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DEL TRATTAR MELENA

par lucio galluzzi

Publie le domenica 12 ottobre 2014 par lucio galluzzi - Open-Publishing

Da sempre, qui da noi, le prove che servivano e servono per mandare a giudizio e condannare i mafiosi pare non ci siano.
Se ci sono risultano fumose, poco utili ai processi.
Non è che i processi non si facciano, per farli li fanno, ma è difficilissimo che qualche calbro da 90 finisca in carcere sentenziato come mafioso.
Allora uno si domanda: non è che per caso la mafia davvero non esiste, come da oltre 20 anni ci dicono "grandi statisti" del livello di Berlusconi, Dell’Utri e Totò Riina?
Non è che veramente Mangano lo Stalliere fosse un semplice buontempone, che amava fare scherzetti con le bombe e ha ucciso un tot di cristiani per goliardia; e noi lo si pensa come un criminale organizzato, magari diffamandone la memoria... e che è vero che lui, povero in canna [di lupara?] ha preso la sua valigia di cartone, legata con lo spago, trascinandosi dietro moglie e figlioletti piangenti e affamati, vestiti dalla Caritas, trovando poi un vero benefattore ad Arcore, che, spinto da piètas, lo ha messo a spalare merda equina in cambio di un tozzo di pane?
Pensiamoci a queste cose.


Altrimenti come è possibile, per esempio, che Totò Riina [soprannomi: U Scippacannarina=lo strappa esofaghi, U’ Mmazza cristiani=l’ammazza persone, U Nimali=L’Animale, U Curtu=Il Nano], sia in galera non per Mafia, ma per "presunta trattativa Stato-Mafia"?
E poi lui stesso, Totò, glielo disse pure ai giudici al maxiprocesso: "Cuardi, signò giudice, io mai sentii questa cosa di Cosa Nosra, che nci vuole fare, io sono un alfabeta, sono pure malato, si... quacche vorta ho solo visto quacche ggiornali che diceva di questa Cosa Nosra, ma io mai ne feci patte".
Metti che dice la verità e chissà quanti sono pronti a giurare in tutti i Tribunali sparsi per l’Italia, che: "Il parrino la verità dice, lo ggiuro su’ mio onori!"... vedi che ci può denunciare tutti a noi italiani malpensanti per diffamazione continuata ed aggravata.
E se ricorre alla Corte Suprema Europea per i Diritti dell’Uomo, dichiarandosi perseguitato politico, magari ottiene ragione e viene pure indennizzato per ingiusta e degradante detenzione.
Ciancimino padre, per esempio, scrisse ad Amnesty International [e non è una battuta!] e chiese di essere tutelato perché i suoi Diritti Umani erano violati dalle Procure Antimafia.
Cerchiamo anche di fare mente locale sulla Storia d’Italia di questo ultimo mezzo secolo: Provenzano è stato libero fino a quando hanno voluto che lo fosse, è stato arrestato perché malato.
Avesse goduto ottima salute, magari ora sarebbe capo della Commissione per l’Analisi dei Miracoli di Padre Pio [lui che ne è tantissimo devoto, come molti altri suoi compari religiosissimi]; Matteo Messina Denaro, che non è nu misckinu vecchiareddu sciancatu e diabbeticu forti, è libero.
Le prove per incastrare i boss, si diceva, non è che proprio non ci siano... per esserci ci sono, ma solo indiziarie e una sentenza di condanna non può essere emessa sulla base di indizi.
Se queste prove sono cosi aleatorie ed insufficienti o è vero che sono tali, oppure apparati dello Stato [pesci grossi] si sono adoperati per annacquarle, correggerle, cassarle e questo significa una cosa sola: apparati dello Stato contro lo stesso Stato.
Non si spiegherebbe altrimenti come mai tutti coloro che seriamente e con coraggio hanno indagato, riferito verità sotto giuramento, lavorato dall’interno dello Stato per mettere sotto accusa i pezzi malati dello Stato siano stati tutti ammazzati o morti in incidenti ad orologeria.
Al contrario, tutti i sospettati di aver "trattato" con la Mafia sono vivissimi e in carriera.
Il generale Mori è stato assolto per il fallimento dell’arresto di Provenzano [mancavano le prove], di certo questo signore non ispira il massimo della fiducia: così Napolitano lo promuove Capo del Ros e Berlusconi, dopo, lo mette a dirigere i Servizi Segreti.
E’ probabile che Mori fosse l’unico generale sulla piazza e che non ce ne fossero altri specchiati da promuovere al posto suo; perché è risaputo, in Italia mancano i generali no?
De Gennaro nel 1993 era Capo della Direzione Investigativa Antimafia; proprio nel 1993 vengono revocati 400 applicazioni del 41 bis [il carcere duro], ma De Gennaro non si accorge di nulla e promuove La Barbera [sospettato di depistaggio sulla strage di Via D’amelio] e tutti i poliziotti coinvolti nello stesso depistaggio; ma perché mai?
Anche De Gennaro viene promosso e si porta con lui Narracci che è l’accusato da Spatuzza di aver partecipato all’attentato a Paolo Borsellino e alla sua scorta.
Marracci non è stato condannato, per la Giustizia è innocente, ma come mai De Gennaro ha voluto proprio lui?
De Gennaro che per l’appunto era capo della DIA nel ’93, non certo un posto da poco e a caso, davvero non ha visto e non sa nulla della trattativa?
Difatti anche De Gennaro ha una carriera splendida, pure Renzi lo nomina alla guida di Finmeccanica.
Giovanni Tinebra, attualmente Procuratore Generale di Catania: al tempo di Capaci, via D’Amelio, Georgofili avvalorò le dichiarazione del falso pentito Scarantino: venne premiato con una promozione a Direttore delle Carceri,,, e guarda il caso proprio in quel periodo i Servizi Segreti, pare, potessero entrare come e quando volevano nelle celle dei mafiosi per trattare con loro.
Anche Tinebra non è mai stato indagato, questo dobbiamo sempre tenerlo presente e per l’appunto quando lo Stato decide di promuovere qualcuno, promuove lui.
Luciano Violante, era Presidente delle Commissione Antimafia; venne a sapere della trattativa e si fece muto, non ne parlò con la magistratura [Andreotti ha fatto scuola a tutti sulla questione siciliana], lo disse VENTI ANNI DOPO non di sua sponte, ma a seguito delle rivelazioni di Massimo Ciancimino.
Anche Violante ha fatto carriera splendida, ha sempre avuto posti di rilievo nelle Istituzioni tanto che stanno cercando di metterlo per obbligo alla Corte Costituzionale pure se lil Parlamento si rifiuta di voltarlo.
Perché Giuliano Amato? Allora era Presidente del Consiglio, impossibile che non venne a sapere della trattativa, come Violante anche lui si fece muto... chissà come mai solo Giuliano Amato ha scalato le cime del potere, mentre tutti gli altri del suo partito sono stati affondati dagli scandali...
E come mai un presidente del Consiglio come Giuliano Amato, di un Governo disastroso deve essere per forza definito "UN GRANDE STATISTA"?
Nicola Mancino era Ministro degli Interni: non sapeva della trattativa, delle 400 cancellazioni del 41 bis/carcere speciale, si fece smemorato per un sacco di anni dicendo che mai aveva incontrato Borsellino... Promosso con carriera scintillate!
Un ministro distratto, smemorato, con gravissima miopia come mai DEVE fare una delle carriere più importanti del Paese?



