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Licenziati quattro ferrovieri che hanno aiutato i giornalisti di Report
Publie le venerdì 9 gennaio 2004 par Open-PublishingLicenziati quattro ferrovieri che hanno aiutato i giornalisti di Report
(RaiTre) a realizzare un’inchiesta sulla scarsa sicurezza dei convogli che
attraversano le gallerie. Ma io dico... com’è possibile?
E’ giunta stamani la raccomandata con la lettera di licenziamento per il
macchinista di Savona, sottoposto ad indagine da Trenitalia con altri tre
ferrovieri che collaborarono con la troupe televisiva di ’Report’, la
trasmissione di Rai 3 che il 7 ottobre denunciò la carenza di sicurezza
delle ferrovie italiane. La missiva, datata 2 gennaio, arriva direttamente
dalla sede centrale di Trenitalia e mette nero su bianco "licenziamento per
giusta causa". I quattro sono accusati di aver violato le norme di
sicurezza durante le riprese. Gli altri ferrovieri licenziati sono un
capotreno di Imperia che dipende dal compartimento di Genova, un
macchinista di Alessandria e un capotreno di Acqui, entrambi del
compartimento di Torino. Dei quattro licenziati, tre sono iscritti alla
Cgil e alla Cisl. "Un’azione del genere è davvero singolare - commenta il
segretario generale della Fit-Cisl Liguria e coordinatore dei ferrovieri,
Mario Pino -
E’ quanto mai strano che Trenitalia attacchi persone con alta
professionalità, molti anni di lavoro alle spalle e proprio sulla
sicurezza, mentre per ogni ferroviere la sicurezza dei passeggeri viene
sempre al primo posto". Per il caso del macchinista savonese le riprese
furono fatte il 10 luglio e andarono in onda martedì 7 ottobre alle 20,50.
Il servizio ’Puntuale come un treno’ era firmato da Giovanna Corsetti e
Sandro Tomà e raccoglieva testimonianze anonime e criptate di diversi
lavoratori e riprese fatte dalle locomotive. "Il 16 ottobre l’azienda ha
avvertito di aver dato mandato ai legali di studiare eventuali passi volti
alla tutela dell’immagine dell’azienda e la correttezza dell’informazione -
continua Pino - ma non si accennava alla sicurezza.
Invece il primo
dicembre è arrivata la lettera in cui Trenitalia contestava il fatto che la
sicurezza sarebbe stata messa in pericolo", in quanto il macchinista
avrebbe fatto rallentare il treno per permettere alle telecamere di
riprendere meglio un tratto poco sicuro. "Il macchinista a dicembre rispose
per scritto che si era limitato a condurre il treno, mentre il secondo di
macchina faceva il suo dovere - conclude Pino - Ora il licenziamento".
Fit-Cisl e Filt-Cgil in giornata incontreranno, insieme ai lavoratori
licenziati, i rispettivi legali per mettere a punto la strategia difensiva.
Jolan Tru