Home > No all’impossibile coesistenza con gli OGM
Il Coordinamento dei Comuni Antitransgenici si trova nella condizione di
denunciare il definitivo cedimento da parte della maggior parte delle
associazioni che ci hanno fiancheggiato nella battaglia per la libertà di
scelta, per la difesa delle produzioni tipiche, per la promozione dell?
agricoltura biologica, per la necessità di salvaguardare la biodiversità, la
salute, in una parola, per il ?principio di precauzione?, a favore del principio
della ?coesistenza? tra agricoltura transgenica, convenzionale e biologica.
Nei recenti meeting a carattere nazionale ed europeo a cui abbiamo preso parte,
abbiamo constatato la sostanziale convergenza da parte delle più importanti
Organizzazioni Non Governative ed associazioni ambientaliste internazionali, nei
confronti dei ?suggerimenti? della Commissione Europea con i quali si consiglia
agli Stati Membri di promuovere una legislazione che faccia convivere appunto
gli OGM con il resto dell?agricoltura. In massimo spregio della volontà della
assoluta maggioranza dei cittadini italiani ed europei contrari agli alimenti
contenenti OGM.
Consapevoli del fatto che un simile evento non potrà che aprire le porte alle
multinazionali proprietarie delle sementi Ogm brevettate, permettendo un
inquinamento voluto od accidentale, comunque irreversibile, danneggiando
biodeversità, e soprattutto limitando la libertà sancita dalla Costituzione, di
esercitare la propria attività in particolare per coloro che verrebbero a
trovarsi in zone dedicate alla ?coltivazione di OGM? .
Ci domandiamo, e ci rivolgiamo al Ministro Alemanno, con quale criterio verranno
considerate le decisioni delle Amministrazioni Pubbliche, i Comuni, le Provincie
e le Regioni che hanno scelto di tutelare il proprio territorio dalla diffusione
di coltivazioni transgeniche.
Con quale diritto si potrà impedire ad una azienda biologica di proseguire nella
propria scelta di conduzione con metodi che per legge non possono contemplare
presenza di OGM, a quelle filiere di produzioni Tipiche e Tutelate che nei loro
disciplinari non ammettono OGM, nelle zone eventualmente scelte a destinazione
transgenica?
E con quale diritto si potrà impedire la nascita di nuove realtà agricole che
desiderano praticare in tali territori le anzidette produzioni, ovvero praticare
la scelta di conversione dal metodo convenzionale a quello biologico?
Lanciamo quindi un appello a tutti coloro che, pur dalle differenti posizioni
culturali e politiche potrebbero considerare la scelta della ?COESISTENZA? come
?IL MALE MINORE?, si colga il senso della grande ingiustizia, della grande
lesione del diritto personale, senza contare tutte le altre motivazioni che ci
hanno portato a promuovere la campagna per un ?Comune Antitransgenico?, qualora
venisse adottata una simile, inconcepibile, illegale, legislazione: i
consumatori rifiutano gli OGM, agli agricoltori è provato che non servono, non
risolvono il problema della ?fame nel mondo?, non esiste la prova scientifica
che siano innoqui bensì molte ricerche dimostrano la loro pericolosità per l?
uomo e l?ambiente.
Per quale ragione li dobbiamo accettare?
Lanciamo infine il nostro appello al Ministro Alemanno affinchè non venga
promosso ALCUN DECRETO LEGGE sulla "COESISTENZA CON GLI OGM", in quanto in
aperto contrasto con la Costituzione dove nei suoi Principi Fondamentali
sancisce, con l?Art. 4, che ?La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il
diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilita e la
propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale
o spirituale della società.?
Confidiamo quindi sulla determinata convinzione del Ministro che l?introduzione
degli Ogm sarebbe davvero una soluzione pessima per gli Italiani ed il mondo
intero: in particolar modo per quelle popolazioni che guardano all?Europa come
ultimo baluardo nella speranza di arginare il problema posto dalla introduzione
in agricoltura di sementi transgeniche, di proprietà di pochissime
multinazionali, dipersè un enorme problema di concentrazione di potere.
Come richiesto dalle Regioni, Provincie, Comuni che hanno già invitato il
governo a prendere le distanze da questo inutile ed irreversibile danno,
auspichiamo davvero che il Ministro Alemanno si faccia forte della volontà
espressa dalla quasi totalità degli Italiani, per arginare, per ora in Italia,
il problema della contaminazione da Ogm. Il nostro Paese e l’Europa non potrà
che essergli grato, peraltro, vista la "trasversale" opinone negativa che
cittadini, tecnici e scienziati hanno su questo argomento.
NO alla "coesistenza con gli Ogm", SI alla Agricoltura Biologica, SI alla
salvaguardia delle Produzioni Tipiche Italiane riconosciute dal mondo intero,
per una Produzione Agricola Italiana libera da Ogm.
Coordinamento Comuni Antitransgenici,
Gianfranco Torelli, v.sindaco di Bubbio
Renato Bologna, portavoce