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PAPA:25 ANNI; ARCIGAY, SOLTANTO DOLOROSE SOFFERENZE...

Publie le sabato 18 ottobre 2003 par Open-Publishing

PAPA:25 ANNI; ARCIGAY, SOLTANTO DOLOROSE SOFFERENZE PER GAY

(ANSA) - BOLOGNA, 16 OTT - ’’In questi giorni sta andando in
scena uno spettacolo mediatico eccezionale: reti unificate per
leggere messaggi augurali, palinsesti sconvolti con intere fasce
orarie dedicate al giubileo del Papa. Commentatori e politici,
sia cattolici e sia laici, fanno a gara per ricordare le
qualita’ del lungo regno di papa Wojtyla. Per i gay italiani non
c’ e’ nulla da festeggiare’’. Lo afferma in una dichiarazione il
segretario nazionale dell’ Arcigay, Aurelio Mancuso.

’’In questi 25 anni - rileva Mancuso - le posizioni vaticane
sulla dignita’ delle persone omosessuali sono peggiorate.
Milioni di gay credenti sono posti davanti all’ incredibile
ricatto che, se vogliono rimanere tali, debbono vivere in
castita’. Le numerose e violente ingerenze sulle decisioni
operate dagli stati sovrani rispetto a temi quali la
sessualita’, l’ autodeterminazione delle donne, i diritti civili
e individuali, ci ricordano quanto il Vaticano, sotto questo
pontificato, abbia abbandonato tutte le prudenze, per
riaffermare che solo la dottrina cattolica e’ vera portatrice di
valori’’.

’’L’ opposizione all’ uso dei contraccettivi, anche quando
questi potrebbero salvare milioni di vite in vaste aree del
mondo, la pervicace condanna dell’ omosessualita’, la negazione
della liberta’ di scelta per le donne, si inserisce - sostiene
il segretario nazionale dell’ Arcigay - in un progetto
complessivo che la gerarchia cattolica ha perseguito con
tenacia, grazie alla volonta’ piu’ volte espressa pubblicamente
da Wojtyla di riaffermazione di una cultura conservatrice e
reazionaria. In particolare in Italia, vista l’ evidente
capacita’ della Curia di influenzare i gruppi dirigenti dei
partiti di entrambi i poli, nessun diritto di cittadinanza e’
stato ancora riconosciuto alle persone omosessuali’’.

Secondo Mancuso, ’’in quest’ accanimento e’ evidente la
volonta’ di emarginare la piu’ grande minoranza italiana. All’
interno della Chiesa cattolica, il popolo dei fedeli, ma anche
numerosissimi consacrati, non la pensano come Raztinger e
Wojtyla, ma il dissenso e’ ridotto al silenzio o, quando diviene
troppo impetuoso, e’ estirpato’’.

Come gay italiani - prosegue Mancuso - ’’affermiamo con
forza, che proprio perche’ la Chiesa cattolica nella sua storia
si e’ resa responsabile d’ innumerevoli sofferenze verso gli
omosessuali, dovrebbe trovare il coraggio di chiedere scusa e di
percorrere un cammino di purificazione per i peccati di cui si
e’ macchiata. Invece il pontificato di Giovanni Paolo II ha
riaperto dolorose ferite, ha riaffermato contro ogni
determinazione scientifica, la condanna verso i gay, ha cercato
in tutti i modi di ricacciarci nel buio della clandestinita’’’.
(ANSA).