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G8: chiuse le indagini sul furgone armeria

Publie le mercoledì 14 gennaio 2004 par Open-Publishing

Chiuse le indagini sul furgone armeria
Dal veicolo erano stati distribuiti bastoni durante iun corteo

5 aderenti a un centrosociale torinese rischiano di finire sotto processo

Sono finite le indagini su 5 appartenenti al centro sociale Askatasuna del capoluogo piemontese
che erano stati accusati di aver distribuito bastoni con un furgone nella giornata del 21 luglio
seconda giornata degli scontri a Genova.

L’accusa era appunto di concorso in devastazione nel quartiere di Sturla perche’ avrebbe
distribuito bastoni prelevati da un furgonebianco che era stato preso a noleggio e che si trovava al centro
del grande corteo di manifestanti. Ma gia’ per uno di loro, un iraniano il tribunale aveva detto
che vi erano carenza di indizi. Le indagini sono ora ultimate e il pm Sergio Merlo ha trasmesso il
fascicolo ai colleghi Anna Canepa e Andrea Canciani che "gestiscono" insieme al procuratore
aggiunto Giancarlo Pellegrino tutte le inadgini su devastazione e il saccheggio di Genova nei giorni del
G8. Saranno loro a decidere se richiedere per tutti o solo per alcuni la richiesta di rinvio a
giudizio.

La fase delal distribuzione dei bastoni e’ stata ripresa da una telecamera montata su un
elicottero delle polizia. Il venerdi era stato fotografato da un multavelox quando era fermo in
corso Torino. Le immagini, secondo i difensori, mostrano 3 o 4 persone con il capo coperto dal
cappuccio della
felpa che distribuiscono alcune aste.

Il viaggio del furgone sarebbe avvenuto alla luce del sole e interrotto 2 volte dai controlli
della polizia, una volta alle porto del capoluogo piemontese, un’altra a Genova. "Ma in tutte e due le
volte - aveva preciato l’avvocato Raffaella Multedo - le uniche armi trovate nel furgone sono
state le casse acustiche".

Due degli indagati avevano soggiornato al Se. di. l’edificio di via V Maggio messo a disposizione
dlela provincia al Genoa Social Forum. E a questo proposito lo stesso Merlo e la sua collega Paola
Calleri avevano archiviato le accuse nei confronti delel 23 persone arrestate nell’azione
preventiva cheporto’ ai fermi di sabatopomeriggio.

I danneggiamenti del Se.di. costarono ala provincia 2,5 miliardi di vecchie lire.

p.g.