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In Europa si discute della Difesa comune europea
Publie le martedì 25 novembre 2003 par Open-PublishingAl vertice dei ministri degli esteri europei a Napoli, nella prossima fine settimana, se ne saprà
di più. Ma già ora da Londra rimbalzano voci sul possibile ’no’ del governo Blair sulla futura
Costituzione dell’Unione Europea nel caso in cui gli Stati nazionali perdessero il controllo su
settori chiave quali la Difesa, la politica estera e quella fiscale.
La notizia è riportata oggi da autorevoli quotidiani britannici, che citano una fonte anonima del
Foreign Office, per la quale il trattato è "fortemente auspicabile, ma nient’affatto essenziale".
"Se non ci fosse accordo, ciò complicherebbe ogni sorta di cose", ha confidato l’anonima fonte al
Daily Telegraph, in un articolo dal titolo inequivocabile: "La Gran Bretagna minaccia il veto".
"Ma la vita proseguirà tranquillamente con i trattati esistenti", ha aggiunto il funzionario,
definito dal quotidiano come autorevole.
La dura presa di posizione arriva dopo che il premier britannico Tony Blair e il presidente
francese Jacques Chirac, nell’incontro di Londra, hanno annunciato che la Nato rimarrà il punto di snodo
della politica di difesa europea nonostante il progetto di costruire un’autonoma forza di difesa
Ue.
In America si decide:
All’inizio di novembre aveva stanziato gia’ 87,5 miliardi
Usa, Bush firma legge spesa difesa di 401 mld dollari
Abrogato anche il divieto del Congresso alla ricerca per mini bombe nucleari
Washington, 24 nov. (Adnkronos) -
George Bush ha firmato la legge di spesa di 401 miliardi di dollari per la Difesa. La legge
comprende anche l’abrogazione del divieto del Congresso alla ricerca per mini bombe nucleari ed un
aumento del quattro per cento dei salari dei militari. ’’Stiamo inviando un messaggio chiaro: in un
momento di conflitto e di sfide, l’America sta al fianco delle proprie Forze armate’’ ha detto Bush
prima di firmare la legge.
I 401 miliardi di dollari corrispondono ad un separato stanziamento di spesa rispetto al pacchetto
di 87,5 miliardi di dollari che Bush ha firmato all’inizio del mese, che comprende 64,7 miliardi
per le operazioni militari in Iraq ed Afghanistan, ed i controversi 18,6 miliardi per la
ricostruzione in Iraq.
’’Faremo tutto il possibile per mantenere la nostra nazione forte, proteggere la pace ed il nostro
popolo - ha aggiunto Bush che ha difeso gli stanziamenti in favore dello Scudo anti-missili
sostenendo che gli Stati Uniti devono dotarsi di tutta la tecnologia necessaria alla propria
autodifesa’’. ’’Dobbiamo avere gli strumenti e le tecnologie adatte a difendere la popolazione’’ ha aggiunto,
affiancato dal capo del Pentagono, Donald Rumsfeld.