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Occupata redazione del manifesto!

Publie le mercoledì 15 ottobre 2003 par Open-Publishing

In aa-forum@yahoogroups.com, "Assemblea Nazionale
Anticapitalista" ha scritto:
Oggi pomeriggio (13 ottobre 2003), una delegazione di compagni
dell’Assemblea Nazionale Anticapitalista e del Centro d’Iniziativa
Popolare è entrato nei locale de "il manifesto", occupandoli, per
richiedere la smentita della falsità scritte nei loro confronti dal
signor Mantovani, sulle pagine del giornale del 12 ottobre 2003.
Dopo un’ora di "confronto", il direttore Barenghi ha accettato un
incontro di chiarimento, dando lo spazio per confutare le menzogne
del "giornalista" suddetto. Questo è il testo da noi redatto e
consegnato nelle mani di Barenghi e Mantovani che dovrebbe uscire
domani sul giornale.

Alla redazione del "Il Manifesto":

Con neanche troppa sorpresa, ci siamo ritrovati sbattuti
come "mostri" all’interno del vs quotidiano (domenica 12 ottobre,
pag 4), in una pagina dal pomposo titolo "La risposta ai teoremi"
dove, nello specifico, a noi è stato dedicato l’infame, sinistro,
titolo "Quel centro sociale, una dépendence del SISDE".
L’autore incaricato dell’articolo, il signor MANTOVANI Alessandro
nel suddetto si incarica, basandosi su informazioni - come lui
stesso afferma ? della Polizia di Stato, del Reparto Operazioni
Speciali dei Carabinieri, del Comitato parlamentare di controllo sui
servizi di sicurezza e da non meglio precisate "gole profonde" del
cosiddetto movimento - che dovrebbero vergognarsi per il solo
accostamento?-; guarda caso di costruire un TEOREMA accusatorio
contro di noi, nel peggior stile di magistrati alla "Calogero".

Questa campagna diffamatoria, riteniamo che faccia il seguito,
rilanciando alla grande, a quella lanciata ? e rivelatasi
inefficace - dalla redazione romana di Indymedia una decina di
giorni addietro e prontamente rilanciata dal vs quotidiano dal
signor MASTRANDREA Angelo, nel tentativo prima "preventivo",
oggi "punitivo" di stroncare sul nascere il percorso
dell’EUROPPOSIZIONE che, tanto imbarazzo ha creato in piazza sabato
scorso ad alcuni settori di movimento ma, soprattutto al Ministro
degli Interni PISANU che quotidianamente denuncia la
minaccia "sovversiva" rappresentata dai percorsi unitari tra
ambienti marxisti con quelli libertari in termini anticapitalisti e
antistituzionali.

E vedendo come è stata costruita la vs pagina "dei teoremi", non si
può non notare che dei tre articoli presenti, il primo si incarica
di ridare "quota" ad un settore uscito politicamente appannato dalla
manifestazione del 4 ottobre, il secondo strizza benevolmente
l’occhio in termini di "recupero" politico all’area libertaria,
mentre il terzo si incarica di "seminare zizzania" sul ns conto per
farci terra bruciata intorno.
Il tutto con raffinata tecnica disinformativa, dove anche la scelta
del giorno, la domenica in concomitanza della manifestazione Perugia-
Assisi, evidenzia la consapevole ricerca del maggior effetto
deflagrante?

Da manuale, si potrebbe liquidare.

L’ulteriore problema per il vs giornale e per il signor MANTOVANI è
che, nella febbrile ricerca di "liquidarci" politicamente e di
suggerire allo Stato capitalista di "arrestarci o fermarci", non
lesinate di ricorre a vere e proprie FALSITA’ facilmente
contestabili e, se vi rimane una pur minima decenza etica, dovreste
comunicare ai vs lettori.
Infatti il signor MANTOVANI afferma:

"?diversi suoi - del CIP, ndr- componenti avevano lavorato alla
Miura Travel?". FALSO.
Già dieci anni orsono ?ma chi sa dove era imboscato il
vs "giornalista" -, avevamo pubblicamente chiarito che NESSUNO dei
nostri aveva lavorato alla suddetta agenzia di viaggi. Leggendo le
date si evince facilmente: per la Miura Travel si parla del 1988. Il
CIP è nato nella primavera del 1990. Nel 1988 il Luzzi ancora NON LO
CONOSCEVAMO, forse il signor MANTOVANI ci confonde con la redazione
di Radio Onda Rossa di cui il tipo faceva parte in quegli anni nel
collettivo studentesco-redazionale di FUORI DAI BANCHI. NON è a noi
che bisogna chiedere delucidazioni sul quel periodo.

