Home > Fsm 2004 : Mumbay 2
Alla fine della seconda giornata molti di noi hanno avuto la sensazione, che prende spesso quando ci si immerge totalmente in un contesto molto diverso da quello cui siamo abituati, di essere arrivati qui oramai moltissimi giorni fa
Lo stessa differenza di fuso di 4 ore e mezzo si fa sentire, ma non in maniera devastante. Stamani il rickshaw che ci ha portato al Forum è passato da un incredibile mercato-slum interno che corre parallelo alla ferrovia. Quando si fermava agli incroci eravamo sommersi dai questuanti di ogni età accomunati dalle difficili condizioni igieniche e dallo sguardo un po’ perso. Le baraccopoli sono parte costituente dell’intera città. La povertà estrema è palpabile in ogni dove. La sera, soprattutto nelle vie laterali meno illuminate dove è più facile dormire, giacciono per terra avvolte nelle coperte migliaia di persone. Viste le precarie condizioni di alimentazione e di vita qualche mattina alcuni dei corpi rimangono immobili. Così arrivano gli addetti a cucire le coperte e a portare via questi pacchi’ In alcune zone anche lungo le strade di scorrimento di vedono delle improvvisate tendopoli con dei teli di cotone che resistono fino alla mattina all’alba.
L’odore e l’atmosfera di Mumbai sono tipiche di una grande città dell’Asia, così ci dicono. Conosco solo Manila ed in effetti le somiglianze sono tante. Traffico spaventoso, inquinamento da brividi, polveri (spesse più che fini) assolutamente pervasive. C’è un odore acre di decomposizione organica di cibo che permea la gola. La polvere è così forte che in una sola giornata i capelli sono irriconoscibili e del tutto stopposi. Il tono di voce si abbassa presto. Tutta la città è coperta da questa polvere pesante marrone e nera. I sassi, le auto, le sedie del Forum che degli efficienti volontari (’) puliscono con una specie di frustino tutte le mattine, sono tutti ricoperti da questa polvere. La sera siamo rientrati coni capelli impastati dalle polveri e dall’inquinamento e con una grande voglia di lavarsi le mani. Appoggiando la faccia su un fazzoletto o un asciugamano bianco abbiamo scoperto di lasciare delle pesanti macchie nere.
In auto dalla zona di Andheri, dove siamo noi, fino al cosiddetto centro occorrono in auto più di 2 ore. Il Forum è ancora più lontano, di una ventina di minuti. Per andare in centro, o meglio nella zona Sud, più pratico appare il treno che impiega invece, nella versione più veloce e più cara, circa 40 minuti. Delle ragazze di Legambiente mi raccontavano che avevano preso per sbaglio le carrozze di prima classe e che erano state allontanate in malo modo dagli altri viaggiatori. Forse per la differenza di biglietto (100 rupie invece di 9 ’ 2 Euro invece di 2 centesimi), o forse per il fatto, dicono alcuni, che prima delle 19 alle donne non è concesso di stare nei vagoni degli uomini. Per loro ci sono dei vagoni appositi. Ovviamente la situazione della popolazione si fa sentire anche per il diverso costo della vita rispetto all’Europa: al Forum si mangia con 50 rupie, poco meno di 1 Euro ed il rickshaw (risciò) motorizzato simile ad un’Ape coperta che è il mezzo più pratico e, tra quelli privati più economico, per spostarsi dagli alberghi al Forum costa sempre meno di un Euro a viaggio.
Rileggendo il messaggio di ieri sembrava che la frontiera con il Pakistan fosse state riaperta per il Social Forum e che questo fosse un motivo di orgoglio per gli organizzatori indiani. In realtà il primo ad essere stato riaperto è stato lo spazio aereo circa una settimana fa. In tutta la città campeggiano dei poster delle compagnie aeree che utilizzano poi parole come ’amicizia ritrovata’ per spiegare che i propri voli sono più veloci grazie al fatto che possono ora sorvolare lo spazio aereo pakistano. La frontiera ferroviaria è stata invece riaperta proprio da pochissimi giorni ed è il treno che proveniva dal Pakistan a portare al Social Forum gli attivisti del PSF (Pakistan Social Forum) uno dei primi a passare. Questo è motivo di orgoglio per il Comitato organizzatore, tenendo anche conto del fatto che l’impegno per la pace ed il dialogo tra culture diverse è uno dei punti qualificanti dell’impegno qua.
