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SULLA PELLE DELLE DONNE:
UNA LEGGE CHE FA TORNARE INDIETRO LA STORIA
È stata approvata in Parlamento la legge sulla fecondazione assistita. Una legge oscurantista ed integralista che pone sullo stesso piano i diritti della donna e quelli di una cellula fecondata in provetta. Una legge frutto di uno stato confessionale che intende imporre la propria morale (patriarcale e cattolica) a tutti i cittadini. Infatti:
– è vietato l?esame dell?embrione prima che sia impiantato: la donna non può avere ripensamenti ed anche in caso di malformazioni, è obbligata all?impianto.
– è vietata l?inseminazione eterologa: non si può ricorrere al seme di un donatore esterno alla coppia (evviva: il valore della famiglia è salvo!)
Una legge contro l?autodeterminazione della donna ? questo è un punto nodale ? che impone la ?sacralità? dell?embrione e di fatto, pone le basi per un pesante attacco alla legge sull?aborto, già sistematicamente sabotata dal graduale smantellamento dei consultori pubblici.
Ancora una volta le donne sono le prime vittime di scelte reazionarie e inaccettabili:
Non sono considerate soggetti liberi e consapevoli, in grado di decidere autonomamente se, come e quando avere un figlio. Sono invece costrette a mettere a repentaglio la loro salute psico-fisica poiché la legge prevede di produrre non più di tre embrioni: quanti ?bombardamenti ormonali? dovranno subire per soddisfare un legittimo desiderio di maternità?
Contemporaneamente, con un?altra disposizione di legge, si chiede alle donne che intendono abortire di rinunciare a farlo, in cambio di un compenso di 1500 euro, e di affidare il figlio ad istituti, che provvederanno all?adozione soddisfacendo così le ?richieste del mercato?. Cosa c?è di morale in questa monetizzazione della gravidanza?
Inoltre questa legge sulla fecondazione assistita è ancora una volta una legge classista, che penalizza le donne appartenenti ai ceti meno abbienti. Infatti, chi dispone di mezzi economici adeguati potrà facilmente recarsi all?estero, dove esistono disposizioni legislative meno restrittive e potrà così aggirare le assurde disposizioni di questa legge.
DIFENDIAMO IL DIRITTO ALL?AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE!
OGNI DONNA DECIDA DEL SUO CORPO
LA VITA DELLA DONNA VALE PIU? DELL?EMBRIONE
Gruppo Donne
Partito della
Rifondazione Comunista
Federazione di Lucca