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Ma cos’è il Senato renziscuniano?

par zag(c)

Publie le martedì 18 febbraio 2014 par zag(c) - Open-Publishing
2 commenti

Il tema è lo stesso. Cosa cambia nel panorama politico, squallido, con l’arrivo del rottamatore che tutto rottama per non cambiare nulla? Secondo me è solo una accelerazione in chiave efficientistica di quel che già c’era. Un avanzo del belusconismo in chiave "moderna" e giovanile. Il responso da parte del "mercato" della "finanza" e quindi dei mass media sono all’unisono per un credito di fiducia. Lo Spread scende, la Borsa segna segnali positivi, va tutto bene madama la marchesa. Ora aspettiamo a dare un giudizio definitivo. I presupposti, comunque ci sono tutti. Comunque.

Ma prendo in esame uno dei provvedimenti che ha annunciato il boy scout della politica. La riforma del Senato. Dubito fortemente che giunga a termine, questa riforma. I senatori dovrebbero votare la loro condanna a morire da semplici cittadini o a trovarsi un altro posto al sole. Mah! Ma al di la di questo mio scetticismo al di la se andrà in porto o meno quel che mi interessa sottolineare è in cosa consiste la supposta rivoluzione efficientista del renzusconi.

Una Camera delle autonomie nella quale siano membri di diritto i presidenti di Regione, delle province autonome di Trento e Bolzano e i sindaci capoluogo, integrata da venti senatori di nomina presidenziale 150 persone, non stipendiate e titolari del potere legislativo in una complessa gamma di materie, che spazia dalla revisione costituzionale, alla Legge di stabilità, dalla legge comunitaria alle materie concorrenti Stato-Regione, fino a giungere al concorso nell’elezione degli organi di garanzia, a partire dal presidente della Repubblica.
Insomma una assise con forte potere legislativo , il nuovo Senato avrà molte delle funzioni di quello attuale, ma non una base di legittimazione diretta, ma solo di nominati.
E’ questa la vera motivazione della riforma renziberlusconiana. Togliere rappresentatività e dare autonomia al potere politico. E’ questo il motivo di tanto entusiasmo nei poteri che contano. L’autoritarismo democratico che avanza, questo è il nuovo!

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Messaggi

  • Molto furbescamente il sindaco, foraggiato da un padronato che s’è immediatamente ringalluzzito con la sua apparizione, e pompato dai media di regime, ha dato in pasto al popolino l’unica cosa di cui non se ne sente il bisogno, la riforma elettorale, visto che si parla di legislatura "allungata" al 2018, e altre distrazioni di massa, tutte robe che a meno di uno sconvolgimento che ci porti al voto domattina non servono a una beata cippa!
    Come da copione la questione "lavoro" slitterà a data da concordare coi gestori dell’economia, imprese e sindacati embedded, e con essa un miglioramento della condizione sociale dei meno abbienti.
    Nel frattempo l’acqua è bassa, e nonostante tutto galleggiamo... ci si abitua a tutto evidentemente, una sorta di dieta che diventa "salutare".

    • Son d’accordo. Ma sul lavoro , invece, è uno degli scopi del Demolition man. Si farà e subito il Job Act, insieme alla bad bank, e a tutto quello per cui Renzi ha avuto il credito e il favore dello Spread e delle quotazione delle società di rating. Il resto servirà solo per assicurare la continuità del potere e l’uscita dallo scenario di possibili, ma improbabili, disturbatori, che siano realmente tali. Sono beneaccetti, ma con parsimonia, tutti coloro che fanno "opposizione" da show. Fa parte del gioco delle parti. E se non c’è gioco non c’è goduria.!