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Il partito di Fantozzi

Publie le giovedì 27 novembre 2003 par Open-Publishing

Ogni volta che qualcuno critica il governo, un altro parla della
compromissione dell’opposizione. Purtroppo sulle omissioni del
centrosinistra il discorso diventa doloroso, perche’ si suppone che un paese
abbia un partito di opposizione che si distingue nettamente da quello di
governo e questo paese semplicemente non ce l’ha. Io credo che la vita sia
piena di errori e che dovremmo almeno imparare da essi. Io ho votato per il
maggioritario e ora me ne pento amaramente ma il referendum e’ stato viziato
da molte cose non dette, esso e’ stato presentato come l’optimum dalla
sinistra come dalla destra, come cio’ che ci avrebbe finalmente dato
qualcosa di piu’ di un governo semestrale e che avrebbe messo fine alla
polverizzazione partitica e alla rissa eterna. Io credo adesso che meglio
sarebbe stato un proporzionale rigoroso con sbarramento del 5% e sento che
gli altri paesi europei che hanno scelto il maggioritario sono alquanto
pentiti. Il passaggio al sistema bipolare ha reso ineluttabile due orride
conseguenze: che il polo vincente avrebbe avuto un potere spropositato molto
oltre il suo effettivo potere elettorale, e che i due poli sarebbero
diventati quasi simili.

Inghilterra e Usa, che l’hanno sperimentato prima di noi, presentano agli
elettori due bottiglie dallo stesso contenuto e diversa etichetta, e, di
lato, alcuni partitini orbitanti a rischio di estinzione, e un 40% almeno
di popolazione che non vota perche’ non attratta dai due partiti maggiori ed
e’ schifata da entrambi, e questo e’ il contrario della democrazia.
Avremmo dovuto conoscere anche un’altra caratteristica perversa del
maggioritario: che per vincere occorreva una montagna di soldi e che nessun
candidato ce l’avrebbe fatta per virtu’ personali, ma avrebbe dovuto
cercarsi appoggi nei poteri finanziari forti e, di conseguenza, avrebbe
avuto poi nei riguardi degli sponsor maggiori un trattamento di riguardo. In
America questo era evidente, basta vedere il costo gigantesco delle campagne
elettorali e come poi vengono favoriti i finanziatori del presidente, il
passo e’ breve verso lo spostamento della politica agli interessi
dell’economia forte.

Da noi assumere il maggioritario voleva dire far fuori
i candidati privi di enormi apporti finanziari e aprire le porte ai poteri
occulti, cosa gravissima in un paese dove esistono potenze come la mafia e
la P2, insomma si regalavano in pratica le redini del potere ai piu’ ricchi
e ai piu’ corrotti. Come abbia fatto la sinistra a difendere questo quadro
dove era spiazzata fin da subito mi sembra ancora inconcepibile. Dove
stavano i suoi forti appoggi finanziari? Riusciva a capire che, se si
alleava col capitale piu’ corrotto, avrebbe perso ogni identita’ di
sinistra? E che il maggioritario ci portava dritti dritti a difendere la
globalizzazione che dovrebbe essere il contrario della difesa dei deboli e
della lotta alle concentrazioni capitalistiche? Voleva il rovesciamento di
tutti i suoi valori ideali? Lo capiva che in un paese come noi ad altissimo
rischio mafioso, il maggioritario consegnava direttamente le chiavi del
governo in mano alla mafia? Che si sarebbe finito col difendere qualsiasi
sistema di sfruttamento e perfino qualunque scelta di guerra, sputtanando
completamente qualsiasi programma ideale e svendendo il popolo ai peggiori?

Se il maggioritario spostava l’asse della politica verso il capitale,
dov’erano i suoi grossi capitali? Riusciva a capire che, mettendo tutto
nelle mani della finanza piu’ o meno sporca, la propaganda o pubblicita’
avrebbero assunto un peso determinante, perche’ tutto si sarebbe giocato
sulla demagogia? Ma quando mai?! ma se i dirigenti della sinistra non
capivano nemmeno la necessita’ dell’Unita’ e non l’hanno nemmeno aiutata
quando stava per fallire !? mentre l’avversario faceva man bassa di
televisioni e stampa e case editrici?!!!! Ma questa e’ stoltezza bella e
buona. Se non sai i metodi per vincere e’ meglio che ti ritiri dal gioco
senza infierire nel martellarti le palle. Il centrosinistra sembra non
rendersi conto nemmeno adesso che col maggioritario ha perso ogni identita’
e si sta spalmando sulle posizioni del capitalismo piu’ forte. Io non sono
mai stata marxista, ma l’incoerenza la vedo lo stesso e dai discorsi che
sento mi pare che questi passaggi siano ignoti anche ora. Si va avanti
testardamente ripetendo gli stessi errori e questo francamente e’ diabolico.
Insomma e’ come mettersi a giocare a poker avendo sempre giocato all’uomo
nero, senza capire le regole del gioco e sperando che un po’ di
demonizzazione dell’avversario sia sufficiente.

