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Il “parlamento” ucraino getta la maschera e rivela la sua natura fascista

Publie le lunedì 24 febbraio 2014 par Open-Publishing

Il Parlamento ucraino, occupato dall’”opposizione” filo-occidentale e da elementi armati e mascherati, ha nominato il presidente del parlamento Aleksandr Turchinov presidente ad interim. Il “parlamento” prende una serie di misure fasciste, tra cui il divieto di partiti e media e l’arresto di alti funzionari. Dopo che il parlamento dell’Ucraina annunciava di aver rimosso il Presidente Janukovich con 380 voti a 0, il Washington Post riferiva che la Casa Bianca aveva rilasciato una dichiarazione che elogia il “lavoro costruttivo” svolto dal parlamento ucraino esortando “la rapida formazione di un ampio governo tecnico di unità nazionale”. Il fatto che il governo sia occupato da uomini armati e mascherati viene omesso in nome della “Libertà e Democrazia – Washington Style”.

60X9Z1r3eqgDomenica il parlamento ha eletto Turchinov presidente facente funzioni. I parlamentari del movimento sostengono che il Presidente Janukovich aveva de facto lasciato l’incarico, omettendo che la sua auto era stata colpita e che ha dovuto recarsi a Kharkov per consolidare le forze ucraine e ristabilire il governo costituzionale. Janukovich si rifiuta di dimettersi e sottolinea che l’accordo mediato dall’UE include la garanzia di un governo di unità nazionale, elezioni a settembre e dicembre e altre disposizioni. Turchinov, ora preteso presidente, è stato eletto dal parlamento dopo che il suo predecessore Vladimir Rybak s’è dimesso quando gli uomini armati e mascherati dell’opposizione hanno occupato il parlamento. Il parlamento valuta una serie di decisioni fondamentali assumendo il pieno potere in Ucraina, compresa la nomina del nuovo primo ministro, del procuratore generale e di altri funzionari. Il parlamento ha votato la cacciata di figure chiave dell’amministrazione Janukovich e nominato i nuovi ministro degli esteri, ministro dell’istruzione e ministro della salute. Il Parlamento ritiene inoltre di “mettere fuori legge il Partito delle Regioni, guidato dal Presidente Janukovich, così come il Partito Comunista ucraino. Entrambi presenti al parlamento. Mettere fuorilegge i media russi per la “faziosità” sugli eventi in Ucraina. Arrestare “ex-alti funzionari”, tra cui il Ministro Aleksandr Klimenko e l’“ex” procuratore generale Victor Pshonka, entrambi sarebbero stati fermati al confine, per “mancanza di documenti”, mentre cercavano di lasciare l’Ucraina”.
Mentre il parlamento tenta di legittimare e consolidare la presa del potere, diverse regioni dell’Ucraina meridionale e orientale hanno dichiarato che non considerano legittimi il parlamento e le sue decisioni, sottolineando che un parlamento controllato da uomini armati e che prende decisioni sotto coercizione e minacce, è incostituzionale. I governatori delle regioni meridionali e del sud-est dell’Ucraina hanno iniziato la formazione delle milizie popolari per proteggere l’ordine, impedire i disordini e il sequestro di armi da parte dei radicali, come avvenuto a Kiev e in altre città occidentali. Con il parlamento che propone il divieto del Partito delle Regioni e di altri partiti, e che minaccia l’arresto dei funzionari, di fatto prende il controllo impedendo qualsiasi dialogo. Quindi, con un voto di 380 a 0 accusa il Presidente Janukovich, in un parlamento “protetto” da uomini armati, fuori e dentro l’edificio, mentre si riunisce e vota. In un’intervista il Presidente Janukovich ha paragonato la situazione all’ascesa al potere dei nazisti in Germania, negli anni ’30, dicendo: “Ora vediamo le stesse cose degli anni ’30, quando i nazisti salirono al potere. Proibirono i partiti… E’ la stessa ora, vietano i partiti, picchiano la gente, bruciano gli uffici”. Lo storico Webster G. Tarpley ha paragonato la situazione in Ucraina alla Marcia su Roma dell’ottobre 1922 di Benito Mussolini. L’analista politico e redattore di Nsnbc Christof Lehmann avverte che la situazione potrebbe facilmente degenerare in una guerra civile che rischia di portare la NATO e la CSTO verso un pericoloso scontro. Il parlamento ucraino di Kiev è ora dominato solo dal partito Udar dell’ex pugile Vitalij Klishko, dal partito Batkivshyna di Arsenij Jatsenjuk e dal partito ultranazionalista Svoboda di Oleg Tjagnibok. Tuttavia, il partito razzista Svoboda, che onora le SS ucraine come “liberatori”, controlla la componente militare del golpe.

