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MA PIPPO PIPPO NON LO SA...
par lucio galluzzi
Publie le giovedì 6 novembre 2014 par lucio galluzzi - Open-Publishing
MATTEO LO STUPEFATTORE CON EFFETTI SPETTACOLARI
Che bravo Matteo!
Fin da piccino [anche se non è poi cresciuto di molto] fu bravo scout, inziando quel percorso tanto caro a babbi democristici e figlioletti devoti.
Bellino ed intraprendete post adolescente, per diletto suo, faceva l’arbitro di calcio, lo disse pure al Mike Bongiorno mentre girava la Ruota della Fortuna, allora si portò a casina 48 milioni, era già campione TV.
Ce l’aveva proprio nel sangue lo spettacolo.
L’amore per le comparsate sotto i riflettori glielo "trasmette" suo zio Nicola, Matteino gli somiglia pure, non solo in carattere e spumantino.
Bovoli, così fa di cognome il parente, negli anni ’80 abita nella "Milano da Bere", guarda caso a Milano 2, il quartierino/città per ricchi costruito da Berlusconi con i soldi di non si sa ancora chi, o forse si sa ma si tace.
Dal 1985 lo zio di Matteino inizia a lavorare per Mondadori, fa il distributore del Bingo, collegandolo alle trasmissioni di Mike Bongiorno con il quale lavora dal 1987.
Dalla carta stampata, zio Nicola, passa alle televisioni: ha un contratto con le tre reti Fininvest da 7 miliardi delle lire di allora e crea, è anche inventore eh!, il Quizzy, una sorta di telecomando che perrmette allo spettatore, comodamente seduto sul divano di casa, di interagire con i concorsi a premi televisivi.
E’ lo stesso Mike Bongiorno a far da testimonial al Quizzy, appare difatti negli spot Fininvest alla Stanza, dove l’oggetto era venduto a 39.800 Lire.
Il Quizzy funziona anche per la Ruota della Fortuna.
Dura poco il "boom" del telecomando, solo sette mesi: fallisce sommperso dalle proteste dei telespettatori e scompare nell’aprile del 1994; l’accusa: poca trasparenza nella gestione telematica e i costi proibitivi delle chiamate al 144.
Per ogni trasmissione arrivavano tra le 50 mila e le 100 mila telefonate.
Chiamare il 144 comportava un sovrapprezzo di 635 lire/min. che erano così suddiviso:
307 lire alla SIP [poi Telecom]
164 lire alla Edifin di Nicola Bovoli
164 lire alla Audio 5 [società della Finivest che gestiva gli incassi per conto di Berlusconi, ceduta poi nel 1994 alla Diakron con il compito di svolgere sondaggi per la nascente Forza Italia.
Parte di quel ricavato andò a finanziare i Circoli sul territorio nazionale dovevano diffondere i Vangeli di Slvio.
Spareisce il Quizzy, senza tanto clamore; Mike Bongiorno finisce in Procura della Repubblica con l’accusa di frode alla Ruota della Fortuna.
Il 30 settembre 1994 viene arrestato Giuseppe Mazzocchi, perito dell’ufficio tecnico del Ministero Poste e Telecomunicazioni; l’accusa: aver avvisato di dirigenti Fininvest di un controllo della GdF sulle frequenze utilizzate da Italia1 per la trasmissione del Giro d’Italia.
In cambio per il favore, Mazzocchi sarebbe stato "scelto" come concorrente alla Ruota della Fortuna e "agevolato" per la vincita di 30 milioni di lire.
E’ lo stesso Mazzocchi che lo conferma: "Fui io a chiedere alle persone che conoscevo della Fininvest di aiutarmi a partecipare"; la sua prima domanda per essere ammesso al quiz, senza interessare amicizie, era stata rifiutata, ma nel 1994 riesce a partecipare.
I magistrati sospettano la corruzione:"Il concorrente è stato aiutato a vincere e i 30 milioni che si è portato a casa sarebbero una tangente".
Rinviato a giudizio nel 1999, Mazzocchi viene assolto nel 2002: i giudici accettano la tesi dei difenssori: "avvertire di controlli imminenti è prassi normale".
Tra gennaio e febbraio 1994, Matteino Renzi partecipa a cinque puntate della Ruota della Fortuna, vince 48 milioni di lire.
Lo accompagna zio Nicola: "Ha partecipato perché l’ho segnalato io" .
Così Verdini, l’incredibile Hulk di Berlusconi, che da sempre ha un debole per il ragazzino effervescente, cerca di "prenderselo" subito per portarselo alla Corte dei Miracolati di Arcore.
Nel 2008, Verdini, coordinatore PdL, incontra il Presidente della Pronvincia di Firenze, Matteino!, sveste la divisa da orso villano qual è e si profonde in dichiarazion di puro amore: "Renzi è uno in grado di rompere gli schemi. Certo,
oggi è un candidato del Pd: ma se poi di là saltasse tutto e si facesse
un percorso insieme, non escludo nulla”.
E’ il 31 maggio 2008, Verdini festeggia i 10 anni del suo Giornale di Toscana, è nel massimo suo splendore di inciuciatore nel Sistema; 300 sono gli invitati: i parlamentari Pdl toscani e impreditori amici, ma l’ospite d’onore, guarda un po’!, è Matteuccio che viene fatto sedere al tavolo del ’padrone di casa’ Verdini accanto alla sua signora.
