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Al Comitato Politico Provinciale della Federazione di Varese
Fare politica richiede l?impegno e la partecipazione di tutti/e.
E servono anche gli strumenti!
Sono molti i progetti messi in campo dai/dalle Giovani Comunisti/e nella
Federazione Provinciale di Varese.
Questo documento è un invito a tutta la federazione affinché si attivi,
anche con modalità differenti dalle nostre, nella stessa direzione ed in
collaborazione, data soprattutto la stasi evidente dell’organizzazione provinciale
del partito: sembra che l’unico "agire" del partito provinciale, oltre all’azione
e progettazione dei/delle GC, sia sul terreno dei migranti con l’attivazione
dei corsi di italiano e di uno sportello e con la costruzione di un coordinamento
di forze interne ed esterne al partito che va in quella direzione. Non esiste
invece alcun intervento provinciale del Partito che contrasti la precarietà
né l’attacco generalizzato dei diritti (sanità, formazione, trasporti, casa,
repressione, ...).
D’altra parte si segnala ai compagni la necessità di strumenti per operare,
che il segretario provinciale sta restringendo a suo piacere senza alcuna
discussione e decisione condivisa. Infatti Bonometti, con motivazioni fuori
luogo e strumentali o non motivando affatto, sta restringendo (e minacciando
di restringerli anche in futuro) gli spazi politici e gli strumenti utili
all’azione politica dei/delle GC e non solo. Se dunque da una parte manca
l’iniziativa politica della federazione provinciale del partito, dall’altra
l’attività dei/delle GC, che esiste, viene sottoposta ad una condizione
di precarietà e di soffocamento. E’ necessario fare chiarezza, dunque, sulle
garanzie necessarie alla partecipazione.
Con questo documento si vuole rendere nota un?attività reale promossa dai/dalle
GC ed al tempo stesso fornire gli strumenti per un?azione coordinata ed
efficace anche del Partito.
Precarietà.
I/le GC stanno aprendo un’inchiesta fra i precari.
Dovrebbe essere una campagna del partito tutto e non solo dei/delle compagni/e
che sono più direttamente precari, non solo perché la precarietà è la condizione
imposta dalla globalizzazione neoliberista per estremizzare ogni possibile
forma di sfruttamento, destabilizzando ogni diritto e mercificando tutta
la realtà pensabile, e quindi è il motivo centrale delle lotte dei comunisti
oggi, ma anche perché sia realmente efficace la stessa lotta alla precarietà:
senza l’aiuto delle/dei lavoratrici/ori che oggi hanno più diritti e dei/delle
rappresentanti sindacali non è pensabile una minima difesa (o conquista!)
da parte dei precari.
Il testo dell’inchiesta è disponibile insieme a questo documento e può essere
eventualmente rielaborato anche in riferimento all’attività produttiva nella
quale operano i/le compagni/e. L’utilità di un’inchiesta diretta è enorme:
non serve solo a raccogliere dati da elaborare, quindi a comprendere una
realtà, ma "agisce" nel contesto diffondendo coscienza, aggregazione, risposte
e definizione degli obiettivi per la lotta. Infatti, chi è sottoposto a
domande è direttamente e personalmente impegnato nel dare risposte: il dover
descrivere la propria condizione personale, seguendo indicazioni precise,
può condurre ad acquisire una coscienza di classe che difficilmente siamo
in grado di diffondere con i nostri volantinaggi. Inoltre l’inchiesta costruisce
un incontro diretto fra noi e l’intervistata/o.
I luoghi in cui prevediamo di portare l’inchiesta non sono solo le fabbriche,
ma anche le catene ed i centri commercianti.
Sperimentazione animale (vivisezione).
E’ in atto la sperimentazione animale presso l’Università dell’Insubria.
In particolare il Circolo PRC di Busto Arsizio si sta da tempo attivando
per contrastarla coordinandosi con altre realtà locali ed il comitato antivivisezionista.
Infatti tale sperimentazione è in corso anche all’interno di uno stabile
di proprietà del comune di Busto Arsizio. Il 4 ottobre il Consiglio Comunale
ha approvato una risoluzione presentata da Rifondazione Comunista e stiamo
costruendo una pressione politica organizzata perché la giunta applichi
la risoluzione. In particolare i/le GC si stanno organizzando per fare una
serrata informazione nell’Università dell’Insubria, anche in collaborazione
con i/le GC comaschi.
Un contributo di tutti/e potrebbe significare la riuscita dell’iniziativa
e la chiusura definitiva della sperimentazione animale all’Università di
Varese, perlomeno negli stabili forniti dalle amministrazioni locali.
Sono già disponibili molti materiali, fra cui testi e ipertesti di controinformazione
e ricerca.