"?Gli arredi del centro sociale facevano pensare a cospicue
risorse?". Anche qui il MANTOVANI SBAGLIA.
Innanzitutto non avendo mai avuto il dispiacere di ospitarlo nel ns
centro popolare, non capiamo come si sia fatto quest’idea. Comunque
farebbe bene a venire a verificare, come nel corso di più di un
decennio di lotte hanno potuto fare le migliaia di frequentatori del
centro. Se poi il suddetto giornalista ci rimprovera di NON amare
sporcizia e degrado, che preferiamo investire in migliorie invece
che bruciare denaro per stramazzarci di canne, e che senza problemi
accettiamo gli arredi dismessi dagli abitanti del quartiere, che
comunque ci tengono a frequentare un centro funzionale e, nei limiti
del possibile, confortevole; questo NON è un nostro problema.

"le inchieste sul movimento della Pantera avevano
miracolosamente "risparmiato" i giovani del CIP?", anche questo.
FALSO.
Abbiamo sempre denunciato pubblicamente le ondate repressive di cui
siamo stati oggetto (autunno 1995, autunno 1999, estate 2001, estate
2003 e chissà quante altre), fatte di una miriade di capi di
imputazione tra quali ASSOCIAZIONE SOVVERSIVA e BANDA ARMATA,
accompagnate da decine di perquisizioni, fermi, denunce,
intercettazioni ed altro. Di fronte le quali i benpensanti di
movimento hanno preferito codardamente turarsi il naso e girarsi
dall’altra parte.

"..il giovanotto (Alberto Luzzi) è accreditato fino al 2002 come
esponente di rilievo del MPA (oggi ANA), che ha "aderito" ad
Europposizione. Luzzi si è solo allontanato da Roma, per un po’
avrebbe vissuto a Torino. Dal ’99 il suo nome appare in diverse
indagini sulle nuove Brigate Rosse?". FALSISSIMO.
Dalla sua ESTROMISSIONE nel LONTANO inverno del 1993 NON sappiamo
che fine abbia fatto Luzzi Alberto, però sappiamo quello che ha
fatto in questi anni il ns compagno Alberto P. ?che politicamente ci
rivendichiamo in pieno-, e che E’ la persona che il "teorizzatore"
MANTOVANI, prendendo le veline della polizia per oro colato, scambia
GROSSOLANAMENTE con l’altro Alberto (LUZZI).

EVIDENTEMENTE il contaballe MANTOVANI ripete la stessa FALSITA’,
quando afferma che "LUZZI, peraltro, è indicato dai ROS e da altri,
tra i rappresentanti del MPA-ANA a diverse riunioni con i CARC e IC.
Anche a quella di Firenze, nel ’98?". Al signor MANTOVANI
evidentemente NON bastano le smentite già pervenutegli dai su
mensionati organismi.

Rispetto all’uccisione e all’arresto avvenuti a Vienna di alcuni
militanti della Rote Arme Fraktion, i frequentatori del CIP (ARINI e
SPINOLA) "?non risulta siano stati arrestati o fermati?". FALSISSIMO.
I suddetti sono invece stati, con relativi famigliari, SOTTO TORCHIO
della DIGOS per 16 ore, ma dagli interrogatori e dalle indagini sono
risultati COMPLETAMENTE ESTRANEI AI FATTI, forse con dispiacere del
giustizialista MANTOVANI.

Fin qui abbiamo parlato di DISINFORMAZIONE.
Ma il signor MANTOVANI si spinge oltre, laddove solo il nazistoide
Ansoino ANDREASSI - ex-dirigente del dipartimento PREVENZIONE
ANTITERRORISMO del Ministero degli Interni, caduto in "disgrazia"
dopo il mattatoio di Genova 2001?-, che in sede parlamentare
lamentava il fatto che, purtroppo per lui - e i suoi pari?- NON si
può mandare in galera la gente senza uno "straccio" di prova.
Infatti, SENZA VERGOGNARSENE, il suddetto compie la sua definitiva
trasformazione in INFAME, esortando DIGOS, ROS e MAGISTRATURA a
perseguitare i "giovanotti del CIP?" che lui si assume la
responsabilità di additare come le nuove Brigate Rosse, GIOCANDO con
reati da ERGASTOLO e con la VITA e la MORTE (altrui) sulla nostra
pelle?

Una responsabilità che, riteniamo, il signor MANTOVANI fa molto male
ad assumersi con tanta superficialità e malafede.
A questo punto sorge a noi un’unica domanda:
E’ il signor MANTOVANI un giornalista DILETTANTE mandato
allo "sbaraglio" per una oscura manovra politica atta a contrastare
un scomoda tendenza politica nel movimento attraverso una ignobile
campagna a mezzo stampa, o è semplicemente un AGENTE PROVOCATORE
infilatosi nella redazione di un sedicente quotidiano "comunista"?
Alla vs redazione e al suddetto, chiarirlo.

Centro d’Iniziativa Popolare

Roma 13 ottobre 2003