Home > DALLA PARTE DEGLI AUTOFERROTRANVIERI
Da Milano a Firenze, da Brescia a Roma, da Napoli a Bergamo, da Venezia a
Genova,. in tutta Italia continua la lotta degli autoferrotranvieri.
Moltissime città sono bloccate totalmente o parzialmente.
I lavoratori dei trasporti pubblici sono da due anni senza contratto,
chiedono che venga loro riconosciuto l’aumento di 106 euro lordi mensili,
una richiesta moderata, un semplice adeguamento all’inflazione ufficiale.
Ma il governo e le aziende hanno fatto muro, nonostante dieci scioperi in
due anni, nonostante l’inasprimento della lotta in queste ultime settimane.
CGIL-CISL-UIL, dopo aver condannato ripetutamente le forme di lotta deii
lavoratori che hanno bloccato gli autobus anche nelle fasce "garantite"
rompendo la gabbia delle leggi antisciopero (le famigerate 146/’90 e
83/2000), hanno firmato ieri un accordo con le parti datoriali ed il governo
che stabilisce un aumento di 81 euro lordi ed una "una tantum" di 970 euro
lordi (il 30% delle spettanze arretrate).
E’ un’atroce beffa, un accordo-truffa che sottrae ai lavoratori quanto
dovuto, è peggio di una miseria, è un insulto alle lotte dei lavoratori.
Per questo tale accordo va rispedito al mittente ed i lavoratori stanno
esprimendo il loro rifiuto, bloccando in queste ore i trasporti pubblici in
tutta Italia, nonostante le precettazioni, le intimidazioni poliziesche e
l’opposizione dei sindacati confederali e autonomi.
Gli autoferrotranvieri stanno dimostrando di aver preso direttamente nelle
loro mani la vertenza contrattuale; sono le assemblee dei lavoratori dei
depositi che decidono le forme e gli obiettivi della lotta. A CGIL-CISL-UIL
non resta che prendere atto della volontà della stragrande maggioranza dei
lavoratori e cancellare la firma dall’accordo bidone.
Gli autoferrotranvieri con questa lotta sacrosanta stanno difendendo i loro
diritti ad un salario decente e garanzie normative sottratte alla
discrezionalità aziendale; nello stesso tempo difendono un servizio pubblico
ormai sottoposto a continui tagli, esternalizzazione e privatizzazione.
Diciamo grazie agli autoferrotranvieri perchè stanno scrivendo una splendida
pagina del conflitto sindacale autorganizzato in questo Paese, costituendo
un esempio che può essere seguito dalle altre categorie del mondo del
lavoro.
Agli autoferrotranvieri va tutta la solidarietà e la condivisione della loro
lotta da parte della Confederazione Cobas.
Invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini ad essere al fianco degli
autoferrotranviari in lotta.
Cancellazione dell’accordo! Riapertura delle trattative!
Continuazione della lotta fino al conseguimento di quanto dovuto!