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G8: Genova, 25 «no global» a processo per gli scontri del G8
Publie le giovedì 4 dicembre 2003 par Open-Publishinghttp://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=31052
Dopo due anni dalle terribili giornate del G8 di Genova, e dopo quattro udienze preliminari, con il Palazzo di giustizia presidiato da agenti in tenuta antisommossa, si è concluso con 25 rinvii a giudizio il procedimento a carico di 26 no global imputati nell’ ambito dell’ inchiesta sulle violenze di strada durante il G8 del luglio 2001. È stata stralciata infatti la posizione dell’ iraniano Omid Tabar Firouzi, per un ritardo di notifica. Del gup Roberto Fucigna, che ha accolto le richieste dei pm Anna Canepa e Andrea Canciani. Il processo si terrà il 2 marzo del 2004 davanti alla II sezione del tribunale di Genova.
Le accuse nei confronti dei manifestanti sono, a vario titolo, quelle di devastazione e saccheggio, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, porto e detenzione di materiale esplodente, furto aggravato e continuato e tentativo di lesioni gravi. Il giudice però, pur rinviando a giudizio tutti gli imputati, nel corso dell’ udienza avrebbe evidenziato alcune carenze, non attribuibili però alla Procura, su come sono state condotte le indagini e sulla vetustà della norma (risale al 1930) che prevede la devastazione e saccheggio come responsabilità oggettiva. Nonostante il rinvio a giudizio, alcuni difensori hanno espresso perciò una larvata soddisfazione. «Il gup ha rilevato infatti - ha spiegato l’avvocato Laura Tartarini del Genoa Legal Forum - che il procedimento è zoppo perché le indagini della procura sono state fatte solo a carico dei manifestanti, senza entrare nel merito di come è stato gestito l’ ordine pubblico nei giorni del G8».
L’ avvocato Simonetta Crisci di Roma ha annunciato invece che solleverà l’ eccezione di incostituzionalità della norma sulla devastazione e il saccheggio. «Prevede infatti - ha commentato - una sorta di responsabilità oggettiva in contrasto con il nostro ordinamento per il quale la responsabilità penale è solo personale». Il gup, alla fine dell’ udienza, non è entrato nel merito della sua decisione. Si è limitato a spiegare che «sono stati ravvisati elementi sufficienti per disporre il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Si ritiene perciò necessaria la verifica dibattimentale». Tra gli imputati figurano gli anarchici Francesco Puglisi, detto mister Molotov, Marina Cugnaschi di Lecco, e Vincenzo Vecchi di Bergamo, e gli assalitori del Defender dei carabinieri in piazza Alimonda, il barista di Pavia Luca Finotti ed i genovesi Massimiliano Monai ed Eurialo Predonzani.
La decisione del giudice è stata accolta con grande soddisfazione in procura, dai pubblici ministeri e dal procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino, titolari dell’ inchiesta. «Siamo soddisfatti ha spiegato il pm Anna Canepa - perchè è stato deciso il rinvio a giudizio a carico di tutti i manifestanti con le stesse imputazioni che avevamo ipotizzato». In merito alle carenze sull’ indagine e alla vetustà della norma per la devastazione e saccheggio, evidenziate dal giudice, ha risposto: «Nessuno ci ha chiesto né un supplemento di indagini né ha sollevato eccezioni di incostituzionalità di questa norma, prevista da cinquant’anni dal nostro ordinamento».