Contro la repressione.
L’intero partito sta muovendo contro la repressione. In particolare è aperta
una campagna contro l’ingresso della polizia nelle scuole, motivato da Fini
e da Moratti come repressione dell’uso delle droghe. Il progetto di legge
presentato di Fini in merito alle droghe, infatti, è proibizionista e repressivo
nei confronti delle "droghe", senza distinzione fra droghe pesanti e leggere
e contrario a qualsiasi politica di riduzione del danno. In vista di questa
legge le forze di polizia stanno conducendo una quotidiana repressione nei
confronti degli/delle studenti/esse, costringendoli spesso a perdere ore
di lezione e, soprattutto, ostacolandoli nelle attività politiche studentesche
che si strutturano in autogestioni e occupazioni degli istituti.
Il proibizionismo ha in fatti un significato preciso: reprimere ogni forma
di dissenso.
Tutto questo è un aspetto non secondario della politica delle destre.
Se la campagna è promossa dal partito e non solo dalle organizzazioni GC,
perché la nostra federazione provinciale non si muove?
Per ora abbiamo già diffuso volantini nelle scuole, assunto una chiara posizione
politica attraverso i media ed infine prodotto molto materiale in via di
pubblicazione sul sito GC (www.giovanicomunisti.it/varese).
In particolare è avviata la raccolta adesioni all’appello degli insegnanti,
per il quale è necessaria attenzione da parte dei/delle compagni/e.
Vorremmo costruire momenti di dibattito e soprattutto di aggregazione nelle
città, che pongano alla luce del sole il nesso fra "legalizzazione delle
droghe leggere" e lotta alla repressione. Per questo sono necessarie anche
strumentazioni di cui non disponiamo e del concorso di tutti/e.
Il diritto allo studio.
Quest’anno il fulcro della lotta nelle scuole, oltre alla battaglia contro
la repressione, è il diritto allo studio. La riforma Moratti verrà infatti
applicata per gradi, a partire dalla scuola elementare, proprio per renderla
impermeabile alle contestazioni studentesche. Il diritto allo studio si
colloca a più diretta portata delle lotte.
Per questo è già avviata un’inchiesta nelle scuole anche attraverso le assemblee
di istituto e l’impegno dei rappresentanti degli studenti.
In particolare, ribadendo il valore della Legge Regionale n.31 del 1980,
si fa valere il diritto studentesco ai trasporti, alle mense scolastiche
ed ai libri di testo.
Oltre all?inchiesta nelle scuole pubbliche (di Stato) stiamo per avviarne
un?altra rivolta agli studenti delle scuole private, che affronti il diritto
allo studio anche in merito all?offerta formativa (molti studenti sono stati
costretti ad iscriversi ad una scuola privata a causa della mancanza di
un istituto pubblico dello stesso tipo) da sempre sottoposta a lottizzazione
dai poteri forti (per esempio dalla Compagnia delle Opere) e che sensibilizzi
gli studenti delle private sui diritti alla partecipazione democratica e
contro ogni forma di omologazione e discriminazione (aspetti in realtà presenti
sia nelle pubbliche che nelle private, quindi elemento di coesione).
Liberazione del software.
I/le GC hanno avviato un laboratorio per il software libero: installiamo,
diffondiamo e spieghiamo Linux, il sistema operativo con licenza GNU/GPL
sviluppato da una comunità mondiale di informatici e disponibile legalmente
come gratuito e a ?sorgente aperto?. La nostra sperimentazione non avrà
confini e potrà spaziare liberamente?
È possibile che il nostro laboratorio diventi un riferimento logistico e
di formazione per i/le GC di tutta la regione Lombardia, vista la risposta
positiva dei/delle compagni/e all?ultimo Coordinamento Regionale GC.
Radio on-line e internet.
Abbiamo installato i nuovi siti della Federazione Provinciale di Varese:
il sito dei/delle GC (www.giovanicomunisti.it/varese) e quello del Partito
(www.rifondazionevarese.it). Mentre il sito GC è attivo nella pubblicazione
dei materiali, il sito del Partito è del tutto inutilizzato: come potrebbe
rendere pubblico l? attività politica Federale se non esiste?
Intanto è in corso la progettazione e la sperimentazione di una radio on-line
(?Radio Marija?) che, se partirà realmente, potrebbe trasformarsi in una
rete regionale, con la gestione autonoma delle organizzazioni territoriali
ripartita nel tempo.
Per i circoli che desiderano avere un sito internet interattivo e che non
hanno esperienza in merito c?è la mia disponibilità.
Varese, 18 dicembre 2003
Gianluca Zoni
(Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti/e Varese)