIONE DIRETTA
Publie le mercoledì 24 dicembre 2003 par Open-PublishingDALLA LOTTA DEGLI AUTOFERROTRANVIERI ESTENDIAMO L’AZIONE DIRETTA E LA RIVOLTA SINDACALE E SOCIALE
A TUTTO IL PAESE
Questa Segreteria dell’USI-AIT da alcuni mesi ha lanciato una parola d’ordine che ha subito fatto
saltare sulla sedia politici e sindacalisti. Abbiamo detto che è arrivato il momento di
generalizzare una "rivolta sindacale e sociale", ormai necessaria come arma di autodifesa e poi di riscossa
popolare contro un potere politico ( e abbiamo sempre detto che si tratta di un unico potere, sia
con la faccia del centrodestra che con quella del centrosinistra) e contro un padronato che non
ha più limiti ne regole per favorire i propri profitti e che sta portando un terribile attacco alle
condizioni di vita delle classi più deboli e più sfruttate.
La lotta degli autoferrotranvieri, che spazza via i limiti di una falsa legalità liberticida
(limitazione del diritto di sciopero) e del controllo delle burocrazie sindacali (CGIL, CISL, UIL) sui
lavoratori, và vista proprio in questa prospettiva di rivolta sindacale (e di riappropriazione
delle forme proprie dell’azione diretta) dando forti indicazioni a tutte le altre categorie per
GENERALIZZARE UNA LOTTA, CHE SE ESTESA DIVENTERA’ VINCENTE E CAPACE DI CAMBIARE LA REALTA’ SOCIALE DI
QUESTO PAESE.
Parliamoci chiaro. Il problema imposto dagli autoferrotranvieri va ben oltre il problema delle
81,00 o delle 106,00 euro di aumento nella busta paga. ne una cifra ne l’altra infatti ci compensano
degli enormi danni subiti dall’aumento spaventoso del costo della vita in questo paese. Il
problema è altro, cerchiamo di affrontralo:
AZIONE DIRETTA: i lavoratori autoferrotranvieri hanno dimostrato che l’unico modo (potenzialmente
vincente) per difendere i propri initeressi è impostare la lotta in modo autonomo ed autogestito
ricorrendo a forme radicali (e a volte illegali rispetto alla legalità dei padroni) di scontro di
classe.
Lo sciopero selvaggio, i blocchi e le mille forme usate per impedire il trasporto fanno parte di
queste forme di Azione Diretta
RIFIUTO DELLA RAPPRESENTATIVITA’ E DEL CONTROLLO CONFEDERALE
Come sempre i dirigenti confederali stipulano contratti-truffa e svendono gli interessi reali dei
lavoratori in cambio della loro rappresentatività e del loro monopilio sul movimento . L’aver
mandato al diavolo CGIL, CISL e UIL e i loro vergogniosi accordi è un segnale preciso lanciato dagli
autoferrotranvieri che continuano la lotta (contro le controparti ma ora anche contro i
confederali). Un segnale che va fatto proprio da tutti i lavoratori del paese.
NO AD OGNI LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO
In un Italia dove ormai era quasi impossibile scioperare (per le norme liberticide che regolano
questo diritto in pratica negato) la lotta degli autoferrotranvieri ha tracciato una nuova via.
Riappropriamoci di questo diritto per cui hanno duramente lottato generazioni di lavoratori. Siano i
lavoratori, e solo i lavoratori riuniti nelle loro assemblee, a darsi le regole per condurre le
loro lotte.
Un segnale preciso anche contro chi, in questi mesi, intendeva restrigere ancor più le limitazioni
dei diritti sindacali. colpendo principalmente il sindacalismo di base e la sua possibilità di
indire scioperi generali in tutte le categorie.
Il diritto di sciopero non è vero che non si tocca. Si tocca eccome buttando a mare ogni
regolamentazione e riprendendoci quello che governi (di destra e di sinistra) e padroni ci hanno tolto.
Nessuna limitazione deve essere imposta al diritto di sciopero. Solo i lavoratori autonomamente
possono decidere se e come si deve e si può scioperare.
ALZARE IL LIVELLO DELLE RICHIESTE SINDACALI
Negli anni settanta una canzone di lotta operaia ci ricordava che se il padrone offre 10 noi
dobbiamo chiedere 100 e se il padrone chiede 100 noi dobbiamo chiedere mille.
Controparti e confederali (entrambi poi controparti) tentano di tutto per abbassare, con i loro
accordi, le richieste e dare ai lavoratori solo bricciole (per poi sbandierare questi accordi come
vittorie). Gli autoferrotranvieri hanno risposto no proseguendo la lotta. Ogni cedimento è una
sconfitta, la difesa ad oltranza della piattaforma rivendicativa è la sola strada per portare a casa
qualcosa di concreto e uno spiraglio di libertà.
La lotta degli autoferrotranvieri insegna come TUTTI I LAVORATORI debbano muoversi in futuro per
difendere i loro interessi, ribellandosi alle regole che padroni, governi e sindacati
istitiuzionali vogliono imporre al mondo del lavoro, regole volute per perpetuare il loro dominio e accrescere
i loro profitti.
La Solidarietà non è e non deve essere vuota reterorica. La Solidarietà reale alla lotta degli
autoferrotranvieri passa quindi attraverso la GENERALIZZAZIONE IN OGNI CATEGORIA DELL’AZIONE DIRETTA
E DEL RIFIUTO DELLA LIMITAZIONE DELLO SCIOPERO E DEGLI ALTRI DIRITTI SINDACALI.
Allo stesso tempo chiediamo FORTI AUMENTI SALARIALI per tutti i lavoratori collegando queste
rivendicazioini alla lotta di tutte quelle fascie sociali che lavoro non hanno o lo hanno nelle mille
forme di precariato e di sfruttamento diffuso che oggi il capitale (con l’appoggio di governi e
confederali) impone a sempre più estese masse giovanili e non.
Se la legalità è quella di chi ci sfrutta e ci reprime allora possiamo affermare che noi guardiamo
con simpatia a una diffusa illegalità sociale e che oggi è l’AZIONE DIRETTA QUELLA CHE PAGA perchè
ci permette di riappropiarci della nostra vita, della nostra vera lotta e della nostra dignità.
Segreteria USI-AIT
(Careri Gianfranco)
usi-ait@ecn.org