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Lo scappamento della pazienza. Hanno ragione gli autisti.
Publie le domenica 14 dicembre 2003 par Open-PublishingMilano è già stata bloccata dai tranvieri.
Sono furibondi, c?è un contratto già firmato che non viene rispettato.
Per la precisione, vengono rispettate le parti peggiorative: precarietà, flessibilità, ritmi di lavoro, salari più bassi per i nuovi assunti. Dei soldi pattuiti, però, nessuna traccia: sono rubati arbitrariamente da ogni busta paga i 106 euro, nemmeno sufficienti a recuperare l?inflazione.
Se ti rubassero 106 euro tutti i mesi, da due anni, tu non ti incazzeresti un tantino?
E Brescia ?
– alla guida delle navette ci sono ?lavoratori in affitto?,
– la movimentazione e la pulizia dei mezzi sono subappaltati alle cosiddette
?cooperative?,
– il traffico aumenta vertiginosamente,
– per rispettare i tempi di percorrenza, gli autisti devono fare brusche frenate e violare il codice della strada, mettendo a rischio la sicurezza nostra e loro.
Come se non bastasse l?autista oggi deve fare il lavoro di due persone: bigliettaio e conducente.
Tutti questi risparmi fanno scendere il costo del biglietto e dell?abbonamento?
Hanno ragione gli utenti
Vi raccontano che gli autisti cattivi stanno bloccando il servizio pubblico?
E? vero il contrario: il servizio pubblico è sabotato ogni giorno sia da chi pensa solo a guadagnarci che da chi vuole avvantaggiare l?auto privata,
– aumenta il costo di biglietto e abbonamenti (ben al disopra dell?inflazione),
– peggiora la qualità del servizio: corse che saltano, continui ritardi, pochi autobus rispetto agli utenti nelle fasce di punta,
– peggiorano gli orari : mancanza totale di corse nelle fasce serali e di prima mattina.
– peggiorano gli itinerari: periferie servite poco e male,
– si fanno autoparcheggi in centro: una idiozia che aumenta il numero di macchine in città.
? e poi ci si stupisce se il traffico aumenta!
Autobus gratis solo per le spese natalizie, per andare a consumare, non per chi va al lavoro.
Hanno ragione i nostri polmoni
Un autobus con 80 persone equivale a mezzo chilometro di auto in fila. L?inquinamento supera i limiti sempre più spesso. Di inquinamento muoiono ogni anno migliaia di lombardi.
L?unica soluzione vera è il trasporto pubblico, non i ridicoli ?blocchi domenicali o delle non catalizzate?.
Ecco cosa vogliono i bresciani:
Un trasporto pubblico con più corse, che raggiunga tutte le zone periferiche, più economico, gratuito in alcune giornate per incentivarne l?uso quotidiano, che rispetti i diritti dei lavoratori e le condizioni in cui devono operare.
Per questi motivi siamo solidali con gli autoferrotranvieri milanesi e lo saremo anche con quelli bresciani lunedì prossimo.
Il trasporto pubblico deve cambiare marcia !
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