Il Forum sta mantenendo alla grande le aspettative del primo giorno. Le persone presenti sembrano ancora più di ieri! Il clima è molto simile a quello di Firenze, forse per la sensazione che tutti hanno di sentire il Forum come proprio e di riuscire ad appropriarsene sistemando in bella vista il proprio striscione o distribuendo i propri volantini è forse più simile a Firenze che a Porto Alegre. Le conferenze sono state tutte partecipate, ma le sedie si sono rivelate troppe’. Dentro le sale i deboli impianti di amplificazione non riescono a far arrivare il suono in tutta la sala. Ieri stavo scrivendo che il sistema per le traduzioni è geniale: su alcune sedie, in alcune delle file sono sistemate, legati con nastri di nylon saldamente alle sedie, degli attrezzi dove poter inserire le cuffie vere e proprie. Gli attrezzi sono collegati tra loro con dei fili ed a loro volta con altri fili direttamente lungo alcun e canaline agli impianti di traduzione. Così basta distribuire delle cuffie ed il gioco è fatto. Gli apparecchi hanno ovviamente uno spinotto per regolare la lingua della traduzione e due uscite per permettere il collegamento di due cuffie. Un po’ per le difficoltà acustiche, un po’ per la mancanza di traduzione specifica, la maggior parte delle persone è fuori per le strade del Forum dove si sviluppano in continuazione dei cortei spontanei. Gli interventi sono spesso in inglese, la traduzione è soltanto in alcune lingue indiane, mentre i presenti parlano davvero moltissime lingue diverse ed avrebbero bisogno di traduzioni specifiche. La parte delle conferenze si rivela più interessante per lo scarso ceto medio indiano o per le elite culturali di questo paese. C’è stata anche un’irruzione del fuori nel ’dentro’: un gruppo di indiani di un gruppo per i diritti dei bambini ha fatto irruzione nella sala della conferenza sulla global governance con strumenti musicali ed un coloratissimo corteo danzante. I relatori un po’ meravigliati hanno atteso che facesse il giro dell’intera sala per poi riprendere i lavori. Così da un po’ tutti i seminari è stato impossibile, viste anche le pareti di stoffa, non farsi pervadere dai suoni e dai ritmi che provenivano da fuori. Alcuni incontri vengono interrotti da intermezzi musicali, nello stile di Porto Alegre che lasciava di sasso i Nordeuropei (’Perché perdiamo tempo così’ Molte delle persone in lista non potranno più intervenire’’)
Tantissime persone sono attese per domani, in particolare più di 10mila contadini dei sindacati agricoli sono attesi per la manifestazione dei contadini. Nella sala stampa del Forum (mi hanno detto) hanno rubato a Chartroux di Rai 3 la videocamera. L’aveva appoggiata dietro di sé mentre con l’operatore al computer stavano montando il servizio.
La prima riunione dell’assemblea dei movimenti sociali è stata un po’ deludente. Non moltissime le persone presenti. Anche per le difficoltà tecniche che ci sono state con gli impianti di traduzioni, ala riunione si è conclusa presto ed è stato dato mandato ad un gruppo di lavoro di definire una scaletta per il documento finale.
Rispetto alle polemiche cui accennavo ieri, stamani all’entrata ho preso il foglio giornaliero di Mumbai Resistance con il programma dei lavori che iniziano oggi proprio qui davanti, dall’altra parte della strada davanti al Forum, attraversata la superstrada’. MR chiarisce il proprio approccio diverso rispetto al Forum, con un confronto degno della migliore tradizione ’empirista’ anglosassone! Per chi è interessato la traduco testualmente: Ndt: Spesso ho tradotto ’people’ con ’popolo’
E’ l’ora dell’azione MR: Il dibattito è basato sulle esperienze delle lotte storiche e di quelle contemporanee con l’intenzione di far proseguire le lotte. WSF: E’ un dibattito eclettico e senza fine il cui fine è il dibattito in sé.
