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Lo stabilimento di Collecchio: ressa, liti, proteste davanti alle banche...

Publie le venerdì 9 gennaio 2004 par Open-Publishing

Lo stabilimento di Collecchio

PARMA - Ressa, liti, proteste davanti alle banche, aggressioni alla
moglie di Tonna, il crac Parmalat ha scatenato una psicosi a
Collecchio, la capitale del Gruppo dei Tanzi finito in bancarotta.

Oggi in alcune banche di Collecchio decine di persone si sono
affollate agli sportelli chiedendo indietro i propri crediti in
Parmalat. Il fenomeno di tipo argentino, cominciato nella tarda
mattinata, è letteralmente esploso nel corso dell’apertura pomeridiana
di alcune banche, in virtù di un continuo passa-parola della gente di
Collecchio.

Decine di persone, quindi, si sono assiepate per chiedere di poter
recuperare denaro investito nell’azienda di riferimento della città,
sottoscrizioni di fondi comuni ritenuti esposti nei confronti
dell’azienda di Collecchio, obbligazioni e quant’altro.

Si è trattato per lo più di allevatori, fornitori locali, dipendenti
della stessa azienda e persone comuni. Tutti si sono sentiti
rispondere dagli impiegati e dai funzionari che ormai la situazione è
quella che è e non era possibile tornare indietro, e questo ha
generato ulteriore nervosismo.

Si sono create nei vari istituti di credito diverse situazioni di
tensione e soltanto a fine giornata, con la paziente opera di
persuasione dei funzionari e l’avanzare dell’orario di chiusura, è
tornata la calma.

E questo dopo che qualche giorno fa la moglie di Fausto Tonna, ex
responsabile finanziario della Parmalat, è stata aggredita in un
supermercato della città. La donna è stata insultata dopodiché le è
stato lanciato addosso un litro di latte, di quelli in tetrapak che
hanno contribuito, tanti anni fa, al decollo della Parmalat. Ad
aggredire la moglie di Tonna sarebbe stato un gruppo di mogli di
operai e impiegati della Parmalat. Dopo attimi di concitazione, di
tensione, il personale in servizio alla cassa avrebbe fatto scudo alla
donna, scortandola all’uscita attraverso una porta secondaria.
L’episodio è stato in serata smentito dai carabinieri: "Abbiamo fatto
indagini, non risulta una denuncia in merito".