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I Vigili del Fuoco non festeggiano

Publie le venerdì 5 dicembre 2003 par Open-Publishing

vvf no ps

Roma Cittadini e lavoratori,
le reali condizioni di lavoro in cui versano i Vigili del Fuoco non sono
quelle propagandate più volte dal Governo.

Il contratto di lavoro scaduto da 23 mesi e il disegno di legge del
Governo di trasformazione del rapporto di lavoro, precludono qualsiasi
possibilità di festeggiare la giornata di Santa Barbara.
Dobbiamo denunciare la gravissima carenza di organico di oltre 15 mila
unità. La legge Finanziaria 2004 prevede l’assunzione di sole 500 unità.

Il Decreto Ministeriale del 5 febbraio 2002, inerente i requisiti
psicofisici per il mantenimento del ruolo operativo, penalizza il
personale che si vede costretto a transitare al supporto tecnico (mansioni
di ufficio non legate ai servizi operativi).
Inaccettabile è la proposta del Governo di militarizzare il Corpo
nazionale.

Se dovesse essere approvato il progetto di Pisanu si andrebbe a
stravolgere il ruolo svolto sino ad oggi dai Vigili del Fuoco, quello cioè
di asse portante delle attività di soccorso e protezione civile.
I Vigili del Fuoco sarebbero ricondotti in un ruolo di mera manovalanza e
subalternità alle esigenze delle diverse amministrazioni, cancellando in
un sol colpo i diritti acquisiti in tanti anni di lotta dei lavoratori.
Il nostro operato da sempre è volto alle richieste della cittadinanza
attraverso compiti esclusivi di soccorso e protezione civile.

I lavoratori del Corpo nazionale chiedono:

 la chiusura di un contratto di lavoro dignitoso, che tenga conto delle
reali esigenze del personale dei Vigili del Fuoco;

 il ritiro del D.d.L. da parte del Governo di trasformazione del
rapporto di lavoro.

I VIGILI DEL FUOCO VOGLIONO UN CONTRATTO DI LAVORO
SENZA SVENDERE LA LORO IDENTITA’