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La piramide rovesciata

Publie le giovedì 23 ottobre 2003 par Open-Publishing

I COBAS danno tutto il sostegno possibile al flusso di proteste,
proveniente dalle sedi periferiche, che sta in questi giorni investendo le
organizzazioni sindacali e l’amministrazione dell’istituto, riguardante le
conseguenze dell’ultimo contratto integrativo sui ritmi produttivi di
alcune linee.

Le rimostranze del personale hanno ragioni talmente semplici ed ovvie da
risultare quasi banali; si tratta del basilare diritto di sapere PRIMA (e
non a quasi fine del periodo di validità) quali siano i tempi standard ed i
conseguenti tetti produttivi necessari per ottenere il riconoscimento dei
compensi; si tratta di dire basta alla ormai permanente abitudine agli
accordi "a sanatoria", che intervengono ad Ottobre, per regolamentare
virtualmente una realtà che di fatto si è già concretizzata, a tre mesi
dalla scadenza del periodo di vigenza.

Ebbene, i destinatari di questa protesta, di fronte alla sua indiscutibile
evidenza, si trincerano nel silenzio oppure, come la CGIL, si profondono,
per giustificare l’assenso dato in sede di firma del contratto, in
complicate spiegazioni tecniche, riferendosi ad "abbattimenti",
"direttive", "ultrattività contrattuali" ecc., che, ne siamo convinti, non
sono comprensibili se non ad una ristretta cerchia di specialisti in
sindacalese, ma non certo alla maggioranza del personale; "stigmatizzando",
allo stesso tempo, coloro che come delegati o come RSU si permettono di
prendere posizione ed iniziative in sede locale, "senza sentire le OO.SS.
territoriali".

Alla faccia dell’autonomia delle Rappresentanze Sindacali Unitarie !

Queste posizioni mettono in luce quale sia il concetto che queste
organizzazioni sindacali hanno del ruolo delle RSU, che vengono utilizzate
solo al momento delle elezioni, per raccogliere consenso e portare voti
alla propria sigla, ma che vengono rapidamente e costantemente dimenticate
quando si tratti di avere una reale incidenza decisionale in sede di
contrattazione.

Non a caso, anche il sistema di trattativa costruito nell’INPDAP ha
praticamente esautorato la periferia di qualsiasi prerogativa contrattuale;
è un sistema altamente accentrato, alle cui direttive particolareggiate le
sedi periferiche non possono che adeguarsi supinamente (così come si
pretende che le RSU facciano rispetto alle organizzazioni sindacali di
riferimento).

Il modello contrattuale che noi proponiamo, per poter rovesciare questa
piramide, è tutt’altro e dovrebbe allinearsi coerentemente alle scelte
gestionali ed organizzative che, per altro verso, l’amministrazione ha
adottato da tempo in tema di assegnazione di competenze della periferia.

§ Contrattazione nazionale che detti sole le linee guida
principali, destinando le risorse finanziarie a disposizione in maniera
proporzionale alle sedi periferiche

§ Distribuzione delle risorse basata sul bacino di utenza e sul suo
rapporto col personale inserito in ciascuna sede, in modo da definire
carichi di lavoro equi anche tra sedi diverse.

§ Contrattazione in sede compartimentale dei progetti e degli
obiettivi da perseguire, coll’obiettivo, anche qui, di metterli in stretta
relazione alle caratteristiche organizzative, di organico, di
strumentazione, di utenza proprie di ciascun ambito territoriale.

Queste sono le opzioni minime per restituire (o meglio per dare, visto che
non è mai esistita realmente) potere contrattuale ed autonomia alle
rappresentanze sindacali locali, che andrebbero anche simmetricamente
uniformate alla struttura organizzativa dell’istituto, prevedendo un
livello di rappresentanza compartimentale, oggi assente.

Chiamiamo le RSU a confrontarsi su queste proposte, che hanno lo scopo di
limitare il condizionamento impropriamente imposto dalle centrali sindacali
su argomenti e materie (la produttività e l’organizzazione del lavoro in
periferia) sulle quali devono invece avere un ruolo autonomo, da
protagoniste, proprio le rappresentanze locali, come delegate dirette dei
lavoratori che sostengono la maggior parte del carico produttivo.

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Roma lì, 22/10/03
COBAS INPDAP