Agosto 2008: Verdini e Matteino calcano in coppia il palco di Comunione e Liberazione a Rimini, presentano il libro "Sto registrando tutto per l’Eternità" , che raccoglie le lettere dello scomparso Graziano
Grazzini, ex democristiano, ex Cdu e poi capogruppo di Forza Italia in
Provincia, vicino al movimento di don Giussani dal 1980.
Matteino si esprime così: : “Comunione
e liberazione gli aveva cambiato la vita. Ai miei compagni di
coalizione è sempre difficile far capire che Cl è senza dubbio un’esperienza che interviene nel sociale in tutte le modalità che ritiene opportune, ma che l’esperienza di Comunione e liberazione può cambiare la vita davvero”, è davvero un bel ragazzotto sinistrorso, caspita!
"Al termine dell’incontro Verdini va a cena con il suo
delfino Massimo Parisi, con Paolo Carrai, cugino di Marco nonché
esponente della Compagnia delle opere, e con i vertici di Cl al gran
completo capitanati dai fondatori Giorgio Vittadini e Giancarlo Cesana.
Al momento di sedersi a tavola, a Verdini scappa una bestemmia. Con un
sorriso indulgente, Cesana ribatte: -Ho sentito benissimo, certo. Non ha bestemmiato, ha detto ZIO-".
Un mese dopo Matteuccio "decide" di candidarsi a sindaco di Firenze.
Verdini poteva tutto, anche sostenere, pochi mesi dopo,
un sindaco di "centrosinistra" contro il candidato del Pdl scelto da
Berlusconi, Giovanni Galli.
Firenze avrà Matteo come primo cittadino, che sorpresa!, e Matteo avrà sempre al suo fianco l’amico del cuore Marco Carrai, l’unico del quale si fida; lo accompagna dappertutto: da Blair, dalla Merkel, alla Convention Democratica di Charlotte pro Obama, cene di finanziamento per la campagna elettorale, eventi per sostenere il ragazzotto prodigio...
Carrai "deve" pure votare il suo amico e prende la tessera del PD e il Renzi lo chiama a fare il Capo Segretario in Provincia, poi da Sindaco gli affida i il "disastro parcheggi fiorentini" e lo comina Consigliere, cioè... Carrai dice al Matteino: "non nominarami tu, entro in MPS e da lì vengo a te".
Che sinistra sinistrata!
Carrai dopo poco si dimette da Consigliere, dice che farlo gratuitamente non è il caso, ma Matteo non lo può perdere: "Dai, Marco, rimanimi in qualche azienda però!"
Eventi, cene, sfarzo, convention, Leopolde, persino un simposio mangereccio a porte chiuse alla Fondazione Metropolitan di Milano [ottobre 2012], lì Matteuccio deve incontrare industriali, uomini d’affari, alta finzanza... Pare che l’evento l’abbia organizzato Davide Serra.
Carrai dice di no: "la organizzai io".
Bravi, bene, bis!
Davide Serra, proprio lui, quello che qualche giorno fa alla Leopolda 5, mentre la polizia manganellava i disperati in piazza, diceva ai "compagni" riformati democratici che il diritto di scipero in Italia dovrebbe essere vietato, lo stesso che vive tra Londra e le isole Cayman, iscritto al PD in una sede londinese, che ha capitali non certo depositati qui... però il Matteuccio lo vuole a fare Letio Magistralis nel Garage dell’Italia che svolta a destra che più a destra di così diventa difficile pensarlo.
Matteo è un grande.
E’ attore nato.
Ha colmato in tre settimane ogni spazio televisivo lasciato libero da Silvio: è andato dalla D’urso a farsi voler bene da pensionate e casalinghe lettrici di Signorini, a Ballarò, dalla Gruber, in ogni dove... viene anche il sospetto che sia una sorta di Padre Pio con il dono dell’uniquità, o si serve di sosia?, tant’è che in contemporanea riesce pure a twittare, postare su Facebook, litigare con Juncker, andare a Brescia dagli industriali in una fabbrica e per evitare il confronto con i lavoratori, quel giorno, erano stati messi tutti quanti in ferie forzate, ma lui è un compagno e ci tiene agli operai, quasi come Alfano, se non di più.
E un Silvietto pefetto, gli mancava solo attaccar la pippa del complotto ai suoi danni per essere identico: c’è riuscito!
I poteri forti, cioè i disoccupati, i precari, la FIOM, Landini, quelli che gli urlano buffone dopo che hanno avuto la testa spaccata dagli agenti di Angelino... complottano contro di lui e il Suo Governo.
Povero il novello preseguitato!
Un calimero, così piccolo, soprattutto così nero.
Segretario di una cosa innominabile che ieri ha salvato per la seconda volta un vergognoso e inadeguato Ministro degli Interni, capo di un Governo che inciucia con tutti possibili puttani.
Un ometto da spettacolo per nulla spettacolare, mosso dai Marchionne, Squinzi, P2 Silvio, P3 Verdini, che ora fa anche Le Iene e se pensavate che il Premiato Circo Ventennale d’Arcore avesse prodotto i peggiori buffoni di questa Repubblica bananara... beh, vi sbagliavate.
Dimenticavo: questo nuovo spettacolo si intitola "Campagna Elettorale", sponsor il nuovo "PDR". Partito di Renzi, simbolo "Forza Silvio".
Lucio Galluzzi
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