Identificare le cause di fondo MR: Identifica chiaramente e si pone come obiettivo il sistema imperialista/capitalista individuato come la forza alla spalle della globalizzazione. WSF: Si oppone alla ’globalizzazione imperialista neoliberista’ ma si rifiuta di fare un’analisi chiara delle forze che la sottendono.
Opporsi al sistema MR: Il sistema imperialista/capitalista non può essere riformato, ma deve essere sostituito. WSF: Riformare la globalizzazione per dargli un ’aspetto umano’.
Relazioni con il Mondo Imperialista MR: Si concentra contro il più aggressivo imperialismo con una chiara comprensione del fatto che gli imperialisti meno aggressivi non possono essere gli alleati nella costruzione di un mondo nuovo. WSF: Accetta aiuto diretto ed indiretto da alcuni governi ed agenzie imperialisti. Alle sue iniziative partecipano membri di questi governi.
Veri alleati’ MR: Coloro che si oppongono alla globalizzazione a parole, ma che di fatto implementano queste stesse politiche non sono veri alleati. WSF: Partecipano ai suoi lavori forze dubbiosamente ’progressiste’ che hanno implementato politiche ’pro-imperialiste’.
Ruolo delle agenzie di finanziamento MR: Il finanziamento dei governi capitalisti-imperialisti corporazioni no istituzioni straniere non può mai aiutare i movimenti di popolo. WSF: Riceve fondi da organizzazioni imperialiste/capitaliste come la Fondazione Ford, Oxfam, NOVIB, etc. Direttamente ed indirettamente queste organizzazioni svolgono un ruolo attivo nell’evento in sé.
Società civile La società civile non è unificata da un singolo interesse comune. È divisa in oppressori ed oppressi con interessi in contraddizione tra loro. WSF: Non riesce ad individuare chiaramente le caste, le classi e le altre divisioni all’interno della società.
Lottare contro il fascismo MR: Si mobilita attivamente contro le caste oppresse e le minoranze religiose più minacciate dal fascismo. Identifica le religioni indiane maggioritarie come le più pericolose. WSF: Non fa una chiara analisi del fascismo. Non c’è alcun programma specifico per combatterlo.
Barricate, non ponti MR: C’è una chiara linea di distinzione tra i campi pro-globalizzazione ed antiglobalizzazione. Si prepara (costruisce barricate) per una battaglia più aspra tra i due. WSF: E’ deliberatamente vago nel dividere la linea. Parecchi settori sono desiderosi di costruire ponti su questa linea.
Approccio alle lotte di popolo MR: Ruolo chiave per le lotte soprattutto dei settori più oppressi e marginalizzati. Resistenza reale con la mobilitazione attiva delle persone. WSF: Negoziazioni lobbystiche e nessuna reale mobilitazione sulle premesse di base.
Forme di lotta MR: Nessuna esclusione di alcun tipo. Le forme sono determinate dalle persone e dalle circostanze. La militanza è una componente essenziale. WSF: Esclude la militanza e la resistenza armata. Tiene fuori dal proprio percorso grandi settori dei combattenti antimperialisti. Il concetto dell’’Altro Mondo’ MR: Definisce concretamente un paradigma socio-economico alternativo costruito sulla base di un ’fare affidamento solo su se stessi’ che si dirige verso il socialismo. Rottura con tutti i controlli, domini e sottomissioni allo stato autoritario, all’imperialismo ed alle istituzioni del sistema capitalista mondiale. WSF: Non offre alcuna alternativa sistemica rispetto all’ordine esistente. Rifiuta la rottura radicale con il sistema capitalista. Per un mondo senza le politiche di libero mercato neoliberiste ma non contro il capitalismo.
Firenze Social Forum