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Fausto Bertinotti: «I nemici di Bush non sono i nostri amici»
Publie le giovedì 30 settembre 2004 par Open-Publishing2 commenti
Intervista a Fausto Bertinotti, dall’Unità
di Roberto Rossi
Cita Pietro Ingrao per condannare, ma anche per mettere in guardia: «Per essere
efficaci contro la guerra, bisogna essere inequivoci contro il terrorismo». Aggiungendo: «Per
potere essere efficaci contro il terrorismo, bisogna essere inequivoci contro
la guerra». Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista, rivendica
con forza la riuscita della manifestazione di sabato "Cambia il vento - pace
e giustizia sociale" organizzata a Roma dal suo partito per gridare "no" alla
guerra in Iraq, ma prende le distanze da quanti, «pochissimi, una frangia marginale
del corteo», hanno inneggiato slogan macabri su Nassirya.
A questa frangia che cosa possiamo dire?
Una cosa semplice: non è vero che i nemici di Bush siano i nostri amici. Respingiamo questa tesi.
Solo degli irresponsabili, allora?
Non facciamo l’errore di pensare che si tratti solo di qualche sacca di irresponsabili. L’idea, purtroppo, seppur minoritaria, è presente nel mondo. Non vorrei che tutto scadesse in un banale provincialismo. Perché se uno legge i testi che girano nel mondo si potrà rendere conto che autorevolissimi uomini della cultura terzomondista e di sinistra sono su questa tesi.
Tipo?
Nomi non ne vorrei fare, ma basta vedere qualche convegno terzomondista e leggere la letteratura che circola in questi ultimi mesi. A Londra, in occasione del Social Forum dal 15 al 17 ottobre, avremo la riprova, purtroppo. Questa cosa non va presa sottogamba nel modo più assoluto.
Come si può combattere o difendere da questa tesi?
Con il percorso che forze come la nostra hanno fatto. Nel passaggio alla non violenza, nell’idea che non vale più guerra alla guerra, ma si vince contro la guerra con la pace e il pacifismo. E naturalmente per svilupparla bisogna anche sconfiggere le tesi di destra presenti anche nel campo progressista.
A quali si riferisce?
A quelle che ci dicono che ci sono delle guerre buone. Che riconosce che questa guerra è cattiva ma che se mettesse altri abiti, se avesse le vestigia di qualche organizzazione internazionale, allora sarebbe accettabile. Si deve invece pensare che la guerra è un tabù e riconoscere che alla guerra bisogna opporre il disarmo e grandi potenze democratiche pacifiste.
Oppure?
Oppure è evidente che queste tesi che io considero così gravi e pericolose possono far breccia anche in qualche area. che non riesce a vedere una prospettiva diversa per battere la guerra e non si rende conto che il terrorismo e la guerra sono assolutamente speculari.
Tornando alla manifestazione, il comportamento di questa frangia marginale che impatto può aver avuto?
Nessuno. Non sono le nostre parole. Per fortuna ci siamo immunizzati da contaminazioni di questo genere. Non ci toccano minimamente perché non possono. Però sarà bene rendersi conto che queste tesi albergano nel mondo e vanno diffondendosi.
Messaggi
1. > Fausto Bertinotti: «I nemici di Bush non sono i nostri amici», 1 ottobre 2004, 10:52
Bertinotti sei un comico !
La riuscita della manifestazione di sabato scorso l’hai forse sognata ? 10.000 persone sfavate ( o spallate... a seconda dell’Italia che leggerà questo messaggio ) che si mandavano a quel paese continuamente perchè oramai il clima interno a Rifondazione è da guerra...nemmeno tanto fredda.
Caro Bertinotti sei riuscito in un impresa epica. Sei il primo segretario di un partito che ha stampigliato la parola COMUNISTA ( anche se la vuoi togliere ) sulla sua bandiera, che riesce ad essere più a destra dei segretari di stato e della difesa americani. ROBA DA GUINNESS DEI PRIMATI !
Tanto per citare Rumsfield (29.09.04 ) : " non possiamo nasconderci che la guerriglia ( sparita la parola terroristi ) sta ottenendo sempre maggiori consensi fra la popolazione e che oramai ben tre regioni del paese sono totalemnte fuori controllo ( quindi, sotto il controllo della "guerriglia" ) ".
Sei rimasto tu e qualche drogato Gandhiano che ti segue a parlare di terrorismo in Iraq.
Ah già ....loro fanno i rapimenti !. Una popolazione attaccata, violentata,fatta a pezzi da un esercito invasore dovrebbe lavorare di fioretto e stare a bacarsi il cervello se gli stranieri che sono lì siano spie, operatori umanitari, ingegneri petroliferi o........ commercialisti. Ma falla finita e vergognati ! Viste le tue prese di posizione su Foibe, Partigiani e parecchia altra roba non mi stupirei che domattina, ripensando alla storia, tu chiamassi terroristi Ho Chi Min e Che Guevara.
Non parliamo di Lenin che per te è come Jack lo Squartatore !
Ti fa gola un bel MInistero dell’Economia , caro il mio sindacalista............ e pensare quanta gente si è sacrificata ( io poco, per fortuna ) per rifare un Partito Comunista in Italia.
Marco Piacenti
Poggibonsi ( Siena )
N.B. : un consiglio a tutto il mondo variegato della sinistra..... SVEGLIA !
1. > Fausto Bertinotti: «I nemici di Bush non sono i nostri amici», 3 ottobre 2004, 22:32
AHAHAHAH!! MI HAI NEUTRALIZZATA COMPLETAMENTE, SIG. "MARCO PIACENTI"...E SI’ CHE STO ESATTAMENTE "DALLA TUA PARTE"..HIHIHIHIH!! OTTIMO,ANZI, SUPERBO INTERVENTO! DI SICURA EFFICACIA...TI DIREI ANCHE DOVE VORRESTI ANDARE A PARARE...NON TIRI IN PORTA.MA ALLA TRAVERSA, BEN CONSCIO DEL FAVOREVOLE RIMPALLO.... ENTRERA’ PRIMA POI, CON SORPRESA DI TUTTI,SOMMO GAUDIO DI MOLTI MA AD ESCLUSIVO APPANNAGIO TUO IL MERITO E LA SOMMA SODDISFAZIONE ...
bERLINGUER TI VOGLIO bENE..
CHIARA_MENTE