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QUI ORINALE
par lucio galluzzi
Publie le venerdì 10 ottobre 2014 par lucio galluzzi - Open-Publishing
Io davvero non so chi sia questa gente che illegalmente e senza il consenso del popolo sta facendo dell’Italia un misero fenomeno da baraccone.
Cioè, so i loro nomi e cognomi, conosco le fattezze esteriori, il loro involucro insomma, ma non li ho mai votati; a dire il vero non ho mai più votato alcuno; lo schifo dell’avanspettacolo da ventennio delle elezioni truccate non mi interessa, non sono mai stato collaborazionista e mai lo sarò.
Però si arriva ad un certo punto nel quale la marea di merda che alluviona il Paese e trasporta i milioni di ebeti deficienti che mantengono questo sistema assassino, voltandolo, puzza talmente tanto che o si grida o è meglio soffocarsi con le proprie mani.
Bisognerebbe andarsene via, almeno quei pochi che ancora pensano e hanno raziocinio dovrebbero scappare, senza girarsi, sputando ai confini di questo Stato pagliacco per non rientrarvi più.
Lasciare da soli aguzzini e vittime masochiste, che si finiscano l’un l’altro, nella depressione più assoluta, che si sbranino estineguendosi per sempre, finalmente.
Si dovrebbe.
Forse succederà.
Dopo i cervelli in fuga, gli umani rimasti di certo non parteciperanno al funerale.
Comunque fino a quando si potrà scrivere e parlare andando contro, è un dovere continuare a farlo.
Anche inascoltati e non letti: gli ebeti deficienti che ’abitano’ la Penisola sa sempre non leggono, non studiano, non protestano, però votano e guardano la TV.
Esiste, non so ancora per quanto tempo, la Carta Costituzionale qui in Italia, e parla chiaro, non può e non deve essere interpretata ad uso e consumo del potente di turno; almeno fino a quando lo stesso potente non se la cambi ad personam.
E’ pur vero che il ragazzotto spocchioso e vuoto, insieme ai suoi falliti coriferi e ad un Parlamento defunto, lo sta facendo: l’incostituzionalità delle procedure per l’approvazione del Decreto Lavoro, e la stessa Riforma dell’art. 18 e Statuto dei Lavoratori è palese.
Ma schifo dopo schifo... già il pregiudicato puttaniere e dopo di lui l’amante dei banchieri e la Maddalena Piangente avevano messo merda sui diritti acquisti dei dipendenti.
Alla Costituzione è affiancato il Corpus Giuridico, cioè le Leggi contenute nei Codici, Civile e Penale, e in quelli di Procedura, che sono, per obbligo, contigui alla Legge Massima della Repubblica.
Non è che lor signori si possono svegliano un mattino e decidere "mi faccio una leggina ad cazzum mio e me ne strafotto", proprio non si può, perché finirebbero sotto processo per Alto Tradimento.
Appunto: finirebbero. potrebbero finire, non ci sono mai finiti... e le norme "ad personam", "ad familiam", "ad loggiam", "ad castam", "ad sta minchiam" se le sono fatte eccome!
E i milioni di ebeti deficienti sempre zitti a tifar pallone, figa o Iphone.
Beh, ora anche il tizio che impersona il capo dello stato [scritto minuscolo perché cosi merita/no] ha ha ottenuto la sua indecenza "ad sovranum": nell’audizione in cui sarà testimone di fronte ai giudici della Procura di Palermo, nel processo sulla trattativa stato-mafia, gli imputati Riina, Bagarella e Mancino non potranno essere presenti, neppure in videoconferenza, neppure i loro legali.
Dove si è mai visto un processo contro certi imputati dove gli stessi imputati non vengono ammessi?
Un testimone deve riferire cose di cui, forse, è a conoscenza, che riguardano Tizio e Caio, i magistrati lo convocano, ma all’insaputa di Tizio e Caio?
Questo "incidente" ha un solo nome: PROCESSO NULLO.
Il tizio che impersona il capo dello stato, essendo anche colui che impersona il capo del CSM, dovrebbe saperlo bene ed è pure il tizio che impersona il garante della Costituzione in nome e per conto del Popolo Sovrano, quindi dovrebbe rifiutarsi di partecipare ad una violazione del diritto di Difesa di imputati in un processo, al di là che siano pezzi di merda, ministri o sconosciuti totali: è una questione di Diritto.
Dovrebbe infatti... Ma tace.
Non ha taciuto però quando ha chiesto ed ottenuto che le intercettazioni con Mancino fossero distrutte, si è fatto sentire bene tutte le volte che il suo trono poteva vacillare: conflitto d’attribuzione, mobilitazione della Corte Costituzionale, pareri obbligati a senso unico del CSM, nomine di governi a lui graditi e solo a lui, impedendo agli italiani di votare liberamente...
E adesso, chi fa più schifo, Riina u’ Scippacannarini, Bagarella Ammazzacristiani, Mancino/Mannino Nenti Sacciu e Nenti Vitti o questo Quirinale?
Sarebbe davvero interessate alla fine sapere come mai Mancino, da tempo, non rivolge più parola e pare nemmeno saluto a quel tizio lassù.
Lucio Galluzzi
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