Home > «Processate quei 26 no global»
http://www.ilsecoloxix.it/Secolo_notizia01OK.asp?idnotizia=125535&idcategori
a=583#
Tra i danneggiati un giudice ligure: gli sfasciarono l’auto. Se si
costituisse parte offesa, la competenza passerebbe a Torino
«Processate quei 26 no global»
Chiesto il rinvio a giudizio per le violenze al G8 di Genova
Genova. Devastazione, saccheggio, lesioni,
rapina, furto, detenzioni di armi e materiale
esplodente con 400 parti offese, pubbliche
e private, compreso un giudice: sono
i reati, contestati con diverse responsabilità
e attribuzioni, per i quali il pool di magistrati
– Giancarlo Pellegrino, Anna Canepa e
Andrea Canciani - hanno definito la richiesta
di rinvio a giudizio per 26 indagati, 24
dei quali arrestati nel dicembre del 2002.
L’eventuale formale costituzione tra le parti
offese del giudice genovese, porterebbe al
trasferimento dell’intero procedimento a
Torino, competente per i giudizi in cui sono
parti offese o indagati giudici liguri.
Altre indagini sono pendenti per altre
400 persone, arrestate o denunciate. I 26
che rischiano il giudizio - alcuni sceglieranno
il patteggiamento o l’abbreviato per le
posizioni più a rischio - sono tutti italiani
(nessuno dei "veri" Black bloc soprattutto
stranieri è stato sinora identificato). Secondo
l’accusa, agirono senza un disegno preciso
o preordinato. Facendo però parte del
"red block" che si coagulò, in parte, sulla
scia dei primi scontri dei Black bloc. Con
componenti diverse: estremismo anarchico
esterno al Fai, la federazione anarchica italiana,
Disobbedienti e ex Tute bianche dei
centri sociali veneti, cani sciolti. Compreso
un pregiudicato comune riconvertitosi, a
suo dire, alla politica. Tra i reati contestati,
l’assalto al carcere di Marassi, a banche, a
negozi, autosaloni: atti gravissimi secondo
l’accusa. Per i difensori erano reazioni alle
cariche e alle violenze delle forze dell’ordine.
Soprattutto dopo l’attacco al corteo autorizzato
di via Tolemaide. L’episodio a se
stante è quello dell’assalto al carcere.
Tra le 400 parti lese, già indennizzate con
i fondi post G8, che avranno diritto a costituirsi
in giudizio per i danni mortali, anche
un giudice, i ministeri degli Interni e di Grazia
e giustizia, il Comune di Genova. Tutti
decideranno il da farsi. Il giudice genovese
ebbe l’auto, nuova di zecca e parcheggiata
in un viale distrutta (con altre) dalle molotov
dei "duri". L’eventuale costituzione in
giudizio del magistrato (gip al tribunale di
Genova, sotto scorta per alcune delicate indagini)
porterebbe l’inchiesta a Torino.
Chi sono gli inquisiti? Tra loro i genovesi
Massimiliano Monai e Eurialo Predonzani e
il pavese Luca Finotti. Erano già stati indagati
per tentato omicidio per l’assalto alla
camionetta in piazza Alimonda, devastazione
e saccheggio. Alla conclusione dell’inchiesta,
con il passaggio degli atti dal pm
Silvio Franz al pool G8, l’accusa era stata
derubricata in lesioni gravi. Predonzani è latitante:
quando venne emesso l’ordine di
custodia si trovava a Berlino.
Tutti gli indagati avevano subìto misure
restrittive o cautelari: solo due siciliani avevano
visto annullato l’ordine di arresto sette
mesi dopo, gli altri avevano ottenuto dopo
qualche mese gli arresti domiciliari o obblighi
alternativi, come la firma tutti i giorni
in caserma. L’unico ancora in carcere è Pino
Puglisi, soprannominato Molotov, recluso in
Sicilia.
Per lui e per il caso G8, l’ala dura
del movimento no global, ha preannunciato
una manifestazione a Genova il 15 novembre,
quando sarà trasferito nel carcere di
Marassi per l’udienza preliminare.
Oltre ai tre che devono rispondere dei fatti
di piazza Alimonda per gli incidenti più
gravi ci sono Marina Cugnaschi e Vincenzo
Vecchi, la prima di Lecco il secondo di Bergamo,
indicati come anarcoinsurrezionalisti.
La Cugnaschi è stata indicata
dagli inquirenti come uno degli elementi
di punta all’assalto al carcere di Marassi.
A Vecchi è stata contestata anche la
rapina al fotografo Mimmo Frassineti. C’è
poi il gruppo romano (Alberto Funaro, Francesco
Toto. Tra le Tute Bianche Duccio Bonechi,
Stefano Caffagnini, Federico De Re,
Auraujo De Andrade, Mauro Degli Innocenti,
Omid Tabar Farouzi) e gli altri genovesi:
Angelo Di Pietro, Paolo Putzolu, Antonio
Fiandra.
Elisabetta Vassallo