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Da Catanzaro rilanciamo il conflitto. Tutto il Sud e Ribelle
Publie le lunedì 27 ottobre 2003 par Open-PublishingL? udienza del riesame che si e tenuta Giovedi 23 Novembre a Catanzaro
contro la ?rete del Sud Ribelle? ha segnato un ulteriore passaggio di
questa
paradossale montatura giudiziaria nei confronti di 18 compagni e compagne
delle realta antagoniste meridionali accusati di associazione sovversiva.
L?
udienza che per motivi di tempo continuera il 6 novembre prossimo ha visto
il losco PM Fiordalisi continuare a chiedere la custodia cautelare per tre
compagni e gli arresti domiciliari per tutti gli altri, dopo un? altra
eccezione di legittimita per la composizione del nuovo collegio giudicante
respinta dal GIP. L? impianto accusatorio gia indebolito durante la prima
udienza del riesame che porto alla scarcerazione degli imputati, esce
ulteriormente incrinato dalla scoperta che le prove, tra l?altro ridicole
sono state raccolte da quegli stessi Ros dei carabinieri con a capo il
comandante Ganzer accusato in questi giorni di essere contraffattore e
narcotrafficante.
Questa inconsistenza processuale spiega il tentativo per ora non riuscito,
anche se possibile ulteriore ricorso in cassazione, da parte del PM di
nuova
contestazione del collegio giudicante evidentemente non inclusivo di
?uomini? di sua fiducia. Cosi nonostante la grave sproporzione tra le
prove,
pressoché nulle e le accuse di associazione sovversiva formulate, il
processo ormai chiaramente politico e persecutorio va avanti.
Tuttavia la giornata si e caratterizzata per la significativa presenza di
centinaia di compagni provenienti dalle realta di tutto il meridione che
fin
dal primo mattino insieme alle realta locali, hanno presidiato il
tribunale
di Catanzaro con gli studenti che per l? occasione hanno scioperato. Nel
pomeriggio, mentre ancora l?udienza continuava, dal tribunale e partito
un
corteo che ha attraversato le principale strade e piazze cittadine per
far
conoscere a tutti le ragioni del movimento e le menzogne di questo
processo. Contro la repressione, ma soprattutto per rilanciare le lotte di
quel Sud che e stanco di essere sfruttato, sempre piu precario nel lavoro
e
nella qualita complessiva della vita. Quel sud che ha iniziato ha rialzare
la testa per dire no ad uno sviluppo fondato sulla distruzione dell?
ambiente e la militarizzazione dei territori.
I compagni e le compagne inquisite sono sotto processo perché insieme a
migliaia di uomini e donne hanno iniziato a ribellarsi alle condizioni in
cui versano i nostri territori, ai poteri che da sempre profittano sulla
pelle della stragrande maggioranza di chi li vive, alle complicita ed alla
rassegnazione che rende possibile tutto questo.
All?arresto dei compagni, Cosenza si riempi di centinaia di migliaia di
persone che gridarono SIAMO TUTTI SOVVERSIVI , oggi a distanza di mesi ,
ci siamo ritrovati in tanti qui a Catanzaro, dopo la mobilitazione in
difesa
dell?articolo 18 e le politiche neoliberiste di questo governo, l?
opposizione alla guerra, le campagne contro la costruzione del ponte sullo
stretto, gli inceneritori , la disoccupazione, e siamo in marcia piu di
prima. A distanza di un anno il sud e un po? piu ribelle!!! Quasi,
quasi,
ci verrebbe da dire Grazie!
Contro la repressione delle lotte sociali e per l?abolizione del reato di
associazione sovversiva
Per il proscioglimento dei compagni e delle compagne sotto inchiesta a
Cosenza, Napoli, Genova?
Liberi tutti e tutte dalle galere, dallo sfruttamento, dalla precarieta,
dalla guerra
Estendiamo la mobilitazione contro il governo piduista Berlusconi e la sua
banda, generalizziamo lo sciopero meridionale del 15 novembre contro la
riforma delle pensioni con uno spezzone antagonista e di movimento
Ritroviamoci a Roma per la manifestazione del 22 novembre contro la
precarieta per rivendicare un reddito sociale garantito, indipendentemente
dal lavoro.