Tutti promossi questi signori, a pieni voti sia dalla destra che dalla sinistra.
Come facciamo a tollerare e a tacere di fronte ad uno Stato così, che ha un unico fine: lo sfascio della democrazia?
Come possiamo permettere che di derubino di ogni sicurezza e diritto?
Lo stragismo ha fatto sì che variasse la concezione generale della corruzione, l’illegale è diventato legalissimo e se non lo può essere così, in taluni e troppi casi, si fanno le loro leggi ad hoc.
Tangenti nascoste nei decreti Omnibus, il Parlamento dice sì ed ecco che sono costituzionali, miliardi regalati ai Benetton per le Autostrade, all’Impregilo così non si occupa della emergenza spazzature e fa finta di costruire il Ponte sullo Stretto, istituzionalizzazione dei Ligresti, Caltagirone, Salini, Toto, Cooperative Rosse, tutti intenti a distriggere con il cemento selvaggio il paesaggio nazionale.
I banchieri Passera, Geronzi, Profumo, Bazoli autorizzati al diritto di vita e di morte per gli imprenditori.
I De Benedetti, Zunino, Zaleski, Gavio, Angelucci, Montezemolo, Tronchetti, Colaninno che possono tranquillamente fare gli imprenditori con i soldi delle banche, ne sarei capace pure io!
La FIAT che risana i propri bilanci con i soldi nostri e Marchionne che si porta i guadagni nel Regno Unito.
Il 15% del PIL nazionale che proviene dalla criminalità organizzata: 150 miliardi l’anno, euro più euro meno, che arrivano dal malaffare e sono usati per camprarsi pezzi della nostra libertà, investiti nella corruzione, radendo al suolo ogni giustzia sociale e qualsiasi tentativo di meritocrazia.
La trattativa non è mai finita.
Non sono trattativa i patti segreti al Nazareno?


Accordi "riservati" che il Corriere della Sera definisce "puzzolenti di massoneria": le riforme che Berlusconi non ha avuto il tempo di portare a termine le sta proseguendo Renzi; riforme? 
La riforma di Renzi è una sola, contigua ai 20 anni di Forza Italia: DISTRUGGERE QUALSIASI OPPOSIZIONE E VOLONTA’ VOLTI A IDEE DI CAMBIAMENTO EGUALITARIO.
Le stragi sono servite a rendere il Paese immobile, in paralisi perenne e le istituzioni si sono servite dello stragismo mafioso perché tutto restasse com’era: da 20 anni discutiamo di Conflitto d’Interesse, riforma della Giustizia e del Lavoro, di Debito Pubblico, dell’Antipolitica, dell’ILLVA, della Disoccupazione Giovanile, di Fermare la Corruzione...
E tutto come allora.
Non è cambiato nulla.
L’Italia è una pellicola in celluloide incastrata nell’ingranaggio di un vecchio proiettore degli anni ’20 e il fotogramma fisso purtroppo non brucia.

Sullo schermo c’è sempre l’immagine di Licio Gelli.

Lucio Galluzzi

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