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Mobilitazione contro il monopolio dell’informazione di Berlusconi

Publie le lunedì 1 dicembre 2003 par Open-Publishing

Lunedì 1 dicembre
DDL GASPARRI: GLI APPUNTAMENTI DEL COMITATO PER IL NO

ROMA, 1 DIC - Una serata di "teatro civile" oggi al teatro Eliseo di Roma; e poi due manifestazioni di piazza per mercoledì 3 dicembre, nel primo pomeriggio davanti a San Macuto contro la censura a Sabina Guzzanti, subito dopo al Pantheon contro la Gasparri. Alla vigilia della giornata clou in Senato per l’approvazione del DDl Gasparri, il "Comitato per la libertà e il diritto all’informazione", al quale aderiscono oltre 60 tra movimenti, sindacati e associazioni, rilancia l’invito alla mobilitazione di piazza. Primo appuntamento per questa sera alle 21, dunque all’Eliseo di Roma (proprio alla stessa ora si riunisce per l’ultima volta in Senato prima del voto in aula previsto per domani la Commissione Lavori Pubblici che si occupa della Gasparri), con un confronto-dibattito, organizzato da "Teatro civile", sulla libertà di informazione con la partecipazione di personalità della cultura, dello spettacolo, del giornalismo, della politica. Mercoledì (rpt mercoledì), alle 14:30, l’appuntamento è invece in Piazza San Macuto, a pochi passi dal palazzo dove, a partire da quella stessa ora, è prevista la riunione della Commissione di Vigilanza Rai con l’audizione del Cda Rai al gran completo sulla questione di Raiot, il programma di satira della Guzzanti sospeso dall’azienda di servizio pubblico dopo la prima puntata e ancora al centro di polemiche e trattative. "I cittadini - dicono dal Comitato - sono chiamati a manifestare la propria solidarietà a Sabina Guzzanti, oggetto di una assurda e vergognosa censura televisiva". Sempre mercoledì, ma qualche ora più tardi, alle 18, l’appuntamento si sposta in piazza del Pantheon "per una protesta, forte e convinta, contro la legge Gasparri, che torna domani in aula alla Camera". Contemporaneamente alle due iniziative romane, avvertono dal Comitato, si svolgeranno manifestazioni anche davanti alle sedi Rai di numerose altre città italiane.