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Replica alle accuse di Cosentino (Fi) verso i disobbedienti

Publie le sabato 25 ottobre 2003 par Open-Publishing

Comunicato stampa
replica alle accuse di Cosentino (Fi) verso i disobbedienti
con preghiera di pubblicazione

Apprendiamo questa mattina dai giornali locali le infamanti accuse rivolteci dal coordinatore
provinciale di Fi Nicola Cosentino. Durante lo scipero generale svoltosi ieri per le strade di

Caserta, da disobbedienti abbiamo pubblicamente scelto di attraversare questa scadenza di lotta,
caratterizzando il nostro contributo critico e di lotta con la parola d’ordine del reddito di
cittadinanza per tutte/i. Questo contributo ha preso vita in azioni di disobbedienza creative quali il lancio
di carta igienica, sanzionando dal basso le sedi di Confindustria, An, Fi.

Questo, lo ribadiamo, per denunciare la negazione sistematica dei diritti che questo governo, in
piena linea con i diktat di Confindustria, perpetra ai danni di milioni di persone. Non parliamo
solo di attacco alle pensioni, parliamo anche e soprattutto della precarietà sociale diffusa che
questo governo intende progettare con la legge 30 sul mercato del lavoro.

Precarietà per noi,
soggetti in carne ed ossa, significa impossibilità a vivere una vita dignitosa, costretti a fare salti
mortali per procacciare un reddito che ci permetta di soddisfare i nostri desideri e i nostri
bisogni. Ma per Fi, per questo governo tutto, siamo solo "merce" ricattata dal mercato, altro che
"riforme". Precarizzare la vita di milioni di persone non significa "fare riforme", come crede Cosentino
(Fi) nel suo comunicato, significa solo fare gli interessi dei potenti del mercato, di Berlusconi
in primis.

Che questo governo sia criminale, lo ribadiremo con forza in ogni azione, in ogni
momento. "Teppisti e facinorosi", questa è l’etichetta che alcuni giornali hanno utilizzato per
descrivere quella che noi chiamiamo creatività e democrazia dal basso.
Cosentino dovrebbe chiedersi se ad essere violento e guerrafondaio non sia il suo governo che ha
appoggiato la guerra in Iraq, stanziando fondi per milioni di euro, per finanziare il massacro di
persone innocenti: questo significa essere "violenti" e guerrafondai, tagliare le spese sociali per
finanziare le guerre. La carta igienica sotto le vostre sedi ha mostrato il nostro indice di
gradimento per le vostre "riforme" criminali, ne ha ribadito il carattere di "letame culturale".

Voi
parlate il verbo del profitto e dello sfruttamento di milioni di persone, noi preferiamo il
linguaggio delle moltitudini in rivolta contro chi ci nega il diritto di vivere dignitosamente in Italia,
come in Iraq, come in Bolivia come nel mondo intero. Parliamo il linguaggio di un’umanità stanca
di voi, del vostro sfruttamento e delle vostre guerre, queste sì VIOLENTE!

Disobbediamo alle vostre leggi ingiuste e per questo ci rivolgete infamanti accuse, disobbediamo
perchè vogliamo la giustizia sociale, la pace e rifiutiamo gli oppressori di qualsiasi colore.
Reddito per tutti/e, lo continueremo a gridare sotto i palazzi dei potenti della terra, perchè
questa terra e le moltitudini che ieri sono scese in piazza in tutta la penisola italica per
rivendicare il diritto al reddito e ad una vita dignitosa non hanno più bisogno di voi.

Ricordiamo, inoltre, alla redazione de "La Gazzetta di Caserta", che abbiamo inviato ieri un
comunicato (con tanto di foto) che spiegava bene i contenuti "politici" della nostra azione di
disobbedienza, contenuti neanche menzionati nei vostri articoli che si sono limitati a riportare per
intero il comunicato di Forza Italia. Crediamo che ciò sia eticamente e politicamente intollerabile: e
pertanto, confidando nell’etica giornalistica, speriamo che tale comunicato riceva il giusto
spazio quale esercizio del "diritto di replica", sperando che almeno questo non faccia parte delle
riforme di questo governo, tanto bravo a negare i diritti e le espressioni.

Movimento delle/dei disobbedienti - Caserta

Rete Studenti in Movimento