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G8, il caso Pinto spiazza la procura «Approfondiremo»
Publie le venerdì 21 novembre 2003 par Open-PublishingDopo le rivelazioni del Secolo XIX
Genova Imbarazzo e qualche (reale) mal di stomaco. Sono le reazioni della procura di Genova dopo
le anticipazioni del Secolo XIX sulle chiamate giunte e partite, la notte del blitz alla scuola
Diaz, dal cellulare privato del pm di turno Francesco Pinto. Il magistrato aveva spiegato ai colleghi
di aver ricevuto solo una comunicazione sommaria dalla polizia sull’irruzione.
I tabulati
dimostrano però che quella notte ci furono inisistiti contatti. Per cinque volte Pinto fu chiamato dal
capo della Digos Spartaco Mortola e per altre cinque cercò e parlò con il numero due Alessandro
Perugini.
Francesco Lalla, procuratore capo, spiega: «Non ci trovo nulla di strano che la polizia abbia
parlato con il magistrato di turno. Certo, il numero delle conversazioni e la loro durata ha
spiazzato. Ci saranno approfondimenti e provvedimenti». Il pm Enrico Zucca, collega di Pinto nel pool
giudiziario sui fatti del G8, esce da palazzo di giustizia con passo svelto: «Ho mal di stomaco».
E
Pinto? «Il senso della mia affermazione è che ci fu una sola telefonata, l’ultima, davvero
significativa. Nelle altre mi sono limitato a informarmi delle condizioni dei feriti».