Home > Italia senza libertà
Squalificata da Berlusconi e Gasparri.
Reporters sans Frontieres ha stilato la sua nuova classifica annuale sulla libertà di stampa nel
mondo e l’Italia è, assieme alla Spagna, l’unico paese dell’Unione europea che brilla per lo scarso
pluralismo.
L’Italia è cinquantatreesima su un totale di 166 paesi. Motivo: «Il conflitto di interessi di
Silvio Berlusconi, allo stesso tempo capo dell’esecutivo e proprietario di un impero mediatico, non è
stato ancora risolto». L’associazione francese non risparmia critiche anche al ddl Gasparri sulla
riforma del sistema delle comunicazioni: «Sembra tagliato su misura per proteggere gli interessi
di Silvio Berlusconi» e «rischia di aggravare le minacce che pesano sul pluralismo
dell’informazione».
Diverso il caso della Spagna, che deve il suo quarantaduesimo posto in classifica «alle difficoltà
con cui si devono confrontare i giornalisti nei paesi baschi». «L’Eta ha moltiplicato le minacce
nei confronti dei media - osserva Reporters sansFrontieres - Peraltro, la lotta contro il
terrorismo ha avuto pesanti conseguenze sulla libertà di stampa, come la chiusura del giornale basco
Egunkaria».