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Nuova occupazione a MIlano, per aprire spazi di vita, laboratori
creativi, occupare case e liberare i saperi...siamo pazzi
OccuPAZZIone è orgasmo
C’è un nuovo spazio, a Milano.
O meglio, da oggi c’è una nuova zona di contatto.
Lo spazio c’era già, e da parecchio tempo. Soltanto che, come centinaia
di altri spazi in questa metropoli mostruosa e indifferente, era uno
spazio vuoto.
E proprio come le centinaia di altri spazi, era prigioniero di uno di
quegli edifici costruiti o acquistati da qualcuno con l’unico scopo di
lasciarli inutilizzati. In balia delle fluttuazioni di mercato. In
attesa di un incremento del proprio valore commerciale. Fino al momento
più redditizio per essere venduti a qualcun altro. Magari intenzionato a
trasformarlo in una sala da bingo, oppure in un costosissimo, ma trendy,
sistema di loft.
Lo spazio in questione è di proprietà dell’ISU (Istituto per il Diritto
allo Studio Universitario), l’ente che si dovrebbe occupare di
permettere ai 200.000 studenti universitari presenti a Milano di
studiare, assegnando borse di studio, alloggi, pasti e libri. Invece gli
studenti che l’Isu ignora (coi suoi 1700 alloggi) sono 31300 su 33.000
fuori sede.
Siamo studenti, siamo precarie, siamo pendolari della vita, siamo
creative, siamo nomadi, siamo disobbedienti, siamo disoccupati, siamo
nullatenenti, siamo pensionate, siamo migranti, siamo allegre famigliole
anarchiche, siamo senzatetto.
Soprattutto, siamo dei pazzi.
Siamo dei pazzi perché vogliamo iniziare a camminare insieme, entrando
in questo edificio per riaprirne le finestre e liberare lo spazio in
esso rinchiuso dalla logica di accumulazione e di concorrenza sfrenata
che mette gli interessi privati davanti a tutto e tutti. Logica che ha
attanagliato Milano, così come il resto del mondo, nella sua morsa
soffocante che schiaccia e distrugge ogni diritto. Casa, reddito,
salute, libera circolazione dei saperi e dei corpi, vivere la città e
ogni suo luogo: proprio quei diritti che rendono ogni individuo un
cittadino consapevole e critico.
Siamo delle pazze perché vogliamo che questa casa riacquisti quel
significato, da tempo evaporato, proprio di ogni spazio vissuto: essere
una zona di contatto. Cioè un territorio metropolitano attraversato e
sperimentato da mille menti e da mille sogni che si ibridano e
contaminano, un punto d’incontro di progettualità diverse intenzionate a
proporre nuove e radicali narrazioni del mondo.
Siamo dei pazzi perché vogliamo trasformare uno spazio vuoto in spazio
pubblico autogestito, proprio qui, nel quartiere Bicocca, dove anche le
piazze sono proprietà privata.
Siamo delle pazze perché vogliamo che questo spazio diventi un mondo che
contenga molti mondi: aperto, rispettoso delle differenze, agito da
progetti che intersecano il locale e il globale, proposti e portati
avanti da soggetti diversi. Intendiamo offrire alle moltitudini che
quotidianamente attraversano questa città strumenti utili per la
sopravvivenza:
• uno sportello con cui Action approderà a Milano, per praticare il
diritto alla casa e al reddito come i fratelli e le sorelle romane
• laboratori che coinvolgano e colorino il quartiere liberando l’arte
dai luoghi morti dei musei e restituendola alla strada
• uno spazio aperto dei saperi per chiunque lo voglia vivere, studenti e
non, in cui Global Project porterà il proprio percorso, costruendo un
free-shop in cui liberare la comunicazione dai vincoli di potere imposti
dal mercato neoliberista.
Siamo dei pazzi perché vogliamo difendere il diritto alla casa in questa
città, erigendo questa casamatta a tutela delle artiglierie che da oggi,
in nome della dignità, spareranno sui potentati che governano Milano,
attraverso l’apertura di “liste di occupazione”, che uniscano quanti
hanno bisogno di una abitazione.
Siamo delle pazze perché vogliamo che questo spazio possa essere anche
una casa abitata e abitabile, in cui una comunità in formazione
sperimenti una quotidiana vita ribelle.
Venite a trovarci. Altri lo faranno, come le sorelle e i fratelli
dell’Associazione Ya Basta! che terranno la loro riunione nazionale qui,
domenica mattina.
Venite a trovarci durante il fine settimana di festa clandestina che
abbiamo organizzato.
Venite a trovarci, in una casa bella davvero, in via dei matti numero zero.
Pardon, in viale Sarca 183.
Dal quartiere Bicocca in Milano,
Venerdì 17 ottobre 2003,
Gli occupanti della Casa L.O.C.A. .:Laboratorio per l’Autogestione di
Case Occupate:. casaloca@email.it