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RECLAMA REDDITO DI CITTADINANZA

Publie le giovedì 23 ottobre 2003 par Open-Publishing

Il taglio delle pensioni non è che uno degli aspetti delle politiche neoliberiste globali che
impoveriscono ed attaccano ferocemente le condizioni di vita di milioni di uomini, donne, giovani,
bambini/e, anziani. Il centro destra oggi, così come il centro sinistra ieri, riduce la
politica-economica a sostegno delle esigenze dell’impresa e della finanza di pochi.

La frammentazione e la scomposizione del mercato del lavoro determinano, adesso, condizioni di
precarietà per molti e maggiori profitti per pochi. Nel nuovo secolo il disporre di un lavoro può non
essere sufficiente a garantire una vita dignitosa. Ma c’è di più: non è più possibile sostenere,
nell’attuale modo di produzione capitalistico, la validità della parola d’ordine del "pieno
impiego". Abbiamo salutato con gioia la fine del secolo della fabbrica a vita, della schiavitù salariale,
dello sfruttamento seriale della forza lavoro, e vogliamo altrettanto gioiosamente andare incontro
a quello della liberazione del e dal lavoro. Ma oggi siamo sempre al lavoro, la vita stessa è
totalmente attraversata dalle dinamiche della valorizzazione capitalistica.Per questo il reddito deve
essere reclamato come un diritto universale del cittadino globale, indipendentemente dalla sua
condizione sociale, economica, di genere e generazionale. Il reddito per tutti e per tutte è una
condizione necessaria per l’esercizio di democrazia diretta,cioè per una piena partecipazione delle
singolarità alla vita politica sociale ed economica. Conferendo un valore sociale anche al tempo del
non lavoro, inoltre, il reddito di cittadinanza restituisce anche un prezzo congruo alla
prestazione lavorativa; anche la più umile, ipersfruttata, intermittente prestazione di lavoro non potrebbe
essere pagata se non al di sopra della soglia garantita dalla cittadinanza. Il reddito, inoltre,
può non essere inteso esclusivamente come prestazione economica, ma comprendere anche l’accesso
gratuito o a prezzo sociale a quei servizi fondamentali, quali la sanità, la formazione, i trasporti,
la casa. Vogliamo affermare dunque, attraverso una diversa distribuzione delle risorse, che la
società non è né un’azienda né un piano quinquennale. Per questo vogliamo lanciare oggi, in vista del
Forum sociale europeo di Saint Denis, una campagna per il diritto universale e incondizionato a un
reddito di cittadinanza, confrontandoci con i Quartieri, i Comuni, le Regioni di tutta Italia e di
tutta Europa. In quanto donne e uomini precari, atipici, studenti, migranti, forza lavoro della
cooperazione sociale, dei servizi, della produzione immateriale, intellettuale, reclamiamo Reddito
di Cittadinanza, come tappa fondamentale di un processo costituente di una nuova redistribuzione
sociale della ricchezza prodotta e quindi di ricomposizione delle moltitudini produttive, contro le
odierne forme di esclusione sociale.

24 OTTOBRE IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE APPUNTAMENTO "RECLAMA REDDITO" ALLE 9.00 IN PIAZZA
SAN MARCO, FIRENZE

Movimento dei/delle Disobbedienti-Firenze

Verso un mese di disobbedienza sociale sul reddito e tutti gli altri diritti universali:
Assemblea delle/dei disobbedienti fiorentini - Tutti i Martedì ore 21:00 c/o Baracche Verdi - Via
Degli Aceri,1 Isolotto