A questo quadro di totale
incompetenza e imprevidenza aggiungiamo che qualcuno lo avrebbe dovuto
vedere chiaramente che il gioco elettorale si sarebbe servito della
manipolazione pubblicitaria, avrebbe fatto un uso perverso del potere dei
media, essendo l’uomo comune ormai abituato agli spot e dipendente del
televisore e dunque che quello era il momento per un abile piazzista. Ma,
santo cielo, sul campo della propaganda il centrosinistra e’ sempre stato
una nullita’ spaventosa, non ha mai imparato nemmeno delle banali tecniche
di marketing, in tv Fassino e’ addirittura l’unico che non usa il cerone e
che ci appare percio’ stento e malaticcio, poco credibile gia’ a partire
dall’incarnato.

Era quasi certo che in questa situazione proprio uno con la stoffa del
venditore, abile negli spot e nello smercio dell’immagine, avrebbe sfilato
il banco. Se poi pensiamo che gli hanno addirittura regalato le televisioni,
il disastroso quadro e’ completo. Per nostra ulteriore disgrazia, il centro
sinistra e’ stato ed e’ purtroppo ancora dominato da uno come D’Alema che
dei valori del centrosinistra e persino dei valori democratici non ha nel
DNA nulla, per dirla con le parole di Ingrao "Ma siamo sicuri che sia di
sinistra?", cosi’ la perdita di identita’ e’ stata totale. E cosi’ e’
avvenuto con D’Alema che l’Italia ha rotto la tregua cinquantennale di pace
ed e’ entrata in guerra col Kossovo aprendo a tutte le altre guerre future,
e’ stato con D’Alema che e’ cominciato la perversa contestazione della
Costituzione, la delegittimazione dei giudici, la precarizzazione del
lavoro, l’attacco ai movimenti, la repressione delle piazze (pensiamo a
Napoli sotto Bianco), l’autoritarismo, la pratica dei condoni, persino la
censura...

Sul modo perverso con cui e’ stata presentata la guerra del Kossovo credo si
debba fare ancora molta luce. Ma il popolo italiano non e’ portato a cercare
giudizi critici su niente, in genere da’ il suo voto in una specie di
obnubilamento della coscienza, come se dormisse
Insomma, se qui mancano tutti i centrattacchi, come si vince la partita? Con
le masse? Ah, si’, bella questa! Ultima chance: i movimenti di massa! Qui
abbiamo la pensata migliore: la sinistra ha sempre brillato per i movimenti
di massa, ma, guarda caso la nuova elite dalemiana ha cominciato a schifare
proprio quelli, non solo i girotondi e i pacifisti, perfino i lavoratori,
perfino i sindacati, perfino la Cgil che e’ sempre stata la sua punta di
diamante. Insomma, abiura degli ideali, niente soldi, niente giornali,
niente competenza di marketing, niente piazza, qualche capetto francamente
supponente e poco simpatico, ci aggiungiamo il tentativo della bicamerale
di distruggere la Costituzione senza i numeri per farlo e l’abbandono alle
ortiche dello statuto dei lavoratori, siamo arrivati persino
all’accettazione succube e rassegnata della globalizzazione quando nel mondo
intero nascevano movimenti di denuncia e di opposizione, abbiamo tuttora la
sfacciataggine di difendere la guerra quando abbiamo in Italia il piu’
grande movimento pacifista del mondo, abbiamo votato addirittura per la
vendita alle multinazionali della nostra acqua!!!!

..... ma, santa polenta

come speravano di vincere? Questo e’ il piu’ grosso piano o di masochismo
politico teso all’autodistruzione che sia sia mai visto in Italia! Non
centro-sinistra dovrebbero chiamarlo, ma accanimento Fantozziano ad
oltranza.

Bastoniamoci le palle che cosi’ si ride!

Viviana Vivarelli