Il Presidente Janukovich parla di “Vandalismo, banditismo e colpo di Stato
Helmut Joachim Schmidt e Pierre Leblanc, Modern Tokyo Times, 23 febbraio 2014

yanukovych_10_08_2013Se degli individui credono che una certa parte della società possa rovesciare un leader autenticamente democratico usando le armi, uccidendo un giudice e compiendo altri crimini, allora qualcosa non va. Naturalmente non tutti i manifestanti si rivolgono a violenze e intimidazioni, ma chiaramente una minoranza militante l’ha fatto. Infatti, se l’opposizione era sinceramente preoccupata per la democrazia, allora perché non dava una “ripulita” all’attuale governo fino alle prossime elezioni? Dopo tutto, se la “volontà del popolo” è sinceramente contraria all’attuale governo, ovviamente, perderebbe il potere nelle prossime elezioni. Le forze d’opposizione possono pretendere di essere “nel giusto”, ma che dire di persone che non supportano la loro agenda? Infatti, nelle condizioni attuali sembrerebbe che le prossime elezioni in Ucraina siano inutili. Dopo tutto, se gli europeisti non le fanno, allora è chiaro che hanno solo occupato dei ministeri importanti e sparato contro la polizia. In poche parole, è un giorno triste per l’Ucraina, con certe parti della società che credono di avere il diritto di intimidire, occupare le istituzioni, sprofondare ulteriormente nella crisi economica e sparare, ecc.
Lee Jay Walker di Tokyo Modern Times dice: “Ovviamente, alcune azioni dell’opposizione, e la risposta del governo a tale caos, non mette entrambi in una buona luce. Se questa è la democrazia, allora è chiaro che in Ucraina significa “infine la pistola”. Che triste constatazione vedendo tali scene in questa nazione.” Non a caso, il Presidente Janukovich è chiaramente irritato, affermando che gli eventi nella capitale sono “vandalismo, banditismo e colpo di Stato.” Janukovich è fermamente convinto che non mollerà, ma al momento appare sempre più un leader costretto “in una camicia di forza politica“. Forse ha raggiunto un accordo, ma sarebbe ingenuo fidarsi di persone che ne vogliono la scomparsa. In altre parole, i militanti hanno alzato la posta usando le armi e sono stati incoraggiati da nazioni estere. La risposta di Janukovich erano maggiori alloggi e pacificazione mentre l’opposizione continuava ad accumulare potere politico di nascosto. Janukovich ha anche dichiarato che deve “proteggere il popolo … (e) non lesina gli sforzi per porre fine allo spargimento di sangue.” Eppure i militanti sapevano che attaccando la polizia ottenevano ulteriori concessioni. Pertanto, doveva essere il momento per Janukovich di concentrarsi sulla realtà, perché sembrava un leader disperato a Kiev.
Solo il tempo ci dirà se gli ucraini che si oppongono al diktat dei militanti si stringeranno attorno alla propria causa. Ad ogni modo, sembra che Washington sorrida e una volta che il tappeto è tirato da sotto l’Ucraina, allora forse altre convulsioni colpiranno la Moldavia e la Bielorussia? Lee Jay Walker dice: “Certo, è difficile prevedere il caos. Tuttavia, secondo i termini concordati da Janukovich e dall’opposizione, perché preoccuparsi delle prossime elezioni? Dopo tutto, se le urne non funzionano le armi entreranno in gioco nella presa del potere, comunque.” Janukovich dice: “Cercano di intimidirmi e di rassegnare le dimissioni volontariamente. Ma non ho intenzione di dimettersi.” Se è così, Janukovich deve concentrarsi sulla sua base di potere nella parte orientale del Paese. Eppure, se lo fa, allora si potrebbe innescare una reazione a catena negativa. Pertanto, i prossimi giorni e settimane diranno molto sulla direzione futura dell’Ucraina. Tuttavia, a prescindere dalla direzione presa e dalle convulsioni che possono derivarne, una cosa è certa, “la democrazia e le armi non vanno mescolate“.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

http://www.statopotenza.eu/10562/il-parlamento-ucraino-getta-la-maschera-e-rivela-la-sua-natura-fascista

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