Home > NON EMERSE PROVE PER REATI ASSOCIATIVI
(ANSA) - GENOVA, 19 GEN - Il procuratore aggiunto di Genova
Giancarlo Pellegrino ha ribattuto alle critiche rivolte dal Pg Domenico Porcelli, durante la
cerimonia di inaugurazione
dell’ anno giudiziario, sul ’’difetto di coordinamento’’ per i fatti del G8 con i colleghi di
Cosenza e di non aver
contestato ai manifestanti piu’ violenti l’ accusa di associazione per delinquere, come fatto
dalla procura calabrese.
’’Il coordinamento c’ e’ stato, ma non sono emersi per noi fatti probanti per contestare a Genova
reati associativi’’ -
ha puntualizzato oggi Pellegrino, titolare con i colleghi Anna Canepa e Andrea Canciani dell’
inchiesta sulle violenze
di strada, compiute dalle Tute nere.
’’Su sollecitazione del Pg - ha aggiunto - abbiamo tenuto conto del materiale acquisito dai
colleghi di Cosenza,
comprese le intercettazioni telefoniche, ma alla fine delle nostre indagini abbiamo valutato di
imputare ai
manifestanti, riconosciuti come autori di saccheggi e violenze, solo le singole responsabilita’
per i reati di
devastazione e saccheggio’’.
Porcelli aveva invece criticato il fatto che i pm genovesi non avessero riscontrato, come i
colleghi di Cosenza, che
le devastazioni e i saccheggi avvenuti a Genova ’’erano obiettivo di una precisa strategia
destabilizzatrice,
organizzata nei minimi particolari, e non gia’ conseguenza di spontanei ed estemporanei impulsi
alla violenza della
folla esasperata’’.
Sempre per i fatti del G8, il ’’Comitato Verita’ e Giustizia per Genova’’ ha chiesto al sindaco,
Giuseppe Pericu, che
Genova si costituisca parte civile nei prossimi processi per la Diaz e Bolzaneto. ’’Chiediamo - ha
aggiunto - che
Genova nel 2004 sia, oltre che capitale europea della cultura, anche capitale europea dei diritti,
organizzando
incontri ed altre iniziative sul tema dei diritti civili nell’ ambito europeo’’.
(ANSA).