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Il 4 giugno città bloccata contro il "signore dell’Impero"
Publie le giovedì 27 maggio 2004 par Open-PublishingIl Movimento della capitale lancia iniziative di protesta
Invita Michael Moore, annuncia blocchi a sorpresa
Incappucciati come in Iraq
per lanciare la sfida a Bush
"Il 4 giugno città bloccata contro il "signore dell’Impero".
"Roma città ribelle, fermeremo la parata del 2 giugno"
di ANDREA DI NICOLA
ROMA - "Roma città ribelle al signore dell’Impero". Questo l’obiettivo per
il quale lavora la rete romana che organizza le proteste contro l’arrivo
di George Bush il 4 giugno e che per l’occasione vuole bloccare la città e
fermare, due giorni prima, la parata militare per la festa del 2 giugno.
Proteste contro Bush con un testimone di eccezione: Michael Moore, il
vincitore del festival di Cannes che dovrebbe partecipare alla kermesse
finale della giornata.
Una giornata di proteste e contestazioni, progetti di ribellione che
vengono esposti in una conferenza stampa nella sede della Provincia di
Roma da due ragazzi incappucciati, "come i prigionieri di Abu Ghraib e per
ricordare quell’orrore" come spiegano.
"Hic sunt leones era scritto sulle antiche mappe dell’impero romano per
indicare i luoghi ribelli, bene - spiegano gli incappucciati - noi
vogliamo che anche Roma venga segnata sulle mappe dell’Impero con un Hic
sunt leones". Per raggiungere l’obiettivo il movimento si prepara ad una
giornata lunga di contestazioni che ogni spezzone del movimento
organizzerà con le forme che sceglierà.
Previsti blocchi a sorpresa in diversi luoghi della città fin dal mattino
e per questo il movimento fa "appello agli studenti, ai precari, ai
cittadini a bloccare la mobilità della città per rovesciare la zona
rossa". Ingorgare Bush e rendere ingestibile la città. "Far capire che
Roma rifiuta Bush e la militarizzazione. Rifuggiamo - dicono gli
incappucciati - un confronto diretto con le forze dell’ordine come è stato
fatto in altre occasioni". Il modello G8 di Genova sembra dunque superato.
E se questo è il programma per la mattina, il pomeriggio è previsto un
grande corteo che partirà da piazza Esedra, passerà per piazza Venezia e
finirà a Porta San Paolo, "luogo simbolo della Resistenza romana, e questo
per dire che la nascita della Repubblica non si può festeggiare con Bush".
Lì ci sarà la kermesse conclusiva alla quale dovrebbe partecipare Michael
Moore, le trattative sono in fase avanzata.
Sul programma pesano delle incognite. Intanto le frange antagoniste della
sinistra extraparlamentare, quelle fuori dal movimento, che si stanno
mobilitando soprattutto al nord e che preoccupano non poco nonostante la
fine di Europposizione, l’aggregato di marxisti e anarchici che si era
visto in azione il 4 ottobre in occasione del vertice Ue dell’Eur. Di
certo, sui siti internet, le assemblee e gli incontri dei movimenti
antagonisti proliferano e questo lascia pensare ad una presenza di qualche
peso per il 4 giugno.
Ci sono poi i movimenti di alcune frange anarchiche che sono distanti dal
movimento: difficile capire che intenzioni abbiano. Poi l’arrivo,
possibile, di militanti stranieri, probabilmente tedeschi, che potrebbero
giungere nella capitale anche se i ragazzi della rete romana scherzano e
se gli si chiede l’arrivo di black bloc stranieri rispondono: "Sì, quelli
della Cia che scortano Bush".
E la proposta lanciata da Prodi e D’Alema di esporre le bandiere della
pace ai balconi durante la visita di Bush i giovani del movimento sono
netti: "D’Alema è quello che ha bombardato il Kosovo, è la persona meno
indicata a parlare di pace".
A rassereneare gli animi ci pensa il sindaco di Roma. "Roma - ha detto
Veltroni - si prepara alla visita di
Bush con il massimo sforzo per creare il clima più sereno possibile. Non
sarà facile perché naturalmente l’appuntamento sarà una scadenza non di
poco conto".
Ma prima del 4 giugno ci sarà la prova del 2, la festa della Repubblica.
Per le 9.30 i pacifisti si danno appuntamento all’incrocio tra via
Labicana e via dei Normanni con l’intento di bloccare la parata militare
dei Fori imperiali. "Faremo sentire - dicono - la nostra indignazione per
la festa della Repubblica trasformata in uno sfoggio di potenza bellica.
Fermeremo la parata con i nostri corpi". Ovvero: proveranno a sfondare i
cordoni.
http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/politica/bushroma/bushroma